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L’espressione sacrifici per tutti usata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti «significa semplicemente che l’epoca dei soldi usati allegramente, gettati della finestra, dei superbonus in chiave elettorale si è chiusa definitivamente. Questa epoca è chiusa, i soldi sono pochi e vanno usati attentamente. E’ iniziata l’epoca della responsabilità e tutti sono chiamati al senso di responsabilità”. Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, intervistato ’Il caffè della domenica’ a Radio 24 rassicurando: “Non sarà una manovra lacrime e sangue” e “voglio rassicurare tutti: noi non siamo il governo delle tasse e dell’aumento delle tasse”.
Alla domanda se anche in Italia ci siano le intenzioni per introdurre una patrimoniale come in Francia, Ciriani ha risposto: “Fortunatamente non siamo in Francia e non abbiamo i problemi enormi che hanno il governo e la politica francesi. Fortunatamente le nostre previsioni di crescita sono buone, l’economia sta bene, nonostante un quadro molto difficile negli ultimi anni. La patrimoniale non è assolutamente all’orizzonte e contraria ai nostri principi”.
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Quanto ai tempi della manovra, Ciriani ha spiegato: “Purtroppo negli ultimi anni, per colpa un po’ di tutti, una Camera ha sempre fatto da notaio senza avere la possibilità di approfondire la legge di bilancio. Il mio compito e la mia speranza è che questa volta si possa consentire sia alla Camera che al Senato di poterla esaminare con calma. Vedremo se questo sarà possibile. Adesso il 9 ottobre viene approvato il Piano strutturale di bilancio e poi alla fine del mese viene inviata alla Camera e poi al Senato la nuova legge di bilancio. Faccio appello a tutti, affinché sia alla Camera che al Senato i gruppi, maggioranza e opposizione possano fare un lavoro calmo e approfondito”.