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I big delle telco alla Ue: “Via alla deregulation”

L’ad di Tim, Pietro Labriola.

I big delle telco europee bussano alla porta della nuova Commissione Ue per chiedere meno regole e una spinta al consolidamento del settore. Ieri, a Bruxelles, infatti i leader dell’industria si sono confrontati con Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione con delega alla sovranità tecnologica. A valle dell’incontro, è stata divulgata una nota dal titolo «Un nuovo regolamento sulla connettività per rafforzare la competitività dell’Europa» per sintetizzare i temi emersi durante il faccia a faccia che vanno dalla deregolamentazione a un nuovo approccio alla politica della competitività visto che l’Europa ha necessità di «consolidamento» oltre a un unico mercato delle telecomunicazioni a livello europeo orientato alla crescita e all’innovazione, superando le barriere nazionali. Da non dimenticare una robusta strategia per l’ecosistema della connettività europea, con strumenti di politica industriale «anche mettendo a disposizione finanziamenti pubblici». La dichiarazione è stata firmata dal ceo di Tim, Pietro Labriola (nella foto), ma anche dal numero uno di BT Group, Allison Kirkby; Timotheus Hoettges, ceo di Deutsche Telekom, Luigi Ferraris, ceo di FiberCop; Christel Heydemann, ceo di Orange Group; Christoph Aeschlimann, ceo di Swisscom e José María Alvarez Pallete, presidente e ceo di Telefónica.

«Non esiste transizione verde senza diffusione della connettività e della digitalizzazione», scrivono i ceo. «Dovremmo agire rapidamente mossi da un senso di urgenza». Nella mattinata, in un evento organizzato dal Financial Times, il numero uno di Tim Labriola ha parlato degli stessi temi: «Servono regole che ci permettano di competere ad armi pari nel digitale e di fare profitti», altrimenti addio investimenti.

Labriola, infine, ha portato l’esempio del Regno Unito: «hanno inserito una correlazione fra i prezzi che i clienti pagano e l’inflazione, hanno iniziato a regolare i rapporti con gli Over-the-top e stanno permettendo un consolidamento di mercato con la fusione fra due grandi gruppi in cambio di investimenti».


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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