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Subito nel salva-casa le difformità lievi, poi Testo unico. Salvini: troveremo sintesi nel centrodestra

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Interventi di breve termine incentrati sulla semplificazione delle norme per sanare lievi difformità esterne o interne degli edifici e interventi di lungo termine per arrivare a un riordino sostanziale e complessivo del Testo unico per l’edilizia. Sono i due punti che l’Ufficio legislativo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ritiene necessari e che ha illustrato ai partecipanti alla terza riunione del Tavolo tecnico “Piano Casa e semplificazione delle norme per l’edilizia” secondo quanto riferisce il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) in una nota. «Il punto nodale dell’incontro – spiega il Cni – ha riguardato la riforma e semplificazione delle norme in materia di edilizia che consentirebbero di superare una serie di criticità che oggi caratterizzano il sistema della domanda e dell’offerta di alloggi».

Particolare attenzione alle difformità lievi

Nel corso dell’incontro, spiegano gli ingegneri, «particolare attenzione è stata prestata alla classificazione delle difformità lievi, che non pregiudicano la sicurezza degli edifici e l’interesse collettivo ma che molto spesso si rivelano, nel quadro normativo attuale talvolta contraddittorio, difficili da superare facendo sì che le unità immobiliari non siano assogettabili né a compravendita né a locazione». Il Consiglio nazionale degli ingegneri, rappresentato presso il Mit dalla Consigliera Irene Sassetti, ha predisposto un documento di osservazioni proponendo alcune semplificazioni e sta lavorando per »classificare con chiarezza ciò che dal punto di vista tecnico rientra nella categoria di “difformità lieve”» sempre dando priorità al rispetto della sicurezza della struttura dell’immobile. Nella stagione dei Superbonus, a partire dal 2021, tecnici e committenti si sono trovati «di fronte a difficoltà talvolta insuperabili», osserva il Cni, con »allungamento dei tempi» o rinuncia alle opere perché «molti Comuni hanno richiesto l’avvio di procedure estremamente complesse, ridondanti, rispetto all’esiguità dell’irregolarità».

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Salvini: salva-casa non è condono, non è per zone sismische

«Sulla casa stiamo lavorando non per condonare abusi esterni, ma per aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o a vendere casa loro» ha ribadito ai giornalisti il leader della Lega Matteo Salvini, a margine di un appuntamento del partito a Torino. «È un problema – ha sottolineato – che riguarda la maggior parte delle case italiane e sta bloccando gli uffici comunali. Per quanto mi riguarda va regolarizzato: il cittadino paga, il Comune incassa, e il mercato riparte. Mi sembra una cosa assolutamente ragionevole, che ovviamente non riguarda le zone sismiche, archeologiche o le ville abusive sulle spiagge». «Bisogna fare velocemente – ha rimarcato il vicepremier – siamo alla quinta riunione con decine di soggetti, stiamo costruendo il provvedimento insieme agli ingegneri, agli architetti, ai geometri, ai notai, alle cooperative, alle imprese, ai proprietari».

«Presenteremo salva-casa a tutti, troveremo sintesi»

«Assolutamente sì, appena il testo sarà definito verrà presentato a tutti, e penso sarà un guadagno per tutti» ha aggiunto Salvini rispondendo, a margine di un appuntamento della Lega a Torino, alla domanda se il centrodestra riuscirà a trovare una sintesi sul testo del piano salva-casa.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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