La buona notizia sul Pil
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Le buone notizie meritano sempre di essere evidenziate con il rilievo dovuto. In Italia succede raramente perché la storia è nota sono gli interessi di parte a dettare la linea della comunicazione. E così quando in questi giorni l’Istat certifica una crescita del prodotto interno lordo migliore del previsto, ecco che il dato viene riferito e commentato per lo più con una certa dose di sopportazione. Quasi fosse una cattiva notizia anziché buona. Cioè, un segnale concreto di crescita sostanzialmente inapprezzato dai troppi che perseguono la strada dell’interpretazione ideologica della realtà. Ma, malgrado loro, la realtà esiste. E allora ecco il dato fornito dall’Istat che ci permette di manifestare un realistico ottimismo: nel primo trimestre del 2025 crescita del Pil dello 0,3 per cento. Un buon avvio di anno, significativo anche nel confronto con le maggiori economie industriali europee, leggi Francia e Germania. Infatti, le indicazioni che provengono da quei Paesi sono sulla falsariga dell’Italia seppur con una piccola differenza in negativo. Se poi aggiungiamo l’altra ottima notizia diffusa nei giorni scorsi a proposito della conferma dei record dell’occupazione, i motivi per esprimere soddisfazione non mancano tenuto conto del quadro complessivo dell’economia globale, perlomeno complicato. LEGGI TUTTO