M&A sì, spostamento della sede no. Andrea Orcel ha le idee chiare sui pilastri della strategia futura di Unicredit. L’amministratore delegato dell’istituto milanese ha risposto un secco «no» all’eventualità di spostare la sede del gruppo a Francoforte o a Monaco in caso di accordo con Commerzbank. Il banchiere romano tiene la barra dritta e sottolinea come il modello federale di Unicredit vede il proprio centro a Milano e, pertanto, spostare la sede in Germania andrebbe contro tale modello.
Orcel non si è sbottonato sui prossimi passi nella partita per conquistare Commerz, palesando la volontà di non forzare la mano in questi mesi di campagna elettorale in Germania. Il mantra è «avere pazienza» in modo da portare a casa l’accordo migliore per tutti. «Nel tempo ci sarà un migliore dialogo tra le due banche, credo davvero sia una grande opportunità per tutti», sono state le sue parole durante la JP Morgan European Financial Conference. L’istituto di Piazza Gae Aulenti, che anche tramite strumenti derivati ha le mani sul 21% di Commerz, aspetta il via libera Bce a salire fino al 30% (atteso per inizio 2025), è concentrato sulla crescita anche attraverso «acceleratori per il futuro» quali le azioni sull’asset management, l’internalizzazione dell’assicurazione, le operazioni Vodeno e Aion Bank, la recente acquisizione in Romania.
Allargando lo sguardo ai prossimi tre anni, l’ad di Unicredit si è mostrato fiducioso di concludere operazioni di M&A, sempre sotto la condizione che «aggiungano valore» senza pregiudicare la remunerazione per gli azionisti, quindi payout invariato, così come la traiettoria di crescita dell’utile per azione.
Allargando invece lo sguardo allo scenario di consolidamento paneuropeo, di cui l’operazione Uni-Commerz può fare da apripista, Orcel ribadisce un concetto più volte esternato, ma questa volta accompagnato da un maggiore ottimismo: «L’Europa ha bisogno di banche più grandi e più forti e personalmente sono convinto che vedremo più operazioni di M&A».