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Mutui, il calcolo dei risparmi mensili, annui e su 20 anni


Dal 4 al 3% nel giro di sei mesi. La Bce tiene fede alle attese della vigilia e taglia i tassi per la quarta volta quest’anno e lascia aperta la porta a nuovi tagli nel corso del 2025. Tassi più bassi che si traducono in risparmi per chi ha contratto mutui o prestiti. Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,9 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, oltre 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.

Nuovi mutui, rate decisamente più basse rispetto a un anno fa

L’impatto di queste azioni di allentamento monetario sui tassi applicati dalle banche sui mutui è già stato assai rilevante nei mesi scorsi. “I tassi sui mutui a tasso fisso sono già diminuiti a una media del 3,27% a ottobre, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora sotto quota 3%, attorno a 2,8-2,9%”, rimarca uno studio condotto dalla Fabi. La riduzione è stata meno accentuata sui mutui a tasso variabile con la media vicina al 4%.
Simulando il caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro al tasso fisso di 2,9%, la rata mensile è di 946 euro rispetto ai 1.212 euro del 2023, con quindi un risparmio di 266 euro al mese e 3.190 euro l’anno. Su tutta la durata del mutuo si arriva a un risparmio complessivo di quasi 80.000 euro (-21,9%).

La parabola dei costi dei mutui negli ultimi tre anni

I mutuatari nel biennio 2022-2023 hanno pagato non poco l’aumento repentino dei tassi di interesse. Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021 / inizio 2022, non sono cambiate e rimarranno tali fino al termine del piano di rimborso. Di contro, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute fino al 78% in più: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 890 euro ovvero 390 euro in più; è molto probabile che, alla luce della decisione del 6 giugno, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano iniziare una progressiva discesa, anche se è difficile, al momento, indicare una traiettoria precisa.
Stando invece a un’analisi condotta da Facile.it, da inizio 2024 ad oggi la rata di un mutuo standard è scesa di 66 euro, passando da 748 euro a 682 euro, ancora molto lontana dai valori di inizio 2022, quando era pari ad appena 456 euro. Con il nuovo taglio dello 0,25% la rata di un mutuo variabile standard potrebbe scendere di circa 18 euro nei prossimi mesi, passando da 682 euro a 664 euro (simulazioni realizzate su un mutuo da 126mila euro in 25 anni, Tan iniziale 0,67% (Euribor3m+1,25%) sottoscritto a gennaio 2022).

Credito al consumo: finanziamenti meno salati per auto e lavatrice

Allargando lo sguardo al credito al consumo, la Fabi rimarca che i tassi sono scesi a una media dell’8,32%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all’8%: vuol dire che un’automobile da 25.

000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.705 euro in meno (-23,9%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 167 euro (-15,1%).


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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