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    Todde, ecco l’ordinanza

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaLa presidente pentastellata della Regione Sardegna Alessandra Todde ha ricevuto una dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliere regionale da parte del Collegio regionale di garanzia elettorale (la struttura istituita presso la Corte d’Appello che effettua i controlli sulle spese elettorali sostenute dai candidati alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Consiglio regionale).Tutto è legato alla rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale dei primi mesi del 2024, chiuse con la vittoria per poche migliaia di voti di Todde sul candidato del centrodestra ed esponente di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu. Dopo la richiesta di accesso agli atti da parte di un parlamentare di Forza Italia sono partiti i controlli. Alla fine delle verifiche sono state rilevate inadempienze che hanno portato all’emissione di un provvedimento inviato al Consiglio regionale. Di seguito il testo dell’ordinanzaLoading… LEGGI TUTTO

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    Meloni, incontro con Trump in Florida nella notte

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaLa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è volata negli Usa per raggiungere la residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago. Giorgia Meloni va in Florida, a Mar-a-Lago, per un incontro con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. A quanto apprendono le agenzie di stampa italiane si parlava già da qualche giorno di una missione della premier in Florida, prima dell’Inauguration day, al quale non parteciperà, confermano fonti diplomatiche.L’incontroL’aereo della premier è decollato sabato mattina poco dopo le 11 e, dopo una scalo tecnico all’aeroporto internazionale di Shannon, in Irlanda, ha ripreso il viaggio per gli Stati Uniti. L’incontro a Mar-a-Lago è in programma all’una e mezza nella notte tra sabato e domenica, ora italiana. La missione di Meloni oltreoceano trova conferma anche da fonti italiane, mentre il referente in Italia di Elon Musk, Andrea Stroppa, su X ha pubblicato un post con le bandiere dell’Italia e degli Stati Uniti accompagnate da un’immagine prodotta con l’intelligenza artificiale in cui si vedono la premier, Trump e Musk con indosso abiti dell’antica Roma.Loading…I temi sul tavoloL’incontro con Trump potrebbe essere l’occasione anche per affrontare il caso di Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre scorso, dopo che le autorità italiane, su mandato degli Stati Uniti, hanno arrestato il cittadino iraniano, Mohammed Abedini. Sul tavolo anche gli altri temi in agenda e centrali nel rapporto Italia-States, tra questi i conflitti in corso, i dazi e il rapporto con la Ue. LEGGI TUTTO

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    Todde, il Consiglio attenderà l’esito dei ricorsi. La presidente: «Legittimata ad andare avanti»

    Ascolta la versione audio dell’articolo5′ di letturaDopo il terremoto che ha colpito la Regione Sardegna, con la dichiarazione di decadenza della presidente Alessandra Todde, ora il centro sinistra cerca di correre ai ripari. Anche se il percorso da seguire non è molto chiaro giacché, come sottolineano negli ambienti politici si tratta del primo caso in Italia.Il lampoLa comunicazione shock, anche se al palazzo del Consiglio regionale se ne parlava da tempo, è arrivata venerdì pomeriggio con la notifica, da parte del Collegio regionale di garanzia elettorale (la struttura istituita presso la Corte d’Appello che effettua i controlli sulle spese elettorali sostenute dai candidati alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Consiglio Regionale) dell’ordinanza ingiunzione di decadenza da consigliere regionale della presidente che subito ha annunciato ricorso.Loading…La richiesta di accesso agli attiLa vicenda era nata in seguito alla richiesta di accesso agli atti del parlamentare di Forza Italia. Da qui l’avvio dell’istruttoria con la verifica di tutte le pezze giustificative che hanno riguardato l’elezione di Todde a Consigliere regionale e quindi a presidente della Regione.I sette puntiNelle dieci pagine del provvedimento con cui si dispone la trasmissione dell’ordinanza ingiunzione «al presidente del Consiglio regionale per quanto di sua competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Alessandra Todde dalla carica di Presidente della Regione Sardegna» sono indicati i motivi che hanno portato alla decisione. Al primo punto viene contestato il fatto che «la depositata dichiarazione di spesa e di rendiconto non è conforme a quanto sancito dall’articolo 7, comma 6 della Legge 515/1993, come richiamato dall’articolo 3, comma 1 della legge regionale Sardegna numero 1/1994». Il collegio poi evidenzia che «non risulta essere stato nominato il mandatario la cui nomina deve ritenersi obbligatoria: la candidata alla carica di presidente ha compilato i moduli dichiarando di aver ricevuto contributi e o servizi per 90.670,00 1 euro ma non ha provveduto a nominare il mandatario». C’è poi un altro aspetto che viene evidenziato: «non risultata essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi». Il collegio evidenzia che la candidata alla carica di presidente ha compilato i moduli dichiarando di aver ricevuto contributi e o servizi per 90.670,01 euro «su un conto corrente di Intesa San Paolo Montecitorio che tuttavia, non appare essere un conto corrente acceso da un mandatario appositamente nominato per la raccolta delle fonti di finanziamento, così come previsto dalla normativa vigente». Viene poi evidenziato il fatto che «non risulta l’asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario». Per il collegio, la candidata presidente «non avendo nominato un mandatario ha omesso di certificare la veridicità del rendiconto in relazione all’ammontare delle entrate».All’appello, come sottolinea ancora il provvedimento, manca anche un documento: «Non è stato prodotto l’estratto del conto corrente bancario o postale». Il collegio sottolinea che la candidata «ha prodotto una lista movimenti di un conto corrente Intesa SanPaolo di Montecitorio «e non un estratto conto dal quale risulti l’intestazione del conto corrente utilizzato». Inoltre il Collegio segnala che «non risultano dalla lista movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogati i finanziamenti per la campagna elettorale». Il Collegio contesta il fatto che nella lista movimenti prodotta non compaiono i nominativi di coloro che hanno erogato due finanziamenti: uno da 30 mila euro e uno da 8 mila euro. LEGGI TUTTO

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    Alessandra Todde dichiarata decaduta da consigliere, terremoto in Regione Sardegna

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSe non è un terremoto vero e proprio, poco ci manca. Perché la presidente pentastellata della Regione Sardegna Alessandra Todde ha ricevuto una dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliere regionale da parte del Collegio regionale di garanzia elettorale (la struttura istituita presso la Corte d’Appello che effettua i controlli sulle spese elettorali sostenute dai candidati alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Consiglio regionale). Per ora, non cambia nulla perché la presidente ha già annunciato ricorso, ma il clima sembra tutt’altro che tranquillo sopratutto negli ambienti del centrosinistra.Tutto, come ha ricostruito nel pomeriggio di venerdì 3 gennaio unionesarda.it, è legato alla rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale dei primi mesi del 2024, chiuse con la vittoria per poche migliaia di voti di Alessandra Todde sul candidato del centrodestra ed esponente di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu. Dopo la richiesta di accesso agli atti da parte di un parlamentare di Forza Italia sono partiti i controlli. Alla fine delle verifiche sono state rilevate inadempienze che hanno portato all’emissione di un provvedimento inviato al Consiglio regionale.Loading…Todde: vado avanti, impugnerò nelle sedi opportuneDopo il lancio del quotidiano di Cagliari che ha annunciato il “terremoto alla Regione”, sono arrivate a stretto giro le repliche. La prima dalla presidente della Regione che ha affidato il suo messaggio di poche righe al portavoce. «Impugnerò nelle sedi opportune, totale fiducia in magistratura. Continua il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo – ha fatto sapere la presidente Alessandra Todde -. La notifica della Corte d’Appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo». E mentre dal centro sinistra sono arrivati attestati di sostegno, dal centrodestra non sono mancate le critiche.Cappellacci (FI): “Decadenza Todde? Se così fosse si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio”«Che potesse esserci questo pronunciamento era nell’aria da tempo – ha detto Alberto Urpi, sindaco di Sanluri e consigliere regionale all’opposizione -. E’ chiaro è come se fossimo in un commissariamento. Perché non penso sia facile continuare a governare e affrontare una situazione di questo tipo con un provvedimento e un ricorso annunciato pendenti». Per Urpi è chiaro che «la parola dovrà passare di nuovo agli elettori. Non conosco nel dettaglio gli atti, ma su questo tema le regole sono abbastanza stringenti e devono essere rispettate». Ora si tratterà di capire cosa succederà in Consiglio regionale. Per questo motivo l’ex presidente dell’assemblea Michele Pais ha auspicato il rispetto delle regole e un voto «che non vada in senso opposto al rispetto delle regole». Per l’esponente azzurro Ugo Cappellacci che ha precisato di non conoscere nel dettaglio la decisione, se fossero confermate le inadempienze nella rendicontazione si «tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio». LEGGI TUTTO

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    Dai membri (mancanti) della Consulta alla riforma della giustizia, i dossier in Parlamento che premono sui partiti

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaI Palazzi, ora vuoti, si preparano ad ospitare i nuovi ring delle battaglie politiche che dopo le festività torneranno ad animare Aule e commissioni. Davanti al governo, alla maggioranza e alle opposizioni si apre una ripresa impegnativa, che culminerà il 20 gennaio con la decisione della Corte costituzionale sull’ammissione del referendum abrogativo del ddl sull’autonomia differenziata. Proprio quest’ultima scadenza impone nei primi giorni post-Epifania un impegno del Parlamento che implica un necessario accordo bipartisan. Una delle prime “partite” sarà quella dell’elezione dei quattro giudici della Consulta di nomina parlamentare arrivati alla scadenza del mandato. Dopo tredici fumate nere.Consulta, avanza la «logica a pacchetto»Dal prossimo scrutinio serviranno 363 voti per eleggere i giudici e, malgrado l’accordo non sia chiuso, i contatti tra le parti si intensificano. Il presidente del Senato Ignazio La Russa si è detto ottimista anche se al momento per chi segue da vicino il dossier un’intesa sui nomi di ferro non c’è e «l’unica certezza» resta la volontà di eleggere i quattro nomi secondo una «logica a pacchetto», in accordo con lo schema di massima che vede due componenti indicati dal centrodestra, uno dal centrosinistra e uno “tecnico”. Se fumata bianca sarà, insomma, riguarderà tutte e quattro le caselle mancanti. Il totonomi rimane fermo alle indiscrezioni pre natalizie: c’è quello di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi, in quota FdI. Resta poi l’obiettivo di eleggere almeno una donna. In questa direzione, per quel che riguarda la “casella” che spetterebbe a Forza Italia, si fa il nome – oltre a quello, sempre quotato, del senatore ed ex componente Csm, Pierantonio Zanettin – della ministra per le Riforme Elisabetta Casellati. Per il nome di centrosinistra sempre in campo – quantunque non gradito agli alleati – il nome di Andrea Pertici, avvocato e docente a Pisa vicino a Elly Schlein, mentre restano i dubbi sui requisiti di Anna Finocchiaro, ex senatrice e ministra dem, che però non ha mai fatto parte delle «supreme magistrature». A spuntarla allora potrebbe essere Massimo Luciani, professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Giurisprudenza alla Sapienza.Loading…La Lega avverte alleati sul Ddl SicurezzaResta ancora lo stallo sulla presidenza della Rai (non si trova l’intesa sul nome di Simona Agnes e la maggioranza ha disertato le ultime riunioni della commissione di Vigilanza) e all’orizzonte incombono le sorti del Ddl sicurezza. Il ministro con i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha annunciato possibili modifiche in Senato, in seconda lettura, e quindi un terzo passaggio parlamentare. La Lega, in ogni caso, avverte gli alleati: o la legge, bandiera del Carroccio, «rimane così com’è o pretendiamo di introdurre alcuni elementi a quali teniamo particolarmente anche noi».Riforma della giustizia, opposizioni pronte a battagliaUn primo voto politicamente rilevante è in agenda l’8 gennaio nell’aula di Montecitorio, chiamata a esprimersi sulle pregiudiziali delle opposizioni contro la riforma della giustizia, con la separazione delle carriere dei magistrati. Se verrà superato tale scoglio, come è facile prevedere, la Camera dovrà affrontare la votazione degli emendamenti su cui le opposizioni promettono battaglia. La maggioranza è comunque intenzionata ad approvarla entro il mese, per ottenere anche il sì del Senato prima della pausa estiva.Il rebus premieratoSecondo quanto ha affermato Giorgia Meloni ad Atreju, dovrebbe uscire dal congelatore anche la riforma del premierato. Per il 9 è stata fissata la conferenza stampa di fine anno, e molti osservatori si attendono delucidazioni sia sulla tempistica che sui contenuti. Questa riforma non può essere applicata senza la legge elettorale, ma su quest’ultima permane la nebbia. LEGGI TUTTO

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    Salvini: la rottamazione decennale una priorità della Lega

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Sì una delle priorità della Lega dal punto di vista economico per questo 2025 è la rottamazione delle cartelle esattoriali». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in una diretta sui social. «Il concordato preventivo non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefisso, non ha raggiunto milioni di lavoratrici e lavoratori – ha rimarcato -. La rottamazione decennale con 120 rate uguali e stabili nell’arco di 10 anni per chi non è riuscito in passato a pagare tutto quello che avrebbe dovuto o voluto per problemi, avendo dichiarato le tasse, è una priorità della Lega».Chissà se un domani tornerò a occuparmi di sicurezza«Chissà se un domani che non ci si ritorni a occupare anche di sicurezza in questo Paese». Così il leader della Lega rispondendo al messaggio di un follower che lo esortava a tornare a fare il ministro dell’Interno. «Sono ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, abbiamo avviato tantissimi progetti, tantissimi cantieri per modernizzare e rendere sicura l’Italia e andremo avanti – ha replicato -. Sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani, contrastare l’immigrazione, la mafia, la camorra, la ’ndrangheta, la tratta di esseri umani, lo spaccio di droghe è qualcosa di fondamentale. C’è un amico adesso al ministero dell’Interno, si chiama Matteo Piantedosi. Chissà un domani che non ci si ritorni a occupare anche di sicurezza in questo Paese».Loading…Trump potrà portare Putin e Zelensky a un tavolo«Penso che Donald Trump, odiato, insultato, attaccato e minacciato da comunisti e sinistri di mezzo mondo, Italia compresa, potrà portare Putin e Zelensky intorno a un tavolo». Il tema è il conflitto in Ucraina. «Ieri il presidente della Repubblica ha auspicato la fine della guerra – ha osservato Salvini -, spero che questo 2025 porti pace e serenità fra Israele e Palestina in Medio Oriente. Dopo gli attentati, il sangue, troppi motti, sia in Israele sia in Palestina, l’obiettivo è quello di due popoli e due Stati: basta bombe, basta missili, basta giovani e bambini massacarati. Quindi una convivenza pacifica fra Israele e Palestina, sradicando Hamas, Hezbollah e i terroristi islamici ovunque siano, e la fine della guerra fra Russia e Ucraina».Spiace per le patenti ritirate ma sia un segnale«Codice della strada bene: mi spiace per le prime patenti ritirate per chi usava il cellulare al volante, ma spero servano di segnale per salvare vite. Rispondere a quel messaggino, chattare, distrarsi, fare la live, smanettare sul cellulare mentre si guida può essere mortale, per voi e per gli altri. Quindi basta con l’uso del cellulare». LEGGI TUTTO