Apre i battenti oggi a Cupertino la Worldwide Developer Conference (Wwdc), l’appuntamento in cui Apple presenta agli sviluppatori le novità per l’anno successivo. Il big della mela morsicata nel 2024 sfruttò il Wwdc per il debutto della piattaforma Apple Intelligence dando fiato alle attese per una nuova ondata innovativa che però finora ha deluso. Ad oggi aleggia una forte incertezza su quando effettivamente Apple inizierà a lanciare la sua intelligenza artificiale generativa, e le attese della vigilia non contemplano grandi annunci in tal senso anche se è probabile che il colosso guidato da Tim Cook (in foto) darà in pasto qualcosa sul tema IA.
Apple si presenta all’appuntamento con alle spalle non pochi problemi nello sviluppo di Siri con modelli linguistici avanzati. L’integrazione ha generato bug e risultati deludenti, con ritardi influenzati anche da ostacoli regolatori in Cina. A Wall Street il titolo Apple è l’unico tra le big tech a presentare un saldo negativo da inizio anno, con un calo di oltre il 18% che gli è costato il trono di maggiore società al mondo per capitalizzazione, scalzata sia da Microsoft che da Nvidia. Oltre all’esposizione al rischio dazi, visto che la maggior parte degli iPhone sono attualmente prodotti in Cina, gli investitori temono che la nuova Siri faticherà ad essere pronta per il 2026. «Certo, Apple è in ritardo sull’intelligenza artificiale, ma è essenzialmente un esattore del suo ecosistema globale, poiché qualsiasi app di IA per i consumatori passerà prima o poi attraverso Apple», argomenta Dan Ives di Wedbush che vede la Wwdc come un momento cruciale per il futuro di Apple.
Tra le possibili novità sul fronte dell’intelligenza artificiale, Cupertino potrebbe presentare un nuovo sistema di gestione della
batteria, parte di Apple Intelligence, che aumenterà o diminuirà la potenza in base all’attività che stai svolgendo sul dispositivo; sempre sull’IA potrebbe arrivare la funzione di traduzione in tempo reale negli AirPods.