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Ilva, ultima colata: persi 50 miliardi


Un tempo simbolo dell’industria italiana ed europea, oggi l’ex Ilva rischia di chiudere nel silenzio assordante del fallimento. A Taranto si consuma un dramma industriale nazionale: le febbrili trattative tra governo, sindacati e azienda cercano un ultimo spiraglio di salvezza. E mentre il nome del gruppo sovrano Baku Steel sembra sfumare nella morsa del braccio di ferro con i magistrati, il governo si prepara ad assumere decisioni che potrebbero essere definitive. Il settimanale , in uscita sabato 24 maggio con Il Giornale, Libero e Il Tempo, ricostruisce 13 anni di ostacoli tra emergenze ambientali, inchieste giudiziarie e promesse mancate. L’approfondimento fa luce su ciò che resta del fu colosso dell’acciaio, in cerca di una nuova identità o verso la chiusura. Ma i riflettori vengono puntati anche su un altro gigante: quello delle assicurazioni. Un settore da quasi 170 miliardi di raccolta premi nel 2024, terreno fertile anche per le grandi banche in cerca di nuovi profitti, strette da margini d’interesse decrescenti. Moneta in questo caso offre una mappa completa delle compagnie attive sul mercato italiano, tra nomi consolidati e nuovi attori pronti a farsi largo. Se Generali guida la classifica, come prevedibile, il resto della graduatoria riserva sorprese. Tra le grandi sfide del presente, anche quella alimentare. Sotto la spinta del segretario alla salute Robert F. Kennedy Jr, gli Stati Uniti sembrano pronti a una svolta salutista. «Make America Healthy Again» è il nuovo motto con cui la battaglia per una dieta più sana guadagna terreno tra gli Stati a stelle e strisce. L’Italia, da questo punto di vista, resta un’avanguardia: grazie all’azione di Coldiretti, è stata la prima nazione al mondo a bandire i cibi sintetici. Ma la sicurezza a tavola non è mai garantita una volta per tutte. Oltre 500 milioni di allarmi alimentari sono stati registrati dalle autorità europee nel solo 2024. Un numero che impone vigilanza e trasparenza. Ma l’allerta corre anche sul digitale, con la tecnologia che da risorsa può trasformarsi in arma nelle mani sbagliate.

Le mafie l’hanno capito prima di tutti e oggi, grazie all’intelligenza artificiale, sono in grado di riciclare denaro, infiltrarsi nelle gare pubbliche e manovrare i fondi del Pnrr. Moneta racconta le nuove vie della corruzione che passa tra pochi clic, algoritmi e leggi poco aggiornate. La criminalità organizzata è già nel futuro e la legalità rimane indietro.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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