Slitta l’assemblea di Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, che avrebbe dovuto riunirsi oggi per rinnovare i suoi vertici. Una decisione attribuita da fonti di stampa al disaccordo di alcuni soci in merito alla nomina dei vertici, circostanza smentita da Ania che in serata ha precisato con una nota: «L’Assemblea dell’Ania che inizialmente era stata convocata per domani (oggi, ndr), 10 dicembre, è stata rinviata da alcuni giorni al 19 di dicembre, solo per motivi organizzativi».
Nella giornata di ieri, infatti, erano circolate alcune indiscrezioni che hanno provato a ricostruire le motivazioni che hanno portato al rinvio. In particolare l’agenzia Radiocor, secondo la quale alla base dello slittamento dell’assise ci sarebbero state posizioni divergenti tra i soci circa le modalità di designazione del manager di Generali, Giovanni Liverani, che sarebbe dovuto diventare il nuovo presidente al posto di Maria Bianca Farina, manager del gruppo Poste che invece dovrebbe diventare presidente emerito dell’associazione. Sempre secondo Radiocor, tra le fila degli scontenti ci sarebbero due compagnie tra le più influenti, che esprimono due dei vice presidenti: vale a dire Allianz con Giacomo Campora (amministratore delegato di Allianz spa) e Intesa Sanpaolo con Virginia Borla, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo Assicurazioni e responsabile della Divisione Insurance della banca guidata da Carlo Messina. In particolare, le due big avrebbero fatto sapere che si sarebbero astenute in assemblea sulla nomina di Liverani. Una ricostruzione di stampa che non ha incontrato alcuna smentita da Allianz e Intesa Sanpaolo.
Nella platea degli associati, in molti hanno apprezzato la presidenza di Farina nel corso dei suoi mandati al vertice dell’ente. Per questo, alcuni avrebbero voluto rimanesse per un altro anno con conseguente modifica statutaria. Un’altra delle questioni sul tavolo – avanzata da alcuni associati – sarebbe l’introduzione di una figura manageriale «più incisiva» che si vorrebbe introdurre nell’associazione di via di San Nicola da Tolentino per affiancare, se non sostituire, come è avvenuto in Abi, l’attuale top manager, il direttore generale Dario Focarelli.
Ora si profilano circa dieci giorni in cui probabilmente gli associati si parleranno tra di loro, per poi arrivare a un’intesa il
più possibile unitaria in vista del voto per il rinnovo dei vertici. Tutto si vorrebbe, infatti, tranne che Ania finisca sotto una cattiva luce, a maggior ragione dopo che l’associazione è già priva di una big come Unipol.