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Quanto si spenderà a Natale? Pesce, frutta e dolci più costosi: occhio alla stangata a tavola


Il Natale è alle porte: mancano pochissimi giorni alla festività più attesa dell’anno, che infonde un’atmosfera magica nel cuore dei bambini e dei grandi. Ma anche quest’anno bisogna fare i conti con una serie di rincari che rischia di avere effetti importanti sui portafogli degli italiani. In queste ore le famiglie stanno limando gli ultimi dettagli per i menù, con un occhio particolare al risparmio anche per evitare gli sprechi. Diversi alimenti hanno subìto un notevole aumento dei prezzi: ecco a cosa bisogna prestare attenzione in vista dei pranzi e delle cene della Vigilia, del 25 dicembre, di Santo Stefano e di Capodanno.

L’indagine effettuata dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori parla chiaro: la maggior parte degli italiani trascorrerà la cena del 24 dicembre nella propria abitazione o in quella di parenti e amici; poco più del 32% prenoterà fuori casa o il pranzo di Natale o il cenone del 31 dicembre, aspettando dunque l’anno nuovo al ristorante o in un locale adibito all’organizzazione di eventi. Ma intanto cresce la tendenza di ordinare direttamente a casa piatti già pronti grazie a servizi di catering e ristorazione.

L’ONF ha monitorato i costi che le famiglie sosterranno per organizzare le cene della Vigilia di Natale e di Capodanno e hanno preso in considerazione due opzioni: la spesa media per il menù classico sarà di 44,35 euro a persona, in crescita del 6% rispetto al 2023; invece la cifra per il menù low cost (più economico) si attesterà a quota 25,81 euro a persona (circa il 42% in meno rispetto a quello standard, ma comunque in aumento del 7% rispetto allo scorso anno).

Quanto al cenone di Capodanno, il menù classico costerà 56,70 euro a persona (+9% rispetto al 2023). Volendo puntare sull’opzione più economica, si andrà incontro a una spesa di 32,06 euro a testa (inferiore del 43% rispetto al menù standard, ma in crescita del 4% rispetto a un anno fa).

I rincari più importanti riguardano il pesce, la frutta e i dolci. E – visti i costi elevati dei prodotti ittici – sempre più italiani decidono di acquistare prodotti surgelati (il cui costo è comunque in crescita). Ovviamente l’aumento dei prezzi inciderà anche sulla composizione del menù, che in molti potrebbero rivedere alla luce del budget ridotto.

Cosa fare per risparmiare sui costi? Il consiglio è sempre quello di attendere il momento giusto e di approfittare delle numerose occasioni e promozioni che in questi giorni gli esercizi commerciali stanno proponendo. Senza dimenticare che, rivolgendosi ai punti di vendita diretta, si possono acquistare prodotti di qualità a un prezzo più accessibile.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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