Inaugurato ieri dal Gruppo Iren il primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi e materie prime critiche a basso impatto ambientale a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo.
Lo rende noto il Gruppo Iren in un comunicato, precisando che il sito ha una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche l’anno. Il nuovo sito, che si estende su una superficie di circa 2.400 metri quadrati, rappresenta un unicum a livello nazionale, in un Paese in cui solo il 30% dei rifiuti elettronici viene recuperato correttamente. La capacità della struttura permetterà un recupero medio minimo settimanale di circa 1 chilogrammo di oro, 2 chilogrammi di argento, 0,5 chilogrammi di palladio, 500 chilogrammi di rame metallico puro e tra i 600 e 700 chilogrammi di rame in polvere, arrivando quindi a quasi 200 chilogrammi di metalli preziosi e 57 tonnellate di rame l’anno.
Tutto questo producendo una quantità di CO2 tre volte inferiore rispetto ai tradizionali processi di estrazione mineraria e di incenerimento.
«Con questo impianto di recupero di metalli preziosi, il gruppo Iren introduce in Italia un nuovo paradigma di sostenibilità che siamo convinti possa aiutare il nostro Paese a ritagliarsi un ruolo di indipendenza e competitività nel panorama internazionale», ha dichiarato Luca Dal Fabbro, presidente di Iren.
«Questo traguardo, raggiunto grazie alla vicinanza e supporto degli enti nazionali e locali, – ha rimarcato il top manager – risponde agli obiettivi delineati dalla strategia industriale, che individua i suoi pilastri negli investimenti sostenibili e nella creazione di valore per il territorio».