Le strategie industriali e infrastrutturali sono centrali nelle agende di governi e regolatori perché guidano la crescita dell’economia reale e gli investimenti. Per questo, e con l’obiettivo di esplorare le opportunità di project financing in mercati chiave come il Regno Unito, il Medio Oriente e la Ue, la divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo ha organizzato ieri a Londra una conferenza alla quale hanno partecipato esponenti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, finanziario e accademico.
Lo spunto è stato offerto dal piano decennale per le infrastrutture varato recentemente dal governo del Regno Unito prevede investimenti pari a 725 miliardi di sterline (oltre 846 miliardi di euro) per stimolare lo sviluppo economico, modernizzare i servizi pubblici, e accelerare il percorso verso una economia low-carbon. Il piano combina riforme di governance, disciplina fiscale e mobilitazione di capitali privati attraverso nuovi fondi e un potenziamento dei modelli di partenariato pubblico-privato.
La divisione Imi Cib di Intesa, guidata da Mauro Micillo, ha dunque riunito nella City aziende corporate, fondi infrastrutturali, investitori istituzionali provenienti da Italia, Regno Unito e Middle East per analizzare le opportunità offerte dal piano. All’incontro hanno partecipato tra gli altri, John Edwards, direttore dell’ufficio per gli investimenti del governo inglese e l’ex premier Enrico Letta. La tavola rotonda ha poi riunito esponenti di Ikigai Capital, Eni Uk, Masdar, Macquarie AM, Ofgem, SSE Renewables.
«Siamo convinti che un dialogo costruttivo tra settore pubblico e privato sia la chiave per accelerare progetti che rafforzano la competitività del Regno Unito e dell’Europa», ha sottolineato Micillo. Ricordando che nel 2024 i volumi del mercato project finance a livello globale hanno superato i 300 miliardi di euro. «Di questi, 45 miliardi, pari a circa il 15% del mercato complessivo, hanno riguardato operazioni che hanno coinvolto la nostra divisione», ha aggiunto. I finanziamenti di Intesa ai clienti nelle regioni UK & Middle East ammontano a circa 8,5 miliardi di euro. La divisione di Micillo ha partecipato dal 2023 a oggi a diverse operazioni internazionali originate nel Regno Unito, con il coinvolgimento di partner e investitori globali, per un controvalore complessivo di circa 11 miliardi. Tra queste, il progetto di trasporto e stoccaggio di CO2 Liverpool Bay T&S, il perfezionamento dell’acquisizione di National Grid Transmission da parte di Macquarie AM, e operazioni nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica a fianco di Trig e Seeit. Il Regno Unito, la Ue e il Medio Oriente hanno forti relazioni commerciali con ulteriori prospettive di sviluppo nel prossimo futuro. Queste tre geografie, unite, rappresentano oltre il 30% del pil mondiale.
L’Europa avrà bisogno di almeno 800 miliardi di euro aggiuntivi all’anno entro il 2030 per sostenere la doppia
transizione, come indicato nei rapporti Draghi e Letta, per restare competitiva su scala globale. Saranno quindi essenziali azioni coordinate a livello Ue e riforme strutturali, soprattutto sotto la pressione di Usa e Cina.