Il governo italiano ha scelto di imprimere una svolta decisiva nel percorso verso il nucleare di nuova generazione. Durante l’Assemblea dell’Associazione Italiana Nucleare, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato la costituzione, entro la fine del 2024, di una società a controllo pubblico dedicata allo studio e alla realizzazione di impianti nucleari di terza e quarta generazione. Il progetto sarà avviato attraverso un collegato alla legge di bilancio predisposto dal Ministero dell’Ambiente.
La Newco, secondo recenti indiscrezioni, dovrebbe essere strutturata come una partnership pubblico-privata, con un 51% di capitale detenuto da Enel, un 39% da Ansaldo Nucleare e il restante 10% da Leonardo. È prevista anche la partecipazione di un partner industriale straniero, che porterà know-how e tecnologie avanzate per rendere competitiva l’Italia in un settore di cruciale importanza strategica.
Un quadro normativo per il rilancio del nucleare
“Nella Legge di Stabilità è previsto un collegato del Ministero dell’Ambiente che definisce il contesto legislativo e finanziario su cui si potrà sviluppare in Italia un’industria degli impianti nucleari di terza generazione avanzata e poi di quarta generazione, con la prospettiva da tutti condivisa della fusione nucleare”, ha spiegato Urso. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire una maggiore sicurezza energetica e approvvigionamenti più stabili; dall’altro, promuovere un’energia pulita e competitiva rispetto ai principali Paesi europei.
Secondo il ministro, il futuro del nucleare italiano si basa su “impianti piccoli, compatibili, trasportabili” che possono adattarsi a diversi contesti territoriali e rispondere in maniera flessibile alle esigenze energetiche. Si tratta di una visione che punta sulla sicurezza e sull’efficienza, evitando le criticità che hanno caratterizzato gli impianti di generazioni precedenti.
Gli attori principali e il ruolo dell’industria nazionale
La partecipazione delle principali aziende italiane rappresenta un punto di forza del progetto. Enel, leader nel settore dell’energia, sarà il capofila della Newco, garantendo il know-how accumulato nella gestione di grandi infrastrutture energetiche. Ansaldo Nucleare, con la sua esperienza nella progettazione e nella costruzione di reattori, apporterà le competenze tecniche necessarie. Leonardo, invece, contribuirà con le sue tecnologie avanzate nel campo dell’innovazione e della sicurezza.
Non meno rilevante sarà la presenza del partner internazionale, che potrebbe giocare un ruolo chiave per l’accesso a tecnologie d’avanguardia, soprattutto in vista della transizione verso la quarta generazione di reattori e, in prospettiva futura, della fusione nucleare.
Un ulteriore tassello fondamentale per lo sviluppo del nucleare in Italia è rappresentato dalle attività di ricerca. come i reattori a metallo liquido, che rappresentano un elemento chiave per la transizione verso la quarta generazione nucleare.
Costi e prospettive temporali
Secondo le stime, la realizzazione dei primi impianti nucleari di terza generazione potrebbe richiedere un investimento iniziale di almeno 4-5 miliardi di euro, mentre il passaggio alla quarta generazione e alla fusione nucleare richiederà un impegno ancora maggiore. I tempi previsti per la messa in opera dei nuovi impianti oscillano tra i 7 e i 10 anni, ma la preparazione normativa e l’avvio della società pubblica potrebbero accelerare significativamente i processi autorizzativi e progettuali.
Un futuro energetico più sostenibile e competitivo
Il ritorno al nucleare è un passo strategico per l’Italia, che punta così a ridurre la dipendenza energetica dall’estero e a stabilizzare i costi dell’energia, in linea con gli standard europei. “Stiamo preparando il contesto affinché già alla fine di quest’anno l’Italia si possa avviare in modo consapevole e responsabile sulla via del nucleare di nuova generazione”, ha dichiarato Urso.
La sfida, però, non si limita agli aspetti tecnici: sarà fondamentale conquistare il consenso dell’opinione pubblica, spesso divisa sul tema del nucleare, e affrontare eventuali resistenze ambientali. Tuttavia, il progetto rappresenta una grande opportunità per rilanciare il settore industriale nazionale, creando posti di lavoro altamente qualificati e posizionando l’Italia tra i Paesi leader nell’energia del futuro.
In questo scenario, la Newco si configura non solo come il simbolo
del rilancio dell’energia nucleare italiana, ma anche come un modello di innovazione e collaborazione tra pubblico e privato per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico e della transizione energetica.