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Ferrero vuole Kellogg. Affare da tre miliardi

Ferrero sta per comprarsi un pezzo di storia americana. Il gruppo di Alba, secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, è infatti vicina a chiudere un accordo da circa tre miliardi di dollari per l’acquisizione del conglomerato di cereali per la colazione WK Kellogg. La fusione transatlantica che mira a unire due storici gruppi alimentari potrebbe essere portata a termine già entro la fine di questa settimana, salvo imprevisti dell’ultimo minuto nei colloqui.

WK Kellogg è l’azienda basata a Battle Creek, nel Michigan, che produce negli Usa i famosi Froot Loops, i Frosted Flakes, i Rice Krispies e una varietà di altri cereali che finiscono al mattino insieme al latte sulle tavole degli americani. Oggi ha un valore di mercato di circa 1,5 miliardi di dollari e un debito di oltre 500 milioni di dollari. È stata costituita nell’ottobre 2023 come parte dello spin-off di Kellogg della sua attività di cereali in Nord America.

Si tratta, appunto di un pezzo di storia degli States: l’invenzione dei Corn Flakes risale al 1894 quando il fondatore Will Keith Kellogg, portò alla nascita dell’azienda all’inizio del ventesimo secolo. Si racconta che il cereale a base di grano sia nato per caso, ma che abbia poi rivoluzionato l’industria della colazione. Di recente è finita sotto pressione per il mutamento di abitudini dei consumatori. Ed è anche nel mirino dell’amministrazione Trump per l’uso di coloranti artificiali nei suoi prodotti, una delle crociate portate avanti dal nuovo Segretario alla Sanità Robert F. Kennedy Jr. Il comparto degli snack è in generale al centro di un consolidamento.

Mentre incalza la guerra commerciale sui dazi scatenata da Donal Trump contro l’Europa all’insegna del «buy american», è significativo che a «mangiarsi« la Kellog sia uno dei fiori all’occhiello dell’industria dolciaria non solo italiana. La Ferrero, fondata quasi 80 anni, Ferrero è ormai diventata la terza azienda dolciaria al mondo nel settore del cioccolato, con circa 35 marchi venduti in oltre 170 paesi. La sua offerta include Butterfinger, Baby Ruth, Kinder e gli omonimi dolcetti al cioccolato. Il gruppo, attraverso la sua holding Ferrero International, ha chiuso l’esercizio 2023/2024 con un fatturato consolidato di 18,4 miliardi di euro, in aumento dell’8,9% rispetto al fatturato dell’anno precedente. Può contare su 37 stabilimenti produttivi con 47.517 dipendenti al 31 agosto 2024, ed è cresciuto in tutte le categorie. Guidata dal presidente esecutivo, Giovanni Ferrero, con il ceo Lapo Civiletti, ha effettuato investimenti conto in aumento del 18%, raggiungendo i 958 milioni di euro.

Negli Stati Uniti ha già acquisito Wells Enterprises, il produttore di Blue Bunny e di altri marchi di gelato, e in precedenza ha concluso un accordo da 2,8 miliardi di dollari per l’acquisizione del business statunitense del cioccolato di Nestlé.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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