L’Antitrust punta i riflettori su Revolut, la app finanziaria che da qualche mese è diventata anche in Italia una banca in piena regola superando la soglia dei 3 milioni di clienti. L’Autorità Garante ha aperto un’istruttoria contestando «messaggi ingannevoli dei servizi di investimento offerti» e «l’impiego di modalità aggressive nella gestione dei servizi bancari». Contestata anche l’omissione «di informazioni chiare ed esaustive» sui requisiti richiesti per ottenere l’Iban italiano (con iniziali It) al posto dell’Iban lituano (dove ha sede la casa madre della filiale italiana), uno dei punti di forza della strategia della banca in atto nel nostro paese.
L’istruttoria arriva dopo l’ispezione lo scorso martedì nella succursale italiana di Revolut Bank, vigilata da Bankitalia e dalla Bce, da parte dei funzionari dell’Autorità, con l’ausilio della Guardia di Finanza. La lente del Garante della concorrenza si è posata così sui servizi di investimento dove Revolut «avrebbe promosso la possibilità di investire in azioni evidenziando l’assenza di commissioni e non chiarendo la presenza di ulteriori costi e le limitazioni che caratterizzano gli investimenti senza commissioni. Inoltre, avrebbe omesso che gli investimenti a «0 commissioni» includono azioni frazionate che – rispetto alle azioni intere – hanno notevoli differenze, tra l’altro, in termini di diritti di voto dell’azionista e di trasferibilità. Nell’ambito dei servizi bancari, Revolut avrebbe omesso o fornito con modalità non chiare informazioni rilevanti su condizioni e modalità di sospensione, limitazione e blocco del conto. Le società avrebbero adottato modalità aggressive nel sospendere o bloccare i conti, senza fornire un adeguato preavviso né garantire ai clienti un confronto o un’assistenza adeguata. Questo avrebbe impedito agli utenti, anche per lunghi periodi, di accedere ai propri fondi e ai servizi collegati, ostacolando l’esercizio dei loro diritti contrattuali.
«Prendiamo molto seriamente l’indagine dell’Agcm, abbiamo fornito e continueremo a fornire la nostra piena
collaborazione all’Autorità», ha risposto a stretto giro Revolut. Che il mese scorso è stata multata per 3,5 milioni di euro dalla Banca di Lituania (vigila sulla casa madre bancaria) a causa di carenze nei controlli antiriciclaggio.