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Ue, audizione Fitto: “Qui non rappresento un partito o l’Italia ma l’Europa”

A Bruxelles terminano le audizioni con i vicepresidenti esecutivi in pectore. L’italiano ha esordito dicendo: “Sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione. È un onore che il mio governo mi abbia indicato”. Ha garantito indipendenza ed equidistanza. Rispondendo a una domanda ha ammesso: “Oggi voterei a favore del Next Generation EU”. Il Pe rinvia il voto a data da destinarsi

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A Bruxelles è l’ultimo giorno delle audizioni al Parlamento europeo per i 26 commissari europei proposti dalla presidente Ursula von der Leyen. Sono sei i vicepresidenti esecutivi in pectore impegnati nelle audizioni di oggi. Dal mattino si è cominciato con Raffaele Fitto e Kaja Kallas, poi Roxana Minzatu e Stephane Sejourné, fino a Henna Virkkunen e Teresa Ribera. L’italiano Raffaele Fitto, ha esordito dicendo: “Cinque anni fa ero seduto tra di voi, ricordo il mio viaggio politico, dal locale al nazionale a Bruxelles: ho sempre lavorato per un’Europa più forte. È un onore per me e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione. È un onore che il mio governo mi abbia indicato. Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l’Europa”.

Fitto: “Garantisco per il mio ruolo indipendenza e equidistanza”

Raffaele Fitto ha spiegato: “Posso dire che il mio ruolo sarà di indipendenza e equidistanza con tutti gli Stati membri, conosco bene il codice di condotta e le posso assicurare che per quanto mi riguarda la serietà nel mantenere gli impegni è garantita. La presidente von der Leyen ha chiesto la collegialità di tutte le decisioni e io sono pronto a prendere un impiego sul fronte della collegialità e della condivisione. So bene che il mio sarà diverso da quanto fatto finora. Essere parlamentare europeo vuol dire essere rappresentante di una parte, essere ministro vuol dire rappresentare un Paese, essere un commissario vuol dire rappresentare l’Ue”. Rispondendo all’intervento di una eurodeputata Verde molto polemico nei confronti della sua storia politica, Fitto ha detto: “Se le sembro un fascista, faccia lei…”.

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Fitto: “Oggi voterei a favore del Next Generation EU”

Tra le tante domande, Fitto ha risposto sul Next Generation Eu: “Sulla nostra astensione posso dire che in quella fase avevamo dei dubbi sulla sua attuazione, ma era una posizione di attesa, non contraria. Se dovessi votare domattina sarebbe un voto favorevole”. Poi ha detto che “la politica di coesione dell’Unione europea serve per raggiungere i nostri obiettivi climatici concordati. La politica di coesione va semplificata, deve essere più flessibile e trasparente: corrisponde a un terzo del bilancio pluriennale e deve essere finanziata in modo adeguato”.

“Su Pnrr realizzare investimenti e riforme entro 2026”

“Per quel che riguarda il Pnrr se sarò confermato vicepresidente esecutivo lavorerò assieme al Commissario per l’economia per consentire agli stati membri di realizzare le riforme e gli investimenti previsti entro il 2026”, ha detto il candidato alla vicepresidenza esecutiva della Commissione europea, Raffaele Fitto. “La semplificazione sarà un tema centrale, collaborerò il nuovo commissario alla semplificazione, la delega alla semplificazione assegnata a Dombrovskis può rappresentare una grande novità è un tema importante soprattutto per la politica coesione”.


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Il Pe rinvia il voto su Fitto a data da destinarsi

I coordinatori della commissione Affari Regionali dell’Eurocamera hanno optato per un rinvio a “data da destinarsi” per la valutazione dell’audizione di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione Ue. Rinvio anche per il voto su Kaja Kallas. La decisione è in linea con l’intesa presa all’interno della maggioranza Ursula di congelare il voto su tutte e sei i vicepresidenti esecutivi in pectore. Fonti parlamentari spiegano che il rinvio si prospetta lungo, nell’attesa di una mediazione di Ursula von der Leyen. Negli ultimi giorni la tensione sulle nomine è salita alle stelle, con il rischio che i veti reciproci dei gruppi portino a conseguenze imprevedibili. Sul candidato italiano alla vice presidenza esecutiva della Commissione c’è il grande scontro tra Socialisti e Ppe. Con i primi decisi a costringere i secondi ad abbandonare ogni tentazione di aprire alle destre. Dall’altra parte i Popolari sono pronti a legare il destino di Fitto a quello di altri candidati. Toccherà direttamente a Ursula von der Leyen scendere in campo per un’ultima mediazione. Per la presidente ulteriori ritardi non sono ammissibili: il primo dicembre la nuova Commissione deve entrare in carica e cominciare a pianificare la strategia europea per affrontare gli Usa di Donald Trump.


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