La vicenda è venuta alla luce grazie alla denuncia di un preside, che – facendo accertamenti sulla docente – ha poi scoperto che la donna non si era mai laureata né diplomata, come invece aveva sostenuto nell’autodichiarazione.
A quel punto il caso è arrivato in Procura. Le indagini hanno quindi accertato che la 49enne non era in possesso di alcun titolo. La donna – originaria di Como – dovrà ora restituire 247mila euro di stipendi.
Finta insegnante scoperta a Como
Per 20 anni ha finto di avere le carte in regola per poter insegnare inglese e tedesco ai suoi ignari alunni. Grazie all’attenzione di un preside, però, le sue bugie sono state smascherate e una 49enne di Como è stata ora condannata a restituire 247mila euro di stipendi che non avrebbe mai dovuto percepire. La truffa è emersa grazie alla segnalazione di un dirigente scolastico, che ha scoperto – controllando i documenti della finta docente – che la donna non solo non si è mai laureata in Lingue e letterature straniere moderne alla Iulm di Milano, ma non ha mai neppure conseguito il diploma magistrale, come invece aveva dichiarato.
A quel punto, la segnalazione è arrivata in Procura. Le indagini hanno portato alla luce la triste verità: dietro quelle cattedre la 49enne non avrebbe mai potuto sedersi, mancandole i requisiti necessari per l’insegnamento. La Corte dei Conti ha fatto il resto e la 49enne è stata condannata a restituire tutti i salari indebitamente percepiti nel corso di questi 20 anni di insegnamento.
“La prestazione resa in assenza dei requisiti di abilitazione richiesti è una prestazione inutile, se non addirittura pregiudizievole ai fini dell’apprendimento degli studenti” si legge nella sentenza della Corte dei Conti. La donna ha insegnato per 20 anni in vari istituti lombardi, dalle elementari ai licei.