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Il presidente del Cio Thomas Bach torna sul caso della pugilatice algerina iperandrogina Imane Khelif dopo un incontro a Parigi con la premier Giorgia Meloni e il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Siamo rimasti d’accordo di restare in contatto per condividere lo stesso background scientifico e rendere la situazione più comprensibile perché Khelif è una donna e ha fatto competizioni per sei anni al livello internazionale» ha detto Bach che ha parlato di un incontro «positivo» dopo le critiche rivolte ieri al Comitato olimpico dal capo del governo italiano. «Condividiamo punti di vista e siamo d’accordo sul chiarire e migliorare il background scientifico di cui abbiamo parlato», ha aggiunto.
In una nota di Palazzo Chigi si legge che al centro del colloquio c’è stato «uno scambio di vedute sull’andamento dei Giochi e sullo stato di preparazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026». Nel corso del faccia a faccia, affrontato anche il caso dell’atleta Imane Khelif e il tema delle regole per garantire equità nelle gare. Meloni e il numero uno del Cio hanno concordato che Governo e Comitato olimpico internazionale rimarranno in contatto per valutare come affrontare la questione per il futuro.
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