A partire dal primo luglio ci sarà un’importante novità per quanto concerne le bollette che gli italiani sono tenuti a pagare. Grazie all’intervento di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, queste saranno decisamente più trasparenti e comprensibili, cosa che agevolerà gli italiani nella gestione dei costi. Si tratta di qualcosa di assolutamente inedito, e che si spera possa portare effetti positivi.
Questa sorta di rivoluzione mira a rendere più diretto il rapporto fra consumatore e società fornitrice di luce e gas. Fra le due parti deve infatti esserci assoluta chiarezza, ecco perché Arera ha spinto tanto per un cambio di paradigma. In sostanza, si fa in modo che il consumatore abbia davvero effettivo potere e gestione sulle proprie spese. Il cambiamento lo si vedrà prima di tutto da un punto di vista puramente strutturale: ci sarà infatti un restyling delle bollette, che saranno più simili a un normale scontrino fiscale. Nella prima pagina sarà possibile trovare subito l’importo totale, poi seguiranno le informazioni essenziali. Procedendo nella seconda pagina, troveremo invece tutti i dettagli, inseriti secondo la logica del “quantità x prezzo”. Il tutto si traduce in un insieme più comprensibile, e di più facile gestione. Il cittadino troverà subito tutti i dati che gli interessano. Sarà più semplice individuare quelle che sono le varie componenti di vendita, come gli oneri di sistema, ad esempio.
In questo modo Arera spera di raggiungere quella costs clarity tanto auspicata, e alla quale i consumatori hanno diritto. A questo va aggiunta anche la voce “box offerta”, che permetterà di capire se il contratto firmato con il fornitore è stato o meno rispettato. I fornitori saranno inoltre obbligati a pubblicare un codice identificativo associato a ciascuna offerta, con tanto di scheda riepilogativa e relazione sulle condizioni tecnico-economiche. Così si potrà raggiungere la tanto sperata trasparenza.
Al momento questi cambiamenti in arrivo hanno
riscosso l’approvazione delle associazione dei consumatori. I cittadini dovranno sicuramente adattarsi alla novità, ma la speranza è che ciò possa portare a una maggiore trasparenza nella gestione di luce e gas.