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Conte su alleanza tra M5s e Pd: “Nel centrosinistra solo con agenda progressista”

Il confronto tra dem e pentastellati continua a mettere in evidenza le profonde divergenze su temi chiave, dalla politica estera all’agenda sociale. Il leader dei Cinque stelle ribadisce la necessità di una piattaforma condivisa per fronteggiare il centrodestra, ma le tensioni interne rischiano di compromettere ogni tentativo di alleanza. Renzi a Sky TG24: “Servono tutti per l’alternativa alla destra”

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“Quando si tornerà al voto, a scadenza naturale o magari prima, ci confronteremo con le forze dell’area progressista per definire un programma chiaro e condiviso. E questo riguarda anche il Pd“, afferma Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in un’intervista a Repubblica. La condizione, precisa, è “scardinare i privilegi per una società più equa“, altrimenti “noi non potremo essere della partita“. 

Il leader M5s: “Non è un ultimatum”

Conte ribadisce la necessità di un’agenda progressista come base per eventuali alleanze future, garantendo che non si tratta di un ultimatum: “Non è una minaccia, c’è massima disponibilità al dialogo”. Secondo Conte, l’obiettivo non è solo raggiungere il governo, ma proporre una visione solida e credibile: “Abbiamo il tempo per costruire un’alternativa seria a queste destre che si stanno dimostrando incapaci. Il problema non è arrivare a Chigi ma cosa fai il giorno successivo per cambiare l’Italia”.

Le scontro con Pina Picierno

Si tratta dell’ennesima frecciata lanciata da Conte al Pd che hanno creato tensioni tra i due partiti. La prima a rispondergli è stata Ieri l’eurodeputata dem e vicepresidente del Pe Pina Picierno che, sempre con un’intervista su Repubblica, aveva dato il là a uno scambio di accuse non proprio galanti. “Trovo francamente ridicolo che il capo del M5s, partito iscritto in Europa a un gruppo politico che si chiama Left, venga proprio a Bruxelles a dire che fra destra e sinistra non c’è differenza, che si tratta di uno schema novecentesco, superato”. Poi aveva aggiunto: “Delle due l’una: o Conte non conosce l’inglese o non sa cosa significa la parola ‘sinistra’. In entrambi i casi si tratta di dichiarazioni che raccontano della credibilità del personaggio”. Le dichiarazioni di Picierno hanno scatenato una dura replica del M5s, che ha accusato la deputata dem di aver utilizzato “toni da bar”. Tuttavia, il Pd ha fatto quadrato intorno alla sua esponente. La senatrice Simona Malpezzi ha difeso Picierno: “Nell’intervista utilizza argomenti chiari per avanzare una critica politica seria a Conte. Non è vero che non c’è differenza tra destra e sinistra, in Italia come in Europa”. Anche Valeria Valente è intervenuta a sostegno, sottolineando che il leader del M5S “ha posizioni sulla guerra in Ucraina simili a quelle di Salvini” e che “il populismo sulla guerra lo lasciamo, appunto, a Conte”.


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Le polemiche sul Salva-Milano

Lo scontro di ieri non ha però coinvolto i vertici. Sia Schlein sia Conte non sono intervenuti. Però, il presidente del M5s un’altra frecciata l’ha lanciata. L’occasione è stato un convegno alla Camera sulla Salva-Milano, che dovrebbe, tra l’altro, sbloccare una serie di cantieri. La legge è stata approvata alla Camera e fra i firmatari ci sono anche esponenti del Pd, mentre i parlamentari di M5s e Avs sono contrari. “Invito la destra a rivedere questo testo – ha detto Conte – ma sorprende che ci siano delle firme anche di forze del campo progressista. Faccio un appello, ritirate quelle firme se volete costruire un’alternativa di governo. Disponetevi dal lato giusto, combattetela dal lato progressista, con noi e con gli amici di Avs” perché “una forza progressista non fa l’interesse di affaristi con la compiacenza di funzionari compiacenti”.


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E sulla polemica sul Salva-Milanoè intervenuto anche Matteo Renzi. “Dovessi fare una sintesi giornalistica, direi: uno sbadiglio vi seppellirà”, ha affermato a Sky TG24 parlando delle polemiche nel campo del centrosinistra. Con tutto quello che sta accadendo nel mondo, “in questo scenario, noi discutiamo di Conte e Sala…”. Piuttosto, “io vorrei dare un’idea alternativa altrimenti la Meloni, tra una foto con Musk e un video su Tik Tok, continua non a governare, ma a stare al potere”. Poi il leader di Italia Viva ha aggiunto: “Chi ha il 2 o il 3% fa la differenza. Servono tutti se vuoi fare un’alternativa alla destra. Tutti hanno capito che senza il centro non si vince”. Renzi ha sottolineato: “Matematicamente dico che serve stare tutti insieme. Il centro non lo si fa con il festival dei numeri, il problema è quali sono i contenuti”, ha spiegato. “Se Sala vuole dare una mano a quest’area è il benvenuto ma deve dare un contributo sui temi” come il dossier sulla sicurezza. “Vedo tanto fumo e chiacchiere. Vogliamo fare il centro? Ma cosa si fa sull’energia?”, ha affermato ancora. 


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