Per le famiglie in condizioni economiche di difficoltà è previsto sulle bollette elettriche, tra cui quelle del gas, un bonus a copertura delle spese da sostenere.
Nei condomini in cui è presente un impianto centralizzato le spese vengono ripartite (come scritto in un precedente articolo de ) per millesimi; ma anche in questo caso l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) ha previsto un aiuto economico specifico per gli impianti condominiali che, però, riguarderà solo coloro i quali siano in possesso di determinati requisiti reddituali.
Vediamo di cosa si tratta e come richiederlo.
Di cosa si tratta
Si tratta di un contributo economico statale, gestito dall’Arera, rivolto alle famiglie e persone in difficoltà economiche per abbattere i costi della bolletta condominiale del gas e del riscaldamento domestico.
Sono previsti, dunque, dei criteri di accesso che sono legati all’Isee; possono accedere al bonus, difatti, coloro i quali abbiano un Indicatore della Situazione Economica non superiore a 9.530 euro o, nel caso di famiglie con 4 o più figli a carico, un reddito non superiore a 20mila euro.
Gli altri requisiti necessari sono che, logicamente, la fornitura condominiale di gas risulti attiva e che riscaldamento sia destinato a locali ad uso residenziale, cioè abitativo.
A quanto ammonta
Come ricorda l’Arera, Il valore del bonus sociale gas dipende:
- dal numero di componenti del nucleo familiare indicati nella DSU;
- dall’uso che si fa del gas (acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, uso riscaldamento, oppure entrambi i tipi di utilizzo);
- dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura.
Lo sconto in bolletta dipende, dunque, anche dalla cosiddetta zona climatica, cioè le aree territoriali determinate sulla base dei gradi/giorno calcolati per singolo territorio.
Come richiederlo
Poiché il bonus viene riconosciuto per 12 mesi, per i nuclei che nel 2024 hanno ancora in corso di erogazione il bonus riconosciuto in base all’attestazione ISEE del 2023 (compresa tra 9.530 e 15mila euro), troveranno in bolletta un valore pari all’80% rispetto a quelli indicati nelle tabelle precedenti.
Qualora invece non si sia mai richiesto il bonus, la prima cosa da fare è richiedere e presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere un’attestazione ISEE sottosoglia.
I criteri di ammissibilità vengono verificati dal SII (Sistema Informativo Integrato – la banca dati che contiene le informazioni
relative alle forniture elettriche e gas e i dati dei clienti a cui è intestato il contratto di fornitura, quali il codice fiscale) o dal Gestore idrico; solo a seguito di questa verifica il bonus viene riconosciuto per 12 mesi.