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Confcommercio ottimista: previsioni per il Pil 2025 a +0,8%


Le previsioni dell’Ufficio Studi Confcommercio per i prossimi mesi delineano un quadro economico complessivamente positivo, seppur attraversato da segnali contrastanti tra dati oggettivi e percezioni soggettive. La tenuta dei fondamentali dell’economia italiana è confermata: nel 2024, rispetto al 2023, si stima un aumento del reddito disponibile delle famiglie dell’1,3%, accompagnato da una crescita dei consumi dello 0,4%. A sostenere il quadro anche un mercato del lavoro in costante miglioramento, con un numero di occupati che nel 2025 dovrebbe toccare i 24,2 milioni – ben 2,1 milioni in più rispetto al 2021 – e una disoccupazione in netto calo, da 2,5 a 1,5 milioni di persone.

L’inflazione si manterrà su livelli contenuti, con un +1,7% tendenziale, e le stime di crescita del PIL indicano un +0,8% nel 2025 e un +0,9% nel 2026. Tuttavia, permane una criticità strutturale nel mondo del lavoro: nel 2025, il terziario di mercato potrebbe trovarsi a corto di 260mila lavoratori qualificati, segnalando un mismatch tra domanda e offerta di competenze.

Consumi: tra realtà solida e fiducia fragile

Una delle contraddizioni più rilevanti emerse è quella tra i dati macroeconomici e il clima di fiducia: da un lato, l’incertezza percepita dalle famiglie rimane alta; dall’altro, aumentano le intenzioni di spesa in numerosi ambiti. Secondo l’indagine Confcommercio-Censis, nei prossimi 12 mesi crescono le propensioni all’acquisto di elettrodomestici (+11,9 punti percentuali rispetto ad aprile 2024), mobili (+5,6), autovetture (+4,3) e ristrutturazioni edilizie (+3,8). Anche la propensione a partire per le vacanze estive è in aumento, con il 37,7% degli italiani intenzionati a partire – un netto balzo in avanti rispetto al 26,2% del 2024.

In questo contesto, l’obiettivo di una crescita reale dei consumi pari all’1% sia nel 2025 che nel 2026 appare raggiungibile, a condizione che non si verifichino shock avversi. Il consumo pro capite, in termini reali, potrebbe tornare ai livelli massimi registrati nel 2007. La dinamica è trainata in particolare dai servizi, a conferma di una trasformazione nelle abitudini delle famiglie: meno beni materiali, più domanda di soluzioni, competenze e tempo libero.

Un turismo resiliente e in espansione

Il turismo, infine, continua a rappresentare un settore chiave. Dopo anni difficili, la domanda interna si sta rafforzando, affiancando la costante crescita del turismo internazionale. Il risultato è una prospettiva concreta di confermare, o persino superare, i livelli record di presenze turistiche registrati lo scorso anno.

Un’Italia solida

In sintesi, i dati presentati da Confcommercio raccontano un’Italia con basi economiche robuste e segnali incoraggianti dal mercato del lavoro e dai consumi.

Tuttavia, il gap tra realtà economica e percezioni individuali resta un nodo da sciogliere. Se si ridurrà l’incertezza e si rafforzerà la fiducia, il potenziale di crescita dell’economia e dei consumi potrà pienamente esprimersi nei prossimi due anni.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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