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Dazi: Descalzi,”Serve freddezza e dialogo politico”


In un momento di grande incertezza globale, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, è intervenuto oggi all’Omc Med Energy di Ravenna, affrontando temi cruciali come i dazi, le opportunità energetiche nel Mediterraneo e l’importanza dei rapporti istituzionali. Le sue dichiarazioni, pronunciate con tono riflessivo ma determinato, hanno delineato una visione chiara su come affrontare le sfide attuali.

Descalzi ha sottolineato la necessità di un approccio misurato alla questione dei dazi, che stanno generando tensioni economiche a livello mondiale. “Per trovare delle soluzioni, prima di tutto, secondo me, bisogna essere freddi e calmi, quindi non fare delle reazioni che possono innescare qualcosa di ancora peggio”, ha affermato. Il manager ha ribadito che “bisogna essere lucidi per trovare una risposta perché chiaramente non possiamo innescare una spirale che possa ulteriormente peggiorare la situazione”.

L’ad di Eni ha inoltre evidenziato l’importanza di un dialogo politico: “Una discussione, un dialogo che prima di tutto deve essere politico. La risposta deve essere politica: un dialogo ci deve essere, con molta calma non lentezza. Non bisogna essere lenti, bisogna essere calmi riflessivi”. Ha anche ricordato che “tutto il mondo non si aspettava dazi così alti, oppure calcolati in questo modo”, un approccio che ha causato “più di 10.000 miliardi di perdite” e un crollo delle borse mondiali.

Sul fronte europeo, il top manager ha auspicato una posizione comune: “Io penso che ci debba essere un colloquio a livello europeo. Ovviamente non siamo tutti uguali in Europa e ognuno deve riuscire a esprimere le proprie istanze e le proprie relazioni che ha con gli Stati Uniti, però ci deve essere una posizione comune”. Ha inoltre avvertito che la volatilità dei mercati sta spingendo le società a trattenere liquidità, con conseguenze negative per l’industria, l’occupazione e il benessere delle popolazioni.

Energia: “Il Mediterraneo offre grandi opportunità”

Nonostante le difficoltà globali, Descalzi si è mostrato ottimista riguardo alle opportunità nel settore energetico, in particolare nel Mediterraneo. “Il Mediterraneo è ricco di energia. Libia, Algeria ed Egitto sono molto ricchi di infrastrutture. Il petrolio ha perso molto più del gas, è la prima volta che c’è un chiaro segnale, ed è un buon prezzo per investire”, ha dichiarato. Ha inoltre evidenziato le potenzialità delle rinnovabili: “Ci sono ottime opportunità dalle rinnovabili”.

Eni prevede investimenti miliardari nella regione: “Nei prossimi anni prevediamo 8 miliardi di investimenti in Algeria, più di 8 in Libia e più o meno in Egitto”. Descalzi ha sottolineato che “siamo in una buona posizione nel Mediterraneo” e che l’azienda sta incrementando le proprie infrastrutture in questi Paesi.

Venezuela e Ccs: “Continuità e innovazione”

Sul fronte venezuelano, Descalzi ha confermato che Eni continuerà a produrre gas nel Paese, nonostante le tensioni geopolitiche. “Noi continueremo a produrre perché non possiamo interrompere: siamo gli unici che producono gas e se dovessimo interrompere le produzioni creeremmo una crisi sociale”, ha spiegato. Ha inoltre sottolineato che l’azienda sta dialogando con le autorità statunitensi per trovare soluzioni.

Infine, Descalzi ha parlato del progetto di cattura della CO2 (Ccs), auspicando che gli investitori possano entrare nel business entro il 2025. “Spero che si possa fare entro il 2025”, ha detto, evidenziando l’importanza di valorizzare al massimo le attività prima di chiudere gli accordi.

Rapporti istituzionali: “Essenziali per crescere”

Descalzi ha ribadito l’importanza dei rapporti istituzionali per lo sviluppo

delle aziende. “Le comunicazioni istituzionali sono essenziali. Se ci sono buoni rapporti tra Paesi, si può crescere”, ha affermato. Ha inoltre riconosciuto il ruolo del governo italiano: “Il governo sta lavorando bene”.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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