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Ivass manda in soffitta il sistema bonus-malus


Nuovi rincari dei prezzi della Rc Auto. L’ultima rilevazione dell’Ivass mette nero su bianco un balzo del 7,2% dei prezzi effettivi a ottobre rispetto a 12 mesi prima. Il prezzo medio dell’assicurazione auto obbligatoria, arrivato a 416 euro, risulta in ascesa pressochè costante negli ultimi tre anni. L’Ivass mette sotto accusa il sistema Bonus/Malus che negli anni risulta aver perso di efficacia e necessita di essere riformato. Con il passare degli anni si è arrivati ad avere il 90% circa degli automobilisti in Classe 1; questo ha di fatto inceppato il meccanismo che legava la classe al rischio e quindi al costo della polizza. L’istituto di vigilanza presieduto da Luigi Federico Signorini (in foto) ritiene che sarebbe opportuno introdurre un attestato di rischio ampliato e contratti che prevedano, in caso di mancati incidenti, la possibilità per l’assicurato di vedersi riconosciuti parte degli utili guadagnati dalla compagnia grazie al suo comportamento virtuoso.

Dai dati dell’Ania emerge che, da inizio 2022 a tutto settembre 2024, il premio medio Rc Auto è cresciuto dell’11%, di meno rispetto al +15,3% dell’inflazione, con il costo dei pezzi di ricambio salito del +14% e i danni alla persona sono stati rivalutati di oltre il 16%. La proposta dell’Ivass di riformare il sistema Bonus/Malus non trova d’accordo Assoutenti che la ritiene una mossa «tardiva e di dubbia efficacia, se non accompagnata da una reale volontà di riformare un mercato ormai dominato da oligopoli e vessazioni nei confronti degli assicurati». Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, ritiene invece che il problema delle polizze Rc auto vada risolto puntando sulla mobilità degli assicurati «attraverso anche rimedi drastici come la portabilità delle polizze, al pari di quello che avviene nella telefonia».

L’ulteriore rincaro dell’Rc Auto tocca tutte le principali

provincie italiane con un picco a Roma (+11,5% in un anno); a Milano il rincaro è stato dell’8%, così come a Torino; a Napoli dell’8,4% con il capoluogo campano che è quello che presenta i costi medi più alti (602 euro).


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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