La Consob, autorità di vigilanza sui mercati finanziari, ha recentemente intrapreso un’azione decisa contro le pubblicità di servizi finanziari abusivi diffuse sul web. L’intervento, che rappresenta il primo caso di applicazione delle nuove competenze conferite dalla legge Capitali, ha portato al blocco di campagne pubblicitarie che sfruttavano impropriamente l’immagine di figure istituzionali di rilievo e di un noto marchio italiano.
Campagne ingannevoli con riferimenti istituzionali
Le pubblicità incriminate promuovevano iniziative di intermediari finanziari non autorizzati, utilizzando in maniera impropria il nome di esponenti come la presidente del Consiglio, , e il presidente della Repubblica, . Inoltre, veniva sfruttata l’immagine del marchio Eni, ingannando gli utenti sulla legittimità dei servizi offerti.
Attraverso questa operazione, la Consob ha ordinato l’oscuramento di due siti web implicati in tali pratiche, segnando un importante passo avanti nella lotta contro le truffe finanziarie online.
Oscurati altri quattro siti abusivi
L’azione non si è limitata alle pubblicità: grazie ai poteri già attribuiti dal decreto Crescita del 2019, la Consob ha disposto l’oscuramento di ulteriori quattro siti di intermediazione finanziaria non autorizzata. Ecco l’elenco completo dei siti oscurati:
Con questi interventi, il numero totale di siti oscurati dalla Consob dal 2019 sale a 1194.
La tutela dei risparmiatori
La Consob, ricorda un comunicato, richiama l’attenzione sull’importanza di adottare comportamenti prudenti nelle scelte di investimento. Tra le raccomandazioni principali:
Verificare che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato.
Controllare che per le offerte di prodotti finanziari sia stato pubblicato il prospetto informativo.
La sezione “Occhio alle truffe!”, disponibile sulla homepage del sito ufficiale Consob (), offre risorse utili per riconoscere e difendersi da iniziative finanziarie abusive.
Tempistiche tecniche per l’oscuramento
La Consob segnala, infine, che le operazioni di oscuramento da parte dei fornitori di connettività
Internet sul territorio italiano potrebbero richiedere alcuni giorni. Tuttavia, il messaggio è chiaro: il contrasto agli abusivismi finanziari è una priorità per tutelare i risparmiatori e garantire la sicurezza del mercato.