Affidarsi al pensiero morale di Socrate (nella foto), alle Idee di Platone, alla metafisica di Aristotele o al pensiero critico dei filosofi contemporanei per migliorare la gestione e le strategie delle aziende. È la sfida lanciata dal «Laboratorio di Filosofia dell’impresa», nato dalla collaborazione tra l’Università di Bergamo e Confindustria Bergamo sulla convinzione che «il sapere filosofico sia uno strumento non solo teorico, ma utile e concreto oggi, per il mondo del lavoro e il successo di un’attività imprenditoriale». I corsi di laurea magistrale in Filosofia, Scienze e Società e Philosophical Knowledge faranno un percorso di incontri e laboratori in cui il pensiero critico e filosofico sarà applicato alla vita d’impresa: gestione delle risorse umane, selezione e reclutamento del personale, formazione e sviluppo delle risorse interne, employer branding e strategie di attrazione dei talenti. Un itinerario in cui gli studenti vengono condotti, attraverso l’acquisizione di strumenti concettuali e argomentativi, alla comprensione della realtà aziendale. Gli strumenti vengono poi applicati alla valutazione di specifiche imprese che hanno dato la propria disponibilità: Itema di Colzate, M.S. Ambrogio di Cisano Bergamasco e Sangalli di Mapello.
«Il fine spiega il rettore Sergio Cavalieri è costruire un ponte solido fra il sapere filosofico e il mondo delle imprese e della produzione, in modo da portare il valore aggiunto del pensiero critico nella valutazione delle criticità e delle opportunità di un’azienda».