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Fincantieri in mimetica: “Grandi chance con l’acciaio romeno”

Riassetto nei cantieri navali di Fincantieri. Per cavalcare le opportunità derivanti dal maggior impegno europeo nella spesa per la Difesa, l’ad Pierroberto Folgiero annuncia che Fincantieri è pronta a espandere alcuni siti italiani in ottica militare spostando la produzione civile.

«Possiamo facilmente aumentare la capacità militare e semplicemente riallocare la capacità produttiva civile esistente altrove nel nostro vasto sistema», ha detto Folgiero sottolineando la possibililità di cavalcare «il forte vantaggio derivante dalla gigantesca opportunità di un’impennata della spesa in Europa e all’estero». Vantaggio che l’ad di Fincantieri identifica ameno in 20 miliardi.

I cambiamenti previsti nei cantieri navali saranno descritti in dettaglio nell’ambito di un nuovo piano aziendale che sarà presentato in autunno e la prima fase della riorganizzazione dovrebbe durare dai 6 ai 18 mesi dopo l’approvazione del piano aziendale. Nel mirino sarebbero comunque due siti: il gruppo sta valutando un rafforzamento della specializzazione militare dei siti ibridi di Castellammare di Stabia e Palermo, oggi attivi sia sul fronte civile sia militare.

Una scelta che avrà conseguenze sulla produzione in Italia e sulla catena di approvigionamento.

«Il piano comporterebbe lo spostamento di alcune attività di costruzione navale civile dall’Italia, ha affermato Folgiero, con la Romania che otterrebbe più lavoro nella fabbricazione dell’acciaio per le navi da crociera e il sito di Vung Tau in Vietnam che si occuperebbe di volumi più elevati di navi specializzate, dati i suoi costi favorevoli», ha aggiunto Folgiero.

Fincantieri opera in Romania attraverso la sua controllata Vard. Vard ha cantieri navali a Tulcea e Braila in Romania, dove vengono realizzati scafi e altre componenti di navi.

D’altra parte il gruppo punta a far crescere il business navale che include fregate, cacciatorpedinieri e portaerei – fino a rappresentare circa il 30% dei ricavi entro il 2027, contro il 20% del 2023. In parallelo, inoltre, prosegue lo sviluppo del segmento underwater, il cui obiettivo è superare gli 800 milioni di euro di ricavi nello stesso orizzonte temporale, grazie anche a tecnologie avanzate come sottomarini e droni subacquei.

Intanto il gruppo vede rosa Oltreoceano essendo in pole position per sfruttare le opportunità che potranno

scaturire dai piani di ampliamento della cantieristica navale annunciati dal presidente americano, . Anche perché il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero può contare su solide basi negli Usa, definiti partner d’elezione.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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