Nella manovra appena approvata spiccano 89 interventi da meno di 5 milioni di euro ciascuno, una pioggia di micromisure che, se prese singolarmente, sembrano gocce nel mare, ma insieme costituiscono il 38,5% degli emendamenti approvati. Insomma, una vera passione artigianale per il dettaglio, condivisa da maggioranza e opposizione.
Dai defibrillatori nei luoghi di lavoro al sostegno al gelato artigianale, passando per il bonus psicologo e le accise sulla birra artigianale, queste misure coprono un ventaglio di esigenze che va dalla salute alla cultura (e al palato), fino ad arrivare a interventi locali curiosi o fortemente simbolici. Ma vediamole più nel dettaglio.
Sanità e Istruzione: piccoli passi, grandi questioni
Partiamo dalla salute, che si conferma priorità. Dal 2026 saranno disponibili 500mila euro l’anno per lo screening oncologico e cardiovascolare e per i defibrillatori nei luoghi di lavoro. C’è poi un fondo di 1 milione di euro annuo dal 2025 al 2027 per combattere l’obesità, definita una vera emergenza dal deputato Roberto Pella di Forza Italia: “Stiamo creando le basi per politiche di prevenzione più efficaci”. La prevenzione del tumore al polmone guadagna infine 1,2 milioni fino al 2027, grazie al rifinanziamento della Rete Italiana di screening polmonare.
Misure senza dubbio utili, ma viene da chiedersi se non sarebbe meglio ricomprendere una ventina di milioni di euro in più nel Fondo Sanitario Nazionale, potenziando i Lea per dare più solidità alle politiche di prevenzione.
Anche per le scuole arriva qualche novità: 500mila euro saranno destinati già dal prossimo anno a corsi sull’educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie. C’è spazio anche per l’eccellenza: 2 milioni di euro vanno ai collegi di merito che offrono percorsi di alta qualità per studenti talentuosi. “Un investimento sul futuro”, lo definisce Alessandro Cattaneo (FI), con una nota d’orgoglio per la sua Pavia, capitale italiana dei collegi di merito.
Cultura, birra e gelato: le curiosità
Tra le misure più particolari spiccano i 100mila euro per la promozione del gelato artigianale e la riduzione delle accise per i piccoli birrifici artigianali. Due decisioni che, oltre a far sorridere, raccontano di un’Italia che sa guardare con simpatia anche ai piaceri della vita. Più istituzionali, ma altrettanto settoriali, i fondi per gli oratori delle parrocchie italiane: 3 milioni nel 2025, 3,5 nel 2026 e 4 nel 2027 per le attività educative e ricreative. Si aggiungono altri 500mila euro l’anno per tre anni per sostenere la funzione sociale degli oratori stessi.
Interventi locali: tra simboli e necessità
Un milione di euro è destinato alla Città metropolitana di Roma per promuovere il lavoro agile e snellire il traffico, soprattutto in vista del Giubileo. Sempre per il Giubileo, altri 2,5 milioni andranno all’installazione di telecamere nei pressi della stazione Termini, anche se il grosso dei fondi arriverà nel 2026, quando l’evento sarà ormai finito.
Un puzzle da (ri)assemblare
La politica del dettaglio – o del locale portato su scala nazionale (scegliete voi la definizione) – è ancora viva e vegeta. Alzi la mano il parlamentare che non vuole piantare la propria bandierina personale per dimostrare di saper interloquire con il territorio o con la sua constituency. E meno male che il ministro Giorgetti ha limitato i fondi per gli emendamenti a 120 milioni, per altro utilizzati per poco più di un terzo, altrimenti il clima in commissione Bilancio sarebbe stato ancor più surriscaldato. Questi dibattiti sono il sale della democrazia, soprattutto considerato che il costo delle misure è contenuto. Il problema, infatti, è filosofico.
Problemi globali come il cambiamento climatico, ammesso che debbano essere messi in agenda, non si possono affrontare destinando 1,5 milioni all’anno per la disponibilità idrica in Valle d’Aosta. Ma, d’altra parte, in una manovra da 30 miliardi ci vuole anche il fascino delle piccole cose come una birra artigianale meno tassata e un gelato fatto come si deve.