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Pizzarotti lascia Più Europa e si candida con Azione: sbagliata l’alleanza con Renzi

3′ di lettura

«Lascio Più Europa!». Così Federico Pizzarotti, presidente del partito, su Facebook. «Sento che le decisioni recenti non solo si discostano dall’essenza dei nostri principi fondanti, ma rischiano anche di snaturare completamente il progetto per cui tutti abbiamo lavorato. Questa alleanza, per me anomala, con Italia Viva sta contaminando l’iniziativa di Più Europa con un modo di intendere la politica – quello di Cuffaro e della Nuova DC con i suoi candidati, della moglie di Mastella o della rete di Cesaro in Campania – poco ”europei” e molto distanti dal nostro modo di fare politica e dalla nostra missione originale». L’ex sindaco di Parma lascia dunque Più Europa non condividendo l’alleanza con Italia Viva per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, concretizzatasi nella lista “di scopo” Stati Uniti d’Europa promossa da Emma Bonino.

La candidatura con Azione nel Nord Est

E passa con Azione, partito con il quale sarà candidato alle elezioni europee, come annunciato dal leader Carlo Calenda. «Avevo delineato un percorso a mio avviso naturale che partisse da un tavolo con Azione. Oggi aderiamo al manifesto di Azione ’Siamo Europei» ha detto Pizzarotti nel corso di una conferenza stampa alla Camera con Carlo Calenda. «La mia intenzione è quella di candidarmi nel Nord Est, territorio che conosco da sindaco» ha aggiunto.

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Primo sindaco grillino di un capoluogo di provincia

Nato a Parma nel 1973, diplomato all’istituto per l’industria e l’artigianato, Pizzarotti ha lavorato per anni come consulente per banche e istituti finanziari. Comincia ad occuparsi di politica nel 2009, aderendo al neonato Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, con il quale si candida consigliere regionale alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2010 dell’Emilia-Romagna, ma non viene eletto. Nel 2012 arriva la candidatura a sindaco di Parma nelle elezioni successive alle dimissioni del sindaco di centrodestra Pietro Vignali e al commissariamento della città. Vince al ballottaggio contro il candidato di centrosinistra, diventando il primo sindaco “grillino” di un capoluogo di provincia.

L’uscita dal M5s e la rielezione a Parma

Nel 2016 esce dal Movimento in seguito a divergenze con i vertici M5s (che gli rimproverano il vian libera al termovalorizzatore contestato in campagna elettorale), dopo un avviso di garanzia per abuso d’ufficio in un’inchiesta sulle nomine al Teatro Regio. E con 18 dei 19 consiglieri eletti e fuoriusciti insieme a lui dal Movimento, fonda il gruppo consiliare “Effetto Parma”. Il 21 gennaio 2017 Pizzarotti annuncia la corsa per un secondo mandato da sindaco di Parma con una lista indipendente chiamata anch’essa Effetto Parma. Ottenuto l’accesso al ballottaggio, il 25 giugno viene rieletto, battendo di nuovo il candidato del centrosinistra.

Il Parito dei sindaci

Nel 2018 fonda il movimento politico Italia in Comune, definitosi il “Partito dei Sindaci”. che si presenta alle elezioni regionali del 2019 in Abruzzo, Sardegna e Piemonte. Nel 2019 il movimento si allea inizialmente con la Federazione dei Verdi in vista delle elezioni di maggio per il Parlamento europeo, salvo poi ripensarci e scegliere +Europa. Alle elezioni europee del 26 maggio è candidato nella Circoscrizione Nord Est per +Europa: si piazza secondo con oltre 20mila preferenze, ma non viene eletto in quanto la lista non supera la soglia minima d’accesso del 4%. Nel 2022, allo scadere del suo secondo mandato, con Effetto Parma sostiene la candidatura a sindaco del suo assessore tecnico alla cultura Michele Guerra, sostenuto anche dal centro-sinistra, che sarà eletto primo cittadino.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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