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”Mio figlio era scioccato, mani davanti alla faccia, piangeva”: Fabio Volo rivela come ha involontariamente sconvolto i suoi bambini

  • Il 51enne racconta un curioso episodio riguardante Sebastian e Gabriel, rispettivamente 9 e 8 anni
  • Fa il ‘cattivo’ nel cortometraggio Unfitting: “Quando l’ho detto a casa…”

Fabio Volo, al cinema quasi sempre il ‘buono’ nelle pellicole che gira, nel cortometraggio Unfitting, scritto e diretto dall’attrice Giovanna Mezzogiorno, da un’idea della direttrice di Grazia Silvia Grilli, è un produttore cinico e sgarbato. Al settimanale il 51enne rivela come ha involontariamente sconvolto i suoi bambini, Sebastian e Gabriel, rispettivamente 9 e 8 anni, nati dalla relazione con Jóhanna Hauksdóttir. Mio figlio era scioccato, mani davanti alla faccia, piangeva, svela.

Quando ho detto a casa che avrei fatto il cattivo, mio figlio si è messo a piangere. ‘No, papà, dopo la gente pensa che lo sei davvero’. Mi ha fatto molta tenerezza. E’ che i miei figli non sono abituati, difficilmente alzo la voce e tantomeno con loro”, racconta l’attore, regista, scrittore e conduttore. 

Poi, sempre riguardo ai pargoli, aggiunge: “Prima del film ‘Genitori e influencer’ non mi avevano mai visto recitare. Tengo ben separato il personaggio Fabio Volo dal mio privato. Qualche mese fa, però, a casa di un mio amico, i miei bambini hanno visto quel film, e davanti alla scena in cui io gridavo, mio figlio era scioccato, si è messo le mani davanti alla faccia e piangeva. ‘Ma chi è’, ‘Perché papà?’. Non mi aveva mai visto gridare e non capiva”.

Volo ha scoperto la cattiveria negli anni della formazione e ha capito come reagire e affrontarla: Mio padre e mia madre avevano dei problemi economici e lì ho visto la cattiveria delle persone, la prepotenza e l’arroganza di chi voleva esercitare un potere su di noi. Direttori di banca e avvocati hanno avuto la possibilità di approfittare di loro o di aiutarli. Hanno scelto di approfittare. Io lì ho conosciuto la cattiveria gratuita, la mancanza totale di empatia”.

“Per me è stata una grande scuola di vita e una fortuna. Mi ha dato la forza per una sorta di rivalsa sociale, per portare il giusto dove c’era ingiustizia – sottolinea Fabio – Non ho migliorato la sorte del mondo, ma sicuramente quella della mia famiglia, dei miei genitori e di mia sorella. E poi in tutto ciò che faccio, dalla radio ai libri, cerco sempre di raccontare qualcosa a favore della vita. Gestisco il mio piccolo, non sono certo il Dalai Lama”. 


Fonte: https://www.gossip.it/feed/


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