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Italia adieu, Carrefour a un passo dalla cessione della rete


Il futuro di Carrefour in Italia appare sempre più incerto. Secondo quanto riportato dalla testata tedesca Lebensmittel Zeitung, il gruppo francese starebbe seriamente valutando la cessione della propria rete italiana, una delle più importanti fuori dai confini nazionali, ma anche tra le meno redditizie. Non è la prima volta che questa ipotesi viene ventilata, ma la pressione finanziaria e la necessità di una profonda ristrutturazione globale la rendono più concreta che mai. Nel 2024 la filiale italiana ha registrato un fatturato di 3,63 miliardi di euro, ma con una perdita ante imposte di circa 250 milioni. Il calo dell’equity e l’aggravarsi delle passività (7 miliardi di euro di debiti finanziari) hanno reso il mercato italiano sempre meno sostenibile per Carrefour. La quota di mercato continua, inoltre, a ridursi: i supermercati sono scesi all’1,9% e gli ipermercati all’1,2%, secondo i dati Nielsen.

Secondo la testata tedesca, oltre ai colossi italiani Conad ed Esselunga, sarebbe interessata anche Lidl, parte del gruppo Schwarz. Conad, che aveva già mostrato interesse nel 2013 prima di rilevare Auchan, appare uno dei pretendenti più logici, mentre Esselunga potrebbe rompere la sua tradizionale strategia di crescita organica per una volta. Altri nomi citati includono Penny (gruppo Rewe), che potrebbe sfruttare l’operazione per rilanciare il marchio Billa in Italia.

La stampa italiana, come riportato dal sito Mark Up, evidenzia anche un’attenzione crescente da parte delle insegne locali. Alcuni punti vendita sarebbero già in fase di transizione: è il caso del centro commerciale di Calenzano, in provincia di Firenze, dove Tosano (gruppo VéGé) ha preso il posto di un ex ipermercato Carrefour. Operazioni simili sono in corso anche in Lombardia.

La strategia di Carrefour, dunque, sembra chiara: dismettere progressivamente gli asset non strategici (come già fatto in Giordania e Oman), ridurre la propria esposizione in mercati poco profittevoli e rafforzarsi altrove. La rete italiana, un tempo fiore all’occhiello dell’espansione internazionale, è oggi frammentata: le filiali sono scese da 1.490 nel 2023 a meno di 1.

100 nel 2025, con una sempre maggiore incidenza del franchising.

Nel frattempo, il gruppo ha annunciato piani di espansione in Spagna e una ripresa del mercato francese, anche grazie all’acquisizione delle attività di Louis Delhaize.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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