in

Dalla sicurezza alla riforma del codice stradale, i disegni di legge rinviati a settembre

3′ di lettura

Al rientro dalle vacanze dopo la pausa estiva, deputati e senatori non avranno da annoiarsi. Li attendono infatti i vari disegni di legge spesso vicini alla meta ma rinviati a settembre a causa dell’ingorgo di decreti da convertire in legge in extremis (più degli altri anni in questa fase dell’anno) prima che il Parlamento chiudesse per ferie.

I disegni di legge all’esame di Montecitorio….

Alla Camera c’è il ddl lavoro, che contiene anche misure sul contrasto al caporalato. E approderà in aula il 10 settembre il ddl sicurezza (con le bodycam che potranno essere indossate dagli agenti delle forze di polizia e la stretta sulla cannabis light). Ad attendere i deputati della commissione Finanze, oltre al decreto legislativo con il testo unico dei tributi erariali minori, c’è tutta una serie di proposte di legge, compresa la riapertura dei termini per la richiesta di acquisizione di immobili dello Stato da parte degli enti territoriali. Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni che hanno fatto tornare alla ribalta il possibile contributo delle banche al bilancio pubblico, in commissione dovranno essere esaminate anche una proposta di legge sull’obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente e una presentata da FdI proprio sulla proroga dell’applicazione dell’imposta straordinaria sugli extraprofitti bancari: su questa è stato annunciato un ciclo di audizioni che però ancora non è partito. La separazione delle carriere di giudici e pm è già stata incardinata a Montecitorio, in Commissione Affari costituzionali. Sono state svolte una cinquantina di audizioni. Tra gli azzurri di Forza Italia, che sono i principali sponsor della riforma, la speranza è di arrivare al primo voto in Aula per la fine di novembre.

Loading…

….e quelli a palazzo Madama

Non ce l’ha (ancora) fatta a diventare legge (nonostante il pressing di Matteo Salvini) la riforma del codice stradale. Incassato l’ok di Montecitorio a marzo, da metà luglio il ddl è fermo in commissione Ambiente del Senato sotto la pioggia di emendamenti proposti (quasi 450) di cui 54 hanno la firma di Forza Italia. Sono proprio gli azzurri gli alleati di governo più ostinati nel chiedere paletti e approfondimenti (segue Fratelli d’Italia con 11 proposte di modifica, nessuna dai leghisti) che, se approvati, rischiano di riportare di nuovo il testo alla Camera. Fra le proposte di maggioranza spicca quella meloniana di trasformare la pratica della maternità surrogata in reato universale, anche se fatta all’estero in un paese che la consente. Al provvedimento targato Fratelli d’Italia manca solo l’approdo in aula al Senato perché diventi legge a un anno dal via libera della Camera. In Senato resta poi da concludere l’esame in commissione del ddl sull’Intelligenza Artificiale, assegnato in congiunta alle commissioni Ambiente e alla Affari sociali. E attende una destinazione, poi, il ddl con disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese: il provvedimento, collegato alla legge di bilancio, è stato presentato in Senato il 5 luglio, ma risulta ancora da assegnare.

Camere in attesa del ddl concorrenza

Va ancora incardinato anche il disegno di legge annuale sulla concorrenza, varato in cdm a fine luglio. Il ddl spazia dalla proroga dei dehors alle sanzioni per taxi e Ncc abusivi e introduce una novità che cambia le concessioni autostradali: parte dei pedaggi andrà nelle casse dello Stato anziché in quelle delle società concessionarie. Non affronta invece il nodo dei balneari, su cui l’esecutivo non ha dato risposte nemmeno nell’ultimo Cdm, facendo così montare la rabbia di una parte degli operatori poi esplosa nello sciopero del 9 agosto. Qualcosa potrebbe muoversi a settembre e, come anticipato dal Sole 24 Ore, sarebbe già pronto un piano del governo per ridisegnare nel tempo le concessioni, modulandole in base alla percentuale di spiagge libere presenti sul territorio.

Bonus Befana ancora in stand-by

A settembre saranno 4 mesi. E’ da tanto che si attende l’arrivo in Parlamento del decreto legislativo Irpef-Ires con il discusso ’bonus Befana’, i circa 80 euro inizialmente promessi nelle tredicesime ma poi slittati a gennaio per mancanza di coperture. Approvato dal consiglio dei ministri alla vigilia del primo maggio, il dlgs attuativo della riforma fiscale, secondo quanto si apprende, è ancora fermo alla Ragioneria. Servirà ancora del tempo dunque perché venga presentato ai parlamentari.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


Tagcloud:

”A 30 anni mi guardavano con la bava alla bocca, ora sono una bella signora”: Antonella Clerici rivela di sentirsi ”invecchiata”

”Achille non potrà mai dire che non sono stato presente”: Billy Costacurta rompe il silenzio dopo il polverone alzato dal figlio 19enne