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Abruzzo, la sfida di domenica è Marsilio-D’Amico: il fedelissimo di Meloni contro il rettore che ha unito il campo progressista

I punti chiave

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In Abruzzo si vota per le elezioni regionali domenica 10 marzo. E i candidati sono due: il governatore uscente Marco Marsilio per il centrodestra; e l’ex rettore dell’università di Teramo, Luciano D’Amico per il campo progressista. Marsilio, fedelissimo di Giorgia Meloni, nel 2019 ottenne il 48% dei consensi diventando il primo presidente di regione di Fratelli d’Italia. Nonostante le sue origini abruzzesi, da più parti viene criticato per essere un romano “in trasferta” in Abruzzo per scelta del partito.

D’Amico è alla guida del cosiddetto “Patto per l’Abruzzo”, campo larghissimo che va dal Pd ad Azione e fino ai 5 Stelle. Abruzzese «per origine e scelta», come recita la biografia sul suo sito web, è stato rettore dell’università di Teramo e presidente della Tua, la società di trasporto pubblico regionale. Se Salvini si è detto “assolutamente ottimista” sulla vittoria del centrodestra, il centrosinistra spera in un effetto domino dopo la vittoria di Todde in Sardegna.

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L’impegno in prima persona di Meloni a fianco di Marsilio

La premier Giorgia Meloni lo scorso 7 febbraio all’Aquila ha di fatto inaugurato la campagna elettorale firmando con Marsilio l’Accordo con l’Abruzzo sui fondi FSC (Fondi per lo sviluppo e la coesione), confermando la sua vicinanza alla Regione perché si tratta di «un territorio a cui sono molto legata», «sono stata “eletta qui come parlamentare». Non solo: ha confermato che il raddoppio della ferrovia Roma-Pescara si farà . Sul tema degli investimenti ha parlato anche Salvini. «Ho messo mano sull’autostrada A24, ci abbiamo messo un anno, ma abbiamo riportato un po’ di ordine».

Sfida incerta

Se il centrodestra, fin dall’inizio, è stato dato per favorito, gli ultimi sondaggi restituiscono una situazione incerta. Marsilio viene si’ indicato come potenziale vincitore, ma con una forbice che varia dai pochi centesimi ai circa cinque punti di vantaggio e con parecchi punti percentuali di inferiorita’ rispetto a D’Amico per quanto riguarda la fiducia personale. E le elezioni sarde confermano che la partita e’ tutta da giocare.

Sistema elettorale senza voto disgiunto

In Abruzzo si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale il prossimo 10 marzo, dalle ore 7 alle 23. Le operazioni di spoglio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi. Il sistema elettorale è leggermente diverso rispetto a quello della Sardegna perché manca il voto disgiunto. L’Abruzzo, infatti, è diviso in 4 circoscrizioni, che coincidono con le province (Teramo, L’Aquila, Chieti e Pescara) ed è possibile esprimere la propria preferenza solo per i candidati consiglieri presenti nella lista della circoscrizione di residenza. Se si vota solo un candidato Presidente, il voto non si estende alle liste ad esso collegate. Si può anche votare una lista e in questo caso il voto si estende anche al candidato Presidente ad essa collegato. Così come si può votare un candidato Presidente e una delle liste collegate.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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