La decisione della Suprema corte è illustrata in una ordinanza di circa trenta pagine che arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva, tra l’altro, considerato “illegittime” specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. La parola definitiva torna ora alla Corte Costituzionale
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La Cassazione ha dato il via libera al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Per l’Ufficio centrale della Suprema Corte, dunque, è legittima la richiesta di abrogazione. L’ordinanza della Cassazione arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva, tra l’altro, considerato “illegittime” specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. La parola definitiva torna ora alla Corte Costituzionale. “Il quesito di abrogazione totale” della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata “deve avere corso pur dopo la pronuncia numero 192/2024 della Corte Costituzionale”, scrive l’ufficio della Cassazione che ha ri-esaminato regolarità e legittimità alla luce delle motivazioni della Consulta.
La decisione della Suprema corte
La decisione della Suprema corte è illustrata in una ordinanza di circa trenta pagine. I giudici non hanno dato invece il via libera al quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale. Nella sentenza del 3 dicembre scorso la Consulta, chiamata ad esprimersi sulle questioni di costituzionalità e accogliendo parzialmente i ricorsi di quattro Regioni, ha affermato che “il regionalismo corrisponde a un’esigenza insopprimibile della nostra società, come si è gradualmente strutturata anche grazie alla Costituzione” e “spetta, però, solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale”. E ancora: “la vigente disciplina costituzionale riserva al Parlamento la competenza legislativa esclusiva in alcune materie affinché siano curate le esigenze unitarie (art. 117, secondo comma, Cost.)”.
Comitato: “Avanti per abrogazione totale”
“Siamo soddisfatti, vogliamo abrogare completamente questa legge ingiusta e dalla Cassazione arriva una conferma importante che questo referendum si può fare. Ora aspettiamo la pronuncia della Corte Costituzionale a gennaio che dovrà esprimersi sulla ammissibilità totale” dice la vicepresidente del comitato nazionale contro l’autonomia differenziata e segretaria confederale Uil, Ivana Veronese. “La Cassazione aveva già disposto l’unificazione del nostro quesito abrogativo totale con quello delle Regioni e ora – da quanto apprendiamo – ha eliminato i quesiti di abrogazione parziale dell’autonomia differenziata delle Regioni. Andiamo dunque avanti sulla eliminazione totale di questa legge ingiusta”, spiega Veronese.