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    ”Ho due figli con uomini diversi, non accetto di dover dare spiegazioni”: Alessia Marcuzzi parla delle critiche per la sua vita familiare

    La 50enne rivela anche quando ha capito di essere ‘bona’ e piacere agli uomini
    I gossip su di lei la feriscono: “Chi lavora con me mi proibisce di rispondere”

    Alessia Marcuzzi si sente una donna risolta. Single, dopo l’addio al marito Paolo Calabresi Marconi, ha imparato, parole sue, a non dipendere più dal sesso forte. A La Repubblica si racconta e parla pure delle critiche che riceve per la sua vita famigliare. “Ho due figli con uomini diversi, non accetto di dover dare spiegazioni”, sottolinea la 50enne.
    ”Ho due figli con uomini diversi, non accetto di dover dare spiegazioni”: Alessia Marcuzzi parla delle critiche per la sua vita familiare
    Madre di Tommaso, 22 anni, avuto da Simone Inzaghi, e Mia, il prossimo settembre 12 anni, avuta da Francesco Facchinetti, Alessia è un’eterna ragazza. In attesa di tornare su Rai Due in autunno con Boomerissima, di lei dice: “Amo la leggerezza, che troppo spesso viene confusa come superficialità, invece è una grande dote. Ho avuto tante insicurezze, l’ho capito da adulta. Anche in tv cercavo di essere me stessa. Accettare di non piacere a tutti è una conquista, prima avevo l’ansia… Lo dico anche a mia figlia Mia, che nella vita il dono è essere unica, non omologarsi. L’importante è piacere a se stessa e non agli altri”.
    “Alle donne viene sempre chiesto qualcosa in più e siamo giudicate su tutto – sottolinea la Marcuzzi – Se un uomo fa due figli con donne diverse, va bene. Se una donna, come me, ha due figli con uomini diversi, insomma. Non devo rispondere sulle mie scelte personali. Alle critiche televisive, alle scelte di lavoro, ci sta. Ma dare spiegazioni sul mio modo di essere donna non lo accetto”.
    La Pinella dopo anni a Mediaset ha voltato pagina. Passaggio in Rai e vita da imprenditrice: “Il piano B è diventato il piano A: mi sono messa a fare borse e creme, per lasciare le aziende ai miei figli. Sono fiera di quello che ho costruito, ho 33 persone che lavorano con me”.
    la 50enne è madre di Tommaso, 22 anni, avuto da Simone Inzaghi, e Mia, il prossimo settembre 12 anni, avuta da Francesco Facchinetti
    Mia da grande vuole fare l’attrice, Alessia l’asseconda: “Le ho detto che deve andare a scuola e deve studiare, sogno che diventi una donna libera”. Lei ha smussato i suoi lati deboli anche con l’analisi: “Ho iniziato qualche anno fa, mi ha aiutato tanto. Il fatto di non piacere per forza a tutti fa parte del percorso, ho acquistato sicurezza, la dipendenza non è fondamentale”.
    Nel 1998, grazie al calendario Max, la presentatrice è diventata un sex symbol: “Ha cambiato tutto. Non mi veniva dietro nessuno, ero sproporzionata, alta, seno enorme. La classica brava ragazza, mai drogata in vita mia, con le amiche ho giocato con la Barbie fino ai 16 anni. Il calendario nacque ai tempi di Colpo di Fulmine, quando me lo proposero pensai: ‘Ma allora sono bona’. Ho avuto la percezione di me, prima ero più maschiaccio. Mi diverte piacere”.
    Alessia è fiera della sua grande famiglia allargata: “Rapporti tossici mai. La libertà di amare è tutto e ho imparato che si può stare da soli: non si deve dipendere da un uomo”. Sui gossip, però, si adombra, come quello che la vorrebbe ancora una volta tra i flirt di Stefano De Martino, che torna a tormentone. “Mi ferisce. Escono notizie assurde, chi lavora con me mi proibisce di rispondere, sono passionale. Ho detto a Francesca Fagnani che mi aveva invitato a Belve: ‘Non vengo perché mi devo salvare da me stessa’. Faccio fatica a tenermi”. LEGGI TUTTO

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    Parla Pier Silvio Berlusconi: ”Non sono in fissa col fisico, ma ho una dipendenza dalla fatica fisica”

    Il 54enne scrive a La Repubblica per precisare qualche dettaglio personale: una lettera di ‘rettifica’ in cui si racconta
    L’ad di Mediaset  chiarisce sul suo aspetto fisico, sulla sua alimentazione e sulle abitudini

    Pier Silvio Berlusconi scrive a La Repubblica per precisare qualche dettaglio personale. Il quotidiano il 26 giugno in un articolo raccontava, tra pubblico e privato, i cinque figli di Silvio Berlusconi, suoi eredi. L’ad di Mediaset in una lettere ‘di rettifica’, replica. Parla di sé offrendo per la prima volta un suo autoritratto intimo. E sul suo aspetto ‘palestrato’, con muscoli molto definiti, spiega: “Non sono in fissa col fisico, ma ho una dipendenza dalla fatica fisica”.
    Parla Pier Silvio Berlusconi: ”Non sono in fissa col fisico, ma ho una dipendenza dalla fatica fisica”
    Il suo corpo tonico e scolpito gli fece conquistare in passato la copertina di Men’s Health. “Non sono ‘in fissa’ con il fisico – spiega il 54enne, figlio di Silvio e Carla Dall’Oglio, secondogento del Cavaliere – Ho una vera dipendenza dalla fatica fisica, è così da quando ero piccolo e facevo agonismo. Mi nutro di fatica, l’esercizio fisico per me è liberatorio”. 
    Ha una vera passione per gli sport all’aria aperta, anche estremi. “Quando faccio Sup d’inverno sperando di avvistare un branco di delfini o quando corro in Corsica tra mare, pineta e deserto provo una libertà che diventa quasi un’esperienza spirituale”, sottolinea Pier Silvio. “Non possiedo e non uso mai contapassi e conta-calorie. Sono un tipo ‘vecchio stile’”, precisa ancora. Smentisce l’uso dello scooter quando arriva a Portofino da Milano, dopo l’atterraggio all’eliporto di Rapallo. “Circostanza questa che – spiace contraddirlo – è stata riportata da fonti assolutamente degne di fede”. Usa la bici “rigorosamente non elettrica”.
    “Non sono ipersalutista. Fumo il sigaro e mentre faccio sport pregusto il buon cibo che mangerò subito dopo, vino rosso, cioccolato, noccioline…”, prosegue l’imprenditore. “Riservato sì, timido no. Ovunque io vada faccio amicizia con tutti – continua – I miei figli mi prendono in giro: ‘Adesso papà attacca bottone e parla per un’ora’”. Pier Silvio non ama la mondanità: “Non è che non amo il jet set, ma adoro il rapporto con la gente comune. Parlare con le persone mi piace moltissimo e mi dà calore”. Il motivo è semplice. “Sono figlio di mio padre”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Il terribile racconto di Luca Barbareschi: ”A 8 anni violentato da preti gesuiti a Milano, uno mi teneva fermo e l’altro…”

    L’attore 66enne fa rivelazioni scottanti parlando del personaggio che interpreterà nel nuovo film
    “I miei figli cresciuti nelle università americane non hanno più senso dell’umorismo”

    Luca Barbareschi è un fiume in piena. Intervistato da La Repubblica, parlando del personaggio che interpreterà nel nuovo film The Penitent diretto da Roman Polanski, di cui è pure produttore, l’attor 66enne fa dichiarazioni scioccanti. “Sono stato omosessuale”, confessa. Poi un terribile racconto: “Sono stato un bambino molestato, da otto a undici anni. I preti gesuiti, a Milano, mi chiudevano in una stanza, uno mi teneva fermo e l’altro mi violentava”.
    l terribile racconto di Luca Barbareschi: ”A 8 anni violentato da preti gesuiti a Milano, uno mi teneva fermo e l’altro…”
    “Io sono stato omosessuale nella mia vita, forse ho trovato un adattamento alle mie problematiche”, svela il 66enne.  “I miei figli cresciuti nelle università americane non hanno più senso dell’umorismo. Se dico: ‘guarda che mignotto*e’, rispondono: ‘No, papà, è una ragazza che soffre’”.
    Barbareschi discute coi suoi ragazzi, la società odierna non gli piace: “Soprattuto quella di dodici anni, che è andata alle scuole francesi, politicamente corretta. Io mi incaz*o, ma manteniamo il senso dell’umorismo. Sono aperto e tollerante, senza pregiudizi, ma quello che avviene è un disastro, perché è una semplificazione. Ci sono centoventi gender che litigano tra loro. Siamo andati nella follia, ci sarà una reazione tra qualche anno e torneremo peggio di prima. Purtroppo, queste sono minoranze. Lo abbiamo visto nelle fiction: mettere per forza trans e lesbiche è un finto problema, non è generalizzato e nella narrazione non funziona. Oggi c’è obbligo nelle ‘writing room’ in America di mettere nero, ispanico, lesbico”.
    L’attore 66enne fa rivelazioni scottanti parlando del personaggio che interpreterà nel nuovo film
    L’artista dice la sua sulle attrici che hanno denunciato molestie: “A me viene da ridere, perché alcune di queste non sono state molestate, o sono state approcciate malamente, ma in maniera blanda, non cose brutte. Alcune di queste andrebbero denunciate per come si sono presentate. Sedendo a gambe larghe: ‘Ciao, che film è questo?’. Non ho avuto mai bisogno di fare trucchi per scopare, una cosa del genere non è il mio stile. Ho detto: ‘Amore, chiudi le gambe, ho visto che hai le mutande, o che non le hai, interessante, ma ora parliamo di lavoro’. Ci sono anche cose così”. 
    “Secondo me Amleta (associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo, ndr) dovrebbe essere ‘largo’, riguardare non solo le attrici, che sono una piccola comunità – continua Luca – Il problema delle molestie è grave e generale, riguarda la commessa del supermercato che deve subire per non perdere il posto. Questo deve cambiare”.  Poi puntualizza: “Ho quattro figli, un maschio e tre femmine, e voglio che siano dignitose, libere e non subiscano mai”. E arriva la confidenza scioccante: “Io sono stato un bambino molestato, mi hanno abusato dagli otto agli undici anni i preti gesuiti a Milano: mi chiudevano in una stanza, uno mi teneva fermo e l’altro mi violentava. Ho fatto una legge su questa cosa qui”. LEGGI TUTTO

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    ”E’ la mia casa rifugio”: Paolo Bonolis parla dell’appartamento nel cuore di Roma dove va a stare da solo

    Il conduttore parla dello splendido immobile su Lungotevere Flaminio con vista Cupolone

    “E’ un luogo protetto dove pensare, lavorare in tranquillità”

    Paolo Bonolis parla per la prima volta della sua “casa rifugio”, l’appartamento nel cuore di Roma dove va a stare da solo. Il conduttore a La Repubblica descrive lo splendido immobile su Lungotevere Flaminio con vista Cupolone considerato da lui “un luogo protetto dove pensare, lavorare in tranquillità”.

    ”E’ la mia casa rifugio”: Paolo Bonolis parla dell’appartamento nel cuore di Roma dove va a stare da solo

    “Il buen retiro per me è soltanto il mare. Ma questa casa è comunque un rifugio, un luogo protetto dove pensare, lavorare in tranquillità. Un posto dove stare da solo. Non perché non abbia voglia degli altri, ma perché in una professione fatta di parole, con tanto rumore, è importante ritrovare anche il silenzio”, spiega il 61enne al quotidiano.

    Con Sonia Bruganelli va tutto benissimo: nessun addio in vista. Bonolis sulla casa chiarisce: “Qui mi sono costruito il mio mondo. La casa di famiglia è a Ponte Milvio ed è il punto di partenza e di ritorno di ogni mia giornata. Ma è sempre affollatissima: figli, amici dei figli, nipoti quando sono in Italia, personale di servizio. A volte mi sembra di essere un portiere d’albergo. Per questo mia moglie Sonia si è creata uno spazio dedicato a lei sullo stesso pianerottolo di casa e io vengo qui: una stazione intermedia tra lavoro e famiglia”.

    Il conduttore 61enne parla dello splendido immobile su Lungotevere Flaminio con vista Cupolone

    In questo appartamento ci sono tanti cimeli che gli ricordano le passioni sportive, quella per l’Inter soprattutto, e quelle musicali. Ci sono le foto dei viaggi e anche una foto in bianco e nero, appesa dietro la scrivania, che ritrae Bonolis con la moglie e i loro tre figli. E’ il suo posto ‘privato’ dove prendersi una pausa per riflettere. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini ‘accusato’ di essere distratto da Melissa Satta, la replica: ”L’amore non è una colpa”

    Fuori al primo turno a Indian Wells, lo accusano di perdere per il legame con la 37enne

    Lo sportivo 26enne replica e dice basta alle illazioni: nessuna crisi

    L’ex numero 6 del mondo è precipitato nel ranking ATP al 23esimo posto

    Matteo Berrettini dice basta a chi l’accusa di essere distratto dal legame con Melissa Satta. Il tennista, fuori al primo turno da Indian Wells, non vuole sentire processi a suo carico “L’amore non è una colpa”, sottolinea a La Repubblica.

    Matteo Berrettini ‘accusato’ di essere distratto da Melissa Satta, la replica: ”L’amore non è una colpa”

    Il finalista di Wimbledon non sta vivendo un bel periodo con la racchetta in mano: l’ex numero 6 del mondo è precipitato nel ranking ATP al 23esimo posto. Insultato anche sui social ribatte: “La stagione è lunga e presto tornerò al meglio”.

    “Più diventi esposto, neanche famoso, e più diventi bersaglio di attacchi, soprattutto se le cose non vanno come vorresti, o come la gente vorrebbe. Personalmente non ho alcun dubbio rispetto a quello che sto facendo. Non sento di aver preso una strada diversa dal tennis. Sono lo stesso ragazzo di sempre”, chiarisce il 26enne.

    Fuori al primo turno a Indian Wells, lo accusano di perdere per il legame con la 37enne

    Sugli attacchi per il legame appena nato con l’ex velina 37enne Berrettini chiarisce: “Melissa e io ci siamo trovati. Ma stiamo parlando di un fatto privato, molto positivo e di cui sono felice.  Non è una colpa se siamo seguiti e ci fanno le foto. Sto vivendo una relazione sentimentale come tutti gli altri ragazzi della mia età. Normale, e anche qui mi spiace che una cosa talmente positiva, che è un sentimento poi, venga girata come una distrazione professionale. L’amore non è una colpa. Al di là degli haters mi spiace per quelli che di tennis ne sanno: non sono critiche costruttive e non ne capisco le ragioni”.

    Matteo poi aggiunge: “Non è che si sale sempre in termini di prestazioni. Siamo umani: ci sono le emozioni, la stanchezza, gli incidenti. Manca un pochino di equilibrio. Capisco che ci siamo abituati al Federer-Djokovic-Nadal che hanno dominato il tennis facendo sembrare normale essere n.1 per 10 anni, invece non lo è. Mi piace lasciare questo messaggio di normalità. Mi sveglio la mattina con le stesse paure, l’ansia e gli stessi pensieri di qualsiasi altri ventisettenne, italiano e del mondo. Quindi dico: cerchiamo di giudicarci meno, io ci provo in primis”. LEGGI TUTTO