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    Ilva, Taranto si arrende all’acciaio green

    Disco verde dagli enti locali al piano per la decarbonizzazione dell’ex Ilva (con tre forni elettrici) e all’avvio concreto della gara. Grazie a un faticoso accordo, strappato ieri al Mimit dopo una lunga riunione con gli enti locali arrivata dopo mesi di trattative e stop and go, ora il ministro delle Imprese Adolfo Urso può vestire il nuovo bando per la vendita e il rilancio degli asset siderurgici di contenuti reali e soprattutto condivisi: passaggio fondamentale per dare certezze ai futuri investitori che difficilmente avrebbero guardato a un contesto produttivo già così complesso. Da un lato il sindaco di Taranto Piero Bitetti si è arreso a un piano efficace di rilancio per il quale da mesi faceva ostruzionismo e, dall’altro, il Mimit ha messo nero su bianco una serie di interventi di ambientalizzazione cari al primo cittadino.Nel dettaglio, l’accordo firmato da tutte le parti prevede l’obbligo vincolante della piena decarbonizzazione del sito di Taranto che impone, ai soggetti interessati, di impegnarsi allo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone; di realizzare fino a un massimo di tre forni elettrici per coprire l’intera capacità produttiva autorizzata (6 milioni di tonnellate) e al pieno rispetto delle prescrizioni contenute nella nuova Aia, in vista del rilascio – successivo all’assegnazione dell’asset – di una Aia più adatta al nuovo assetto pienamente decarbonizzato; di tutelare l’occupazione secondo principio inderogabile; di poter presentare offerte per l’intero complesso aziendale o rami d’azienda o l’intero compendio aziendale Nord o Sud.Le parti «condividono la necessità che l’acquirente presenti nel rispetto dei tempi che saranno indicati in fase di aggiudicazione, le dovute istanze autorizzative sul versante ambientale e sanitario, che tengano conto della progressiva e completa decarbonizzazione dello stabilimento attraverso la realizzazione di forni elettrici in sostituzione degli altoforni che saranno gradualmente dismessi in un tempo certo». Tempo che dovrà essere indicato da ogni offerente in sede di gara.Un nuovo vertice sarà convocato dopo il 15 Settembre termine ultimo per la presentazione di offerte vincolanti per esaminare le prime evidenze della procedura e valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto (DRI) utili per l’approvvigionamento dei forni elettrici, qualora sia possibile assicurare il necessario approvvigionamento energetico. In soldoni, la partita sul Dri (a Taranto, a Gioia Tauro e/o a Genova) resta aperta.«Oggi finalmente sappiamo che c’è la squadra Italia, ci giochiamo insieme la partita per l’industria del nostro Paese», ha detto Urso spiegando che si tratta di «una svolta che incoraggerà gli investitori per la riconversione green. Italia sarà il Paese che primo fornirà siderurgia verde in tutta Europa». LEGGI TUTTO

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    Ilva, Piemonte in campo. “Basta ritardi sul polo”

    Sul futuro degli impianti piemontesi di Acciaierie d’Italia, la Regione Piemonte, insieme ai sindaci dei territori coinvolti, ai rappresentanti sindacali e alle Rsu, ha inviato al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, impegnato oggi in un nuovo tavolo nazionale sul futuro dell’ex Ilva, un documento unitario che sintetizza le priorità e […] LEGGI TUTTO

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    Export in volo per schivare i dazi (+4,9%). L’inflazione a giugno è rimasta invariata

    Corsa agli acquisti anticipati tra Roma e Washington per evitare l’impatto dei nuovi dazi entrati in vigore il 7 agosto. A giugno, l’Istat registra un +10,3% annuo delle esportazioni italiane verso gli Usa, con importazioni in arrivo da oltreoceano in aumento del 45,7%. La spinta americana ha trainato l’export complessivo verso il mondo (+4,9% in valore, +0,8% in volume), grazie soprattutto agli articoli farmaceutici e chimico-medicinali (+77%), settore tra i più esposti alla guerra commerciale: Donald Trump ha minacciato tariffe fino al 250%, anche se un’intesa con Bruxelles dovrebbe fissarle al 15%. Nel primo semestre le esportazioni italiane negli Usa crescono del 7,8%, confermando il mercato statunitense come destinazione primaria del Made in Italy dopo la Germania. Il saldo commerciale di giugno sale a 5,4 miliardi, ma nel trimestre aprile-giugno gli scambi calano (export -2,6%, import -1,7%). Nel semestre il saldo si riduce da 29,1 a 22,8 miliardi. “È certamente un dato positivo l’incremento del 4,9% sul 2024, ed è in linea con le misure previste nel Piano d’azione per l’export, lanciato lo scorso marzo”, ha osservato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (in foto). “Abbiamo reagito per tempo all’introduzione di nuove tariffe degli Stati Uniti, ma a fronte della complessa congiuntura internazionale è necessario fare di più”, ha proseguito. Il presidente di Ice, Matteo Zoppas, ha visto nelle statistiche una “conferma del momento positivo del nostro export”. Per Zoppas sono “da segnalare i risultati del primo semestre 2025, che vede l’export del Made in Italy crescere di oltre il 2% rispetto al primo semestre del 2024 (con un +1,4% solo di extra Ue)”. LEGGI TUTTO

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    La lezione di Milei

    La dottrina economica liberista risolve i molti problemi che lo statalismo crea a piè sospinto. Oggi l’Argentina del presidente Milei lo dimostra al mondo intero. Quando questo pirotecnico politico ha preso in mano il timone di quel grande Paese sapeva bene di dover fare i conti con una situazione interna di gravissimo dissesto. La sua campagna elettorale sorretta da promesse impegnative e radicali veniva premiata da un popolo oggettivamente sfiancato.In Occidente le sue parole furono per lo più bollate con la solita spocchia. Invece, alla prova dei fatti, Milei ha avuto ragione. La sua ricetta liberista, per molti versi scioccante, sta rimettendo in sesto l’Argentina del peronismo assistenzialista, che ha mandato a gambe all’aria i conti pubblici con tutte le conseguenze immaginabili. La battaglia non semplice per ridurre l’inflazione sta avendo risultati apprezzabili e ciò è una buona notizia soprattutto per le fasce più esposte della popolazione: come noto, inflazione alta uguale incremento dei prezzi del carrello della spesa.Milei si è mosso con l’obiettivo di tagliare in modo assai significato la spesa pubblica. Lo sta facendo con risolutezza. D’altronde, non poteva certo permettersi interventi timidi la voragine vista la voragine ereditata. La pesantezza dello Stato andava aggredita assestando colpi decisi e così la politica dei tagli ha raggiunto un più che ragguardevole 30 per cento. Il che ha determinato un impatto piuttosto positivo sul Prodotto Interno Lordo (5 per cento). LEGGI TUTTO

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    Ilva, a Taranto restano 24 ore per dire sì al piano

    A 24 ore dal «giorno della responsabilità», come lo ha ribattezzato il ministro Adolfo Urso, resta il braccio di ferro tra governo e Comune di Taranto. Una distanza nata dopo che il sindaco di Taranto Piero Bitetti ha rispedito al mittente l’accordo interministeriale sull’ex Ilva, che presenta più opzioni di rilancio, dribblando il passaggio in consiglio comunale per cui aveva chiesto tempo nelle ultime settimane. Una farsa che ad ogni appuntamento cambia copione con il risultato di allungare i tempi e compromettere il futuro di Taranto. Questa volta, però, il Mimit non ci sta e tira dritto confermando la riunione di domani, 12 agosto.Fonti del Mimit precisano che il ministro è disponibile a incontrare i sindaci di Taranto e di Statte e il presidente della Provincia di Taranto, ove fosse richiesto, prima della riunione sull’Accordo di programma in agenda domani, eventualmente anche in presenza del presidente della Regione Puglia.L’incontro di domani – precisano le stesse fonti – è pertanto confermato, nel rispetto dei lavoratori e delle imprese che stanno attendendo le decisioni delle istituzioni.Al termine della riunione, si svolgeranno inoltre anche gli incontri già programmati con i sindacati e le associazioni di imprese, locali e nazionali, cui saranno fornite tutte le informazioni necessarie sul piano di piena decarbonizzazione e sul programma di ripresa produttiva degli impianti.«La riunione del 12 agosto sarà quindi l’occasione per consentire alle autorità locali di esprimere con compiutezza e nella sede istituzionale preposta, di fronte alle altre autorità nazionali competenti, le proprie posizioni in merito al Piano formulato già nella riunione del 15 luglio scorso e alla localizzazione degli impianti di DRI necessari alla piena decarbonizzazione dello stabilimento ex Ilva di Taranto e, ove vi fossero, eventuali piani alternativi predisposti dalle stesse autorità locali», spiega la nota del Mimit.Urso torna quindi a incalzare Bitetti e la sua soluzione alternativa dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto che «manifestasse l’intendimento della città in merito alle proposte formulate da mesi con chiarezza e trasparenza». LEGGI TUTTO

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    Consob dà la stretta sul Crowdfunding

    La Consob accende i fari sull’attività del crowdfunding. L’Autorità presieduta da Paolo Savona (in foto) a fine luglio ha adottato con una delibera “obblighi di comunicazione di dati e notizie e la trasmissione di atti e documenti da parte dei fornitori di servizi di crowdfunding”. Un atto, secondo osservatori di mercato, non routinario ma il segnale di un cambio di passo della Commissione dopo le molte autorizzazioni concesse a operatori del settore nel 2024. Nella richiesta di dati c’è anche una tabella dove indicare i reclami ricevuti dagli investitori, distinti tra investment crowdfunding e lending crowdfunding.Secondo un rapporto del Politecnico di Milano, il mercato italiano del crowdinvesting sta attraversando un periodo di difficoltà, con una contrazione della raccolta totale negli ultimi 12 mesi, da luglio 2024 a giugno 2025: la raccolta totale è stata pari a 260,65 milioni, segnando un calo del 14% su base annua. LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo Stretto, il Consiglio Nazionale dei Geologi: “Infrastruttura di grande rilevanza per il Paese. Pronti a offrire il nostro contributo tecnico-scientifico”

    Con l’approvazione del progetto definitivo, da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), l’iter per la realizzazione del Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria ha compiuto un rilevante passo avanti. Il Ponte sullo Stretto di Messina è innegabilmente una infrastruttura di grande rilevanza per il Paese. Un’opera unica, sia per le sue caratteristiche ingegneristiche che per il peculiare contesto geologico in cui si inserisce. Si tratta, infatti, del ponte a campata unica più lungo al Mondo, da realizzare in un territorio geologicamente complesso, che rappresenta, tra l’altro, l’opportunità di mettere a frutto i risultati di decenni di ricerca scientifica e le specifiche competenze che l’Italia possiede nel settore. Al riguardo si ricorda che le professioni tecniche svolgono sempre di più un ruolo fondamentale per il necessario ed urgente ammodernamento del sistema infrastrutturale del nostro Paese, nell’ambito del quale la realizzazione del Collegamento Stabile tra la Sicilia e la Calabria può e deve assumere un ruolo strategico di completamento. Il Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) aveva esaminato approfonditamente il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, evidenziando alcuni aspetti di carattere meramente tecnico in due convegni tenutisi a Reggio Calabria e a Messina, alla presenza dei Ministri Salvini e Musumeci, e, in particolare, la necessità dell’aggiornamento degli studi geo-sismo-tettonici integrando i dati più recenti, l’esigenza di approfondimenti riguardanti la microzonazione sismica, con specifica attenzione alle faglie attive e capaci presenti nell’area dello Stretto, e l’indispensabilità della ricostruzione più approfondita dei modelli geologici e idrogeologici delle aree dove verranno costruite le torri di sostegno e gli altri manufatti a terra.L’approvazione del medesimo progetto è, oggi, accompagnata, correttamente, dalla previsione di ulteriori e specifiche indagini nelle fasi di progettazione esecutiva. La Commissione tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), inoltre, pur nel contesto di un parere favorevole, ha richiesto approfondimenti specifici che dovranno essere sviluppati nella fase di progettazione esecutiva.Pertanto, gli aspetti geologici saranno oggetto di approfondimenti, in parte già programmati dalla Società Stretto di Messina, nella fase di redazione del progetto esecutivo, che dovrà recepire interamente le osservazioni e le implementazioni tecniche richieste.La categoria dei geologi, che ha affinato progressivamente il proprio patrimonio di conoscenze tecnico-scientifiche, anche grazie alle più recenti innovazioni tecnologiche che consentono di indagare il territorio con livelli di dettaglio sempre più avanzati, è pronta a fare la propria parte, offrendo il supporto specialistico dí competenza per dette attività. LEGGI TUTTO

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    L’università telematica arruola l’IA per una didattica cucita su misura

    Probabilmente a un regista di commedie romantiche mancherebbe osservare gli sguardi del suo protagonista lanciati di sottecchi da dietro il manuale di anatomia all’indirizzo della ragazzina bruna seduta due banchi più in là; o il verde accecante dei prati inglesi e le incitazioni dei vogatori di Cambridge a fare da sfondo alla scena del primo incontro.Ma l’Università non è mai stata solo questo, e la vita non è più nemmeno questo. Oggi si sta connessi, si ottimizza, si performa e soprattutto si arriva al risultato: quello accademico. E sarebbe paradossale che a rimanere indietro rispetto ai propri tempi fosse proprio l’anticamera della vita adulta: l’Università, appunto. Le persone lavorano mentre si laureano, crescono una famiglia scrivendo la tesi, abitano dall’altra parte del globo per mille e una ragione, e hanno l’esigenza di portare a termine il percorso di studi a casa propria. Una realtà che forma deve essere in grado di rispondere a queste esigenze, di essere includente nei confronti di tutti.Per questo, negli ultimi anni, il settore delle Università Telematiche inizialmente guardato con il sospetto riservato a ogni novità ha conosciuto un’accelerazione senza precedenti in Europa e negli Stati Uniti. E l’adozione responsabile dell’IA, ha contribuito a migliorare l’esperienza degli studenti e valorizzare il ruolo degli insegnanti. In UK, la Open University utilizza tutor intelligenti e Cambridge collabora con governi con il Cambridge Partnership for Education. In Germania, il KI-Campus, promosso dal Ministero dell’Istruzione, offre corsi online gratuiti sull’intelligenza artificiale a studenti, docenti e cittadini. A fianco di iniziative pubbliche, si distinguono realtà private come la IU International University, il più grande ateneo online tedesco, con percorsi accademici completamente digitali e flessibili e un focus sull’impiego dell’IA per personalizzare l’apprendimento. In Spagna, l’UNED e l’Universitat Oberta de Catalunya offrono da anni formazione multilingue a distanza, mentre l’Università Europea di Madrid studia l’impatto dell’IA con un osservatorio dedicato. La TECH Global University offre 14.000 corsi in 11 lingue a oltre 500.000 studenti.Negli Stati Uniti, l’Università dell’Arizona e la UT Austin propongono corsi completamente online e soluzioni basate su intelligenza artificiale, come la piattaforma UT Sage, che consente ai docenti di creare tutor virtuali capaci di interagire con lo studente in modo guidato, sulla base dei materiali ufficiali dei corsi. L’IA generativa è parte dell’evoluzione didattica digitale, con strumenti per personalizzare contenuti e percorsi. Frequentare un’università telematica è tutt’altro che restare dietro uno schermo. LEGGI TUTTO