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Efficienza alla Musk


Conoscere il significato esatto delle parole è un esercizio importante. Perché contribuisce a mantenere la giusta distanza dall’insidia dell’interpretazione. Ho consultato il vocabolario della Treccani per leggere la descrizione del termine efficienza riferito all’economia. Eccola: «L’efficienza è la situazione di massima capacità produttiva, e cioè di costi minori possibili, in un complesso industriale, in un’attività commerciale, eccetera». Ho agito così perché ha nominato Elon Musk segretario per l’efficienza governativa. Efficienza, appunto. Il suo compito sarà tagliare gli sprechi, le spese inutili delle agenzie federali (ristrutturandole) rendendo così più produttivo il motore della macchina pubblica.

Il neo presidente degli Stati Uniti ha coinvolto nel governo un imprenditore originale e discutibile ma certamente di grande successo. E lo ha messo nel posto giusto, ad occuparsi di questioni fondamentali, pane quotidiano per chi è alla testa di imprese, in modo particolare nei campi delle tecnologie avanzate. Un consulente strategico per portare nella grande impresa Usa precisi criteri imprenditoriali. Non è semplice smantellare la burocrazia di un governo, tagliare le normative eccessive, ridurre drasticamente le spese. Musk avrà due anni per raggiungere gli obiettivi.

La mossa di Trump ha del coraggioso: un non politico, nel senso tradizionale del termine, chiamato a rivoluzionare la spesa pubblica americana. Un messaggio in controtendenza. Che, anche dalle nostre parti, dovrebbe far riflettere.

Infatti, nella storia dei decisori pubblici del Belpaese, non è mai stata troppo frequente la virtuosa decisione di collocare il professionista giusto al posto giusto. Chissà se questa scoppiettante novità, avrà avuto il merito di favorire, perlomeno nelle anime della nostra politica riformista e liberale, una seria riflessione. Preludio all’azione.

Info@pompeolocatelli.it


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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