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Tasse universitarie: agevolazioni, esenzioni e borse di studio


Il nuovo anno accademico è, oramai, alle porte e con l’inizio degli studi le famiglie saranno chiamate anche al pagamento delle tasse universitarie. Si tratta di una spesa importante per il bilancio familiare, soprattutto nel caso di studenti fuori sede le cui famiglie dovranno fronteggiare ulteriori costi come ad esempio il fitto di una casa. Esistono, però, numerose agevolazioni e esenzioni previste per favorire il diritto allo studio riducendo, e in alcuni casi addirittura “azzerando”, il costo da sostenere. Si tratta degli esoneri dal pagamento delle tasse in relazione all’Isee, delle borse di studio o, seppur indirettamente con la dichiarazione dei redditi, delle detrazioni fiscali per le spese di istruzione. Vediamo meglio di cosa si tratta e come muoversi.

Esenzione (totale o parziale) dalle tasse e borse di studio

Il ministero dell’Università e della ricerca ha definito tutti i requisiti per ottenere l’esonero totale o parziale (la differenza la fa l’Isee) dal pagamento delle tasse per l’scrizione ai corsi di laurea delle università statali.

Per le famiglie con Isee non superiore ai 27.726,79 euro (soglia è stata alzata rispetto ai precedenti 26.306,25 euro) l’esonero dalle tasse universitarie è totale mentre, superati i 27mila euro scattano le agevolazioni che possono andare dal 10% per gli Isee più alti (la soglia massima può essere indicata dai singoli atenei) al 25%, 50 e 80%.

La seconda opzione per cui è possibile avere delle riduzioni o l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie sono le borse di studio erogatedagli enti per il diritto allo studio delle varie regioni. Di norma, secondo quanto previsto sempre dal ministero, per ottenere queste borse il massimale Isee per l’anno accademico 2024/2025 sono sempre 27.726,79 euro.

A prescindere dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, invece, gli atenei prevedono l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per:

  • i portatori di handicap con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%.
  • per coloro che hanno preso 100 all’Esame di Stato.

Detrazioni fiscali

Oltre alle agevolazioni o agli esoneri diretti, è possibile diminuire la spesa per le tasse universitarie in modo “indiretto” attraverso la dichiarazione dei redditi. Difatti, come ricordato in un precedente articolo de , le spese di istruzione universitaria sono detraibili al 19% e possono essere indicate nel modello di dichiarazione 730 nel quadro E, con il codice 13 al rigo E8-E10.

Invece, per quanto riguarda l’affitto, i fuori sede posso avere una detrazione fiscale del 19% (la dichiarazione può essere presentata dai genitori o dal diretto interessato in caso di reddito) sia in caso di iscrizione ad università pubbliche che private; logicamente gli studenti devono risultare intestatari di un contratto di affitto regolarmente registrato.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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