EssilorLuxottica mette un altro tassello verso l’evoluzione della specie dell’occhialeria. Il gruppo guidato dal ceo e presidente Francesco Milleri (nella foto), infatti, ieri ha annunciato di aver acquisito la startup francese Pulse Audition, che ha sviluppato una tecnologia di intelligenza artificiale in grado di integrare negli occhiali soluzioni avanzate che aumentano la comprensione del parlato. Nel dettaglio, la società acquistata è specializzata in algoritmi «in grado di ridurre il suono circostante» consentendo ai «consumatori con disturbi uditivi di ottimizzare la propria esperienza di ascolto, anche in ambienti rumorosi». L’integrazione delle tecnologie proprietarie e delle conoscenze di Pulse Audition nello sviluppo di software basati sull’Ia e nell’elaborazione dei segnali audio – sottolinea Essilux nella sua nota – consentirà al gruppo italo-francese di «rafforzare le proprie componenti hardware e software per elevare la qualità di prodotti e soluzioni nel lungo periodo. Questa acquisizione è coerente con la strategia del Gruppo nel settore delle soluzioni acustiche e rappresenta un’evoluzione naturale del percorso iniziato nel 2023 con l’acquisizione di Nuance Hearing», realtà israeliana che aveva segnato il suo ingresso nel mercato delle soluzioni acustiche. «Osserviamo sempre con interesse – commentano Francesco Milleri e Paul du Saillant, suo vice amministratore delegato – le opportunità di mercato nel campo dell’Ia e dei big data». Questa operazione rafforza inoltre «il nostro impegno nello sviluppo di nuove piattaforme di wearable computing, anche in Europa».
Per quest’anno, intanto, è atteso l’esordio dei Nuance Audio sul mercato degli Stati Uniti, i primi occhiali per sentire sviluppati dal gruppo Essilux. Al momento, la società è in attesa del via libera definitivo della Food and Drug Administration che sta vagliando il nuovo prodotto.
L’ingresso nel gruppo di Pulse Audition andrà a potenziare ulteriormente una divisione che si rivolge a un bacino potenziale di 1,2 miliardi di persone, vale a dire quelli che a livello mondiale soffrono di disturbi uditivi lievi o moderati.