More stories

  • in

    ”Certi soggetti sono intoccabili?”: Antonio Ricci torna a parlare dei fuorionda di Giambruno e si dice stupito dalla Meloni

    Il patron di Striscia la Notizia dice la sua senza peli sulla lingua, come al solito
    Si diverte ancora tanto: “Tu non ti divertiresti quando fai un casino e ne parlano fino alle Isole Figi?”

    Antonio Ricci si concede eccezionalmente alle domande di Umberto Brindani, direttore di Gente, che gli regala la cover del settimanale. In una lunga intervista parla dei 35 anni di Striscia la Notizia, confessa di divertirsi ancora tanto: “Tu non ti divertiresti quando fai un casino e ne parlano fino alle Isole Figi?”. Torna pure a parlare dei fuorionda di Giambruno e si dice stupito dalla Meloni. “Certi soggetti sono intoccabili?”, si domanda con un pizzico di ironia.
    ”Certi soggetti sono intoccabili?”: Antonio Ricci torna a parlare dei fuorionda di Giambruno e si dice stupito dalla Meloni
    Col giornalista legato alla premier è stato impietoso. A Ricci non bisogna dare ordini o suggerimenti. Il 73enne conferma: “E se no faccio il contrario! E’ la mia natura. Già da bambino ero così stupido che i miei mi dicevano: studia! E io non studiavo. Poi hanno capito che mi dovevano dire: non studiare! E io sotto coi libri…”. Ha causato il ‘crack’ tra Andrea e Giorgia, genitori di Ginevra, 7 anni. 
    Quando gli si domanda come sia andata a finire col 42enne, Ricci replica: “E’ uscita una storia in cui si dice che lui vorrebbe querelare Mediaset e me, ma è tutto molto indefinito. Cioè, persone che erano a cena o a pranzo in un ristorantino con Giambruno uscendo avrebbero riferito che lui avrebbe detto che, avendo lui un avvocato molto importante, che qualcuno ha sibilato potesse essere Annamaria Bernardini De Pace… Poi l’hanno incontrato e sembrerebbe che lui abbia detto ‘non ho niente da aggiungere’, o forse ‘non intendo parlarne’. Poi sembrerebbe esser stato avvistato a una festa di Natale negli studi di Roma mentre si sarebbe fatto dei selfie con Pier Silvio. Boh, è la fiera dei condizionali. So solo che è stata citata una sentenza della Cassazione sul rispetto della privacy. Io me la sono andata a leggere e l’ho trovata inconferente”.
    Il patron di Striscia la Notizia dice la sua senza peli sulla lingua, come al solito
    Brindani gli chiede di fare chiarezza sul termine ‘inconferente’, il patron del tg satirico precisa: “Esatto. E in onore di Giambruno, l’anno prossimo Striscia si chiamerà ‘La voce dell’inconferenza’. Ma insomma, io vorrei sapere che cosa ho fatto di male: non ho compiuto reati, ho svolto semplicemente il mio lavoro, quello che faccio da anni. Ho mandato in onda, scusa il bisticcio, quasi 700 fuorionda… Se poi questo in particolare era del compagno della Meloni, a me in quanto autore satirico non importa, perché io non devo guardare in faccia nessuno. Qualcuno può forse dire a chi fa satira che certi soggetti sono intoccabili? No. Ho agito in perfetta buona fede e facendo satira, il mio lavoro di sempre”.
    Ricci non conosce la Meloni: “Non l’ho mai incontrata. Devo dire che sono rimasto stupito che nel suo messaggio non abbia speso una parola per le donne che erano lì ad assistere alla performance di Giambruno. Il testo della performance non l’ho scritto io, l’ho solo mostrata. Posso solo garantire che non era un deepfake. E a questo punto io mi chiedo anche un’altra cosa”. E prosegue: “Ma chi ha messo un personaggio del genere a condurre una trasmissione, come si dovrebbe sentire? Credo, molto peggio di me. Anche perché io non trovo le sue dichiarazioni fuorionda […] molto diverse da quelle che aveva fatto in onda. A merito di Giambruno va però detto che ha portato anche le Isole Figi a conoscenza dell’esistenza del Blu Estoril, che poveretto era relegato in una zona incognita. Penso che gli abitanti delle Figi gli debbano essere grati per la vita”. LEGGI TUTTO

  • in

    Alfonso Signorini eterosessuale fino ai 30 anni: “Forse anche per ripicca, cornificato due volte su due, ho fatto il salto della quaglia”

    Rivela come ha conosciuto il compagno Paolo Galimberti: “Su una chat”
    E su Andrea Giambruno dice: “Giorgia Meloni sapeva bene chi era”

    Alfonso Signorini il suo primo bacio lo ha dato a 23 anni a una ragazza. Il 59enne è stato eterosessuale fino ai 30 anni, così svela al Corriere della Sera. Poi confida: “Forse anche per ripicca, cornificato due volte su due, ho fatto il salto della quaglia”.
    Alfonso Signorini eterosessuale fino ai 30 anni: “Forse anche per ripicca, cornificato due volte su due, ho fatto il salto della quaglia”
    Laureato a 22 anni, già professore in un liceo, Signorini racconta: “Presi una scuffia per la zia di un allievo, più grande di me, aveva 31 anni. Eravamo terrorizzati che scoprissero la tresca. Dovevamo sposarci a Sant’Ambrogio. Un giorno, davanti a un passaggio a livello, l’ho baciata. E ho scoperto l’attrazione fisica, quella vera. Vendeva condizionatori, mi tradì con un rappresentante egiziano. Mandammo indietro i regali, tra cui un corredo della Rinascente”.
    Non voleva più saperne dell’amore, Alfonso poi cambiò idea: “Quando avevo ormai deciso di chiudere per sempre quella porta, su un pullman per Moena incontrai Laura, ragazza stupenda, romana, diretta al mio stesso albergo. Fu amore. E con lei ho passato sette anni da dio. Ero innamorato pazzo. Intelligente, mi ha dato parecchio filo da torcere. Ogni weekend venivo a Roma in treno, con la gabbietta del gatto”. Non ha mai avuto tentazioni. Ma poi il rapporto entrò in crisi: “Io avevo mollato la scuola per fare il giornalista. A Laura quel mondo non piaceva. Ci siamo allontanati. Finché un giorno ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti con grande onestà che era meglio chiuderla lì per non farci del male”. 
    Il 59enne da oltre 20 anni è legato a Paolo Galimberti
    Anche lei lo aveva tradito, con il maestro di tennis. “Ci ho sofferto, ero preso anima e corpo. E forse anche per ripicca, cornificato due volte su du, ho fatto il salto della quaglia, tra mille turbamenti. Avevo trent’anni e passa, non ero mai stato con un uomo, pur convivendo con certi pensieri. Mi sono detto: ‘Se sono stato un fallimento come fidanzato è perché non ho voluto ascoltare quella voce dentro di me’. Però non sapevo come assecondarla, non ero pratico”, rivela Signorini.
    “Ho scoperto Cuba, lì andavi a colpo sicuro – spiega il direttore editoriale di Chi – Avevo la tessera della Lauda Airways, partivo 2 o 3 volte al mese. Il mio primo uomo fu Ulisse, durò un anno. Voleva venire in Italia, col cavolo che ce lo portai. Era soltanto sesso”. Poi è arrivato Paolo Galimberti, conosciuto su una chat Tiscali, sezione incontri: “Il mio nickname era Perlage, il suo Traveller68”. Era il 2002, lui lavorava con Chiambretti. 
    Il giornalista su Andrea Giambruno dice: “Giorgia Meloni sapeva bene chi era”
    Alfonso e Paolo stanno insieme da oltre 20 anni. Lo scorso anno si sono lasciati per qualche mese. Quando gli si domanda se si siamo mai traditi, risponde: “Quando è successo a uno dei due, abbiamo avuto l’onestà intellettuale di ammetterlo, ora ha un’importanza secondaria. L’ho fatto per esigenza fisiologica, non con il cuore o la testa. Certo, se lo fai, devi essere disposto a subirlo”. E sulle nozze afferma: “Paolo me lo aveva chiesto prima che ci lasciassimo, io ero contrario: ‘Non capisco perché noi omosessuali dobbiamo prendere il peggio degli etero. Ora sono più possibilista. Se me lo proponesse lo prenderei seriamente in considerazione”.
    Signorini dice anche la sua su Andrea Giambruno. “Giorgia Meloni sapeva bene chi era Andrea. Ha dovuto scegliere tra sé stessa e quello che rappresenta. Se non fosse stata a Palazzo Chigi forse avrebbe agito diversamente”, sottolinea. E’ stato proprio lui a portarlo a Rete 4: “Era mio redattore a Kalispera. Identico a come è oggi. Un bauscia, diciamo qui, un ganassa, un guascone. In quattro giorni è andato fuori di casa, ha dovuto ripartire da zero. Certo ha fatto delle cavolate, ma se ne rende conto”. Fa anche un pronostico su una possibile reunion con la premier: “Adesso no, poi chissà”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gerry Scotti commenta i fuorionda di Andrea Giambruno e parla delle decisioni di Antonio Ricci

    Il conduttore 67enne è totalmente dalla parte del ‘papà’ di Striscia la Notizia
    “Non avrebbe mai chiesto un consiglio”, dice sull’ideatore del tg satirico

    Gerry Scotti non si fa alcun problema a dirlo. Sta dalla parte di Antonio Ricci. Commenta i fuorionda di Andrea Giambruno, svelati da Striscia la Notizia, e parla delle decisioni prese dall’ideatore del tg satirico di Canale 5. Al settimanale Oggi il conduttore 67enne dice la sua sulla questione che ha infiammato i media nei giorni scorsi, la stessa che ha portato alla rottura sentimentale tra il giornalista 42enne e la premier Giorgia Meloni, 46 anni, dopo 10 anni insieme e una figlia, Ginevra, di 7 anni.
    Gerry conosce bene Ricci, da anni è uno dei conduttori di Striscia, spesso in coppia con Michelle Hunziker. Quando gli si domanda cosa pensi del ‘caso’, replica: “Ricci non avrebbe mai chiesto un consiglio. Nel caso, gli avrei detto di mostrarli, proprio come ha fatto con tutti, compreso il sottoscritto”. Del resto per il buon Antonio le registrazioni di ciò che arriva negli uffici in “bassa frequenza” non sono certo una novità. Anzi. E’ uno strumento utilizzato da anni dal team che lavora al tg satirico, tra quelli più temuti da tutti i professionisti che lavorano a Mediaset.
    Ricci al Corriere della Sera, nei giorni scorsi, sui fuorionda ha detto: “Risalivano a giugno, la data è facilmente deducibile dall’immagine che si vede dell’incidente di Casal Palocco. Striscia però era in vacanza. Solo a fine settembre li ho visti. Nel mio cuore fanciullo, anche un po’ gitano, mi sono detto: il soggetto potrebbe fornire qualche altra chicca. Quindi ho deciso di aspettare che facesse qualcosa di peggio. Ma da allora non ha fatto più niente, non si è espresso…”. 
    E’ stata l’intervista di Giambruno a Chi a far decidere Ricci di mostrare i fuorionda.  Nessuno poteva bloccarlo: “Ma come potevano? Nessun dirigente Mediaset mi chiama perché hanno paura che li registri. Si buttavano in mezzo alla regia? Chiamavano i Carabinieri? Io poi, per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato un finto copione, che poi all’ultimo ho sostituito con quello vero”. LEGGI TUTTO

  • in

    ”Andrea Giambruno non sembrava provato”: il barbiere dell’ex della Meloni parla con i giornali del loro incontro

    Gennaro Capasso racconta: “Mi ha chiesto di sistemargli il ciuffo: non gli piaceva”
    “Se dovesse cadere il mondo, a lui basterebbe fare un passo di lato per non essere toccato”

    Il barbiere dell’ex di Giorgia Meloni parla coi giornali del loro incontro nel suo salone in zona Eur a Roma. Al Corriere della Sera rivela: “Andrea Giambruno non sembrava provato”.
    ”Andrea Giambruno non sembrava provato”: il barbiere dell’ex della Meloni parla con i giornali del loro incontro
    Dopo lo scandalo dei fuori onda resi pubblici da Striscia la Notizia e la successiva rottura dopo 10 anni insieme con la premier, arrivata con un post social della 46enne, il giornalista 42enne, padre di Ginevra, 7 anni, veniva descritto “sotto un treno”. Gennaro Capasso, però, racconta un’altra storia. A lui il giornalista pareva tranquillo.
    Giambruno ha rinunciato alla conduzione di Diario del Giorno su Rete 4: si occuperà del coordinamento della trasmissione da Roma. Le sue frasi sessiste non gli sono solo costate il rapporto con la politica, ma pure la carriera da anchorman. Eppure il coiffeur confida: “Era tranquillo come sempre, un cliente normale. Non sembrava provato”. E aggiunge, citando un brano della mitica Raffaella Carrà: “Se dovesse cadere il mondo, a lui basterebbe fare un passo di lato per non essere toccato”.
    Andrea si è recato nel salone del parrucchiere mercoledì mattina. Aveva il suo ormai mitico ciuffo già accorciato. “Mi ha detto che glielo avevano tagliato in Mediaset ma che non gli piaceva, quindi mi ha chiesto di sistemarglielo”, racconta Capasso.  “Andare dal barbiere – dice ancora – è un momento privato, una sorta di confessionale”. Poi specifica: “Non seguo la politica, non mi interessa”. E svela anche: “Giambruno viene da noi da due mesi più o meno, è stato qui altre cinque o sei volte prima di questa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Marina Berlusconi rompe il silenzio su Giorgia Meloni dopo lo scandalo di Andrea Giambruno: le sue parole

    La presidente di Fininvest e Mondadori 57enne interviene sul caso che ha infiammato media e politica
    Parlando con Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la Speranza”, in uscita per Mondadori/Rai Libri, dice la sua

    Rompe il silenzio su Giorgia Meloni dopo lo scandalo che ha investito Andrea Giambruno a causa dei fuori onda sessisti rivelati da Striscia la Notizia, scandalo che ha portato alla rottura tra il giornalista 42enne e la premier 46enne. Marina Berlusconi, parlando con Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la Speranza”, in uscita per Mondadori/Rai Libri a inizio novembre, dice la sua. “La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni”, sottolinea la presidente di Fininvest e Mondadori.
    Marina Berlusconi rompe il silenzio su Giorgia Meloni dopo lo scandalo di Andrea Giambruno: le sue parole
    “In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni”, chiarisce Marina. 
    Il caso riguardante Giambruno ha infiammato media e politica negli ultimi giorni. Il Corriere della Sera scrive: “La vicenda della pubblicazione dei fuorionda di Giambruno, contenenti frasi a sfondo sessuale rivolte ad alcune colleghe, risalenti ad almeno due mesi fa, ha alzato la tensione tra la presidente del Consiglio e Forza Italia, partito della maggioranza di governo fondato da Silvio Berlusconi. Lunedì, come scritto qui da Monica Guerzoni, Meloni e Antonio Tajani, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, si sono incontrati per un’ora per un faccia a faccia”. La 57enne però mette tutti a tacere e smorza i toni.
    “Quando mio padre è scomparso ho sentito la sua vicinanza alla nostra famiglia e di questo le sono grata. Per quanto riguarda il governo, ho condiviso varie scelte di Palazzo Chigi, a cominciare dalla grande attenzione verso la politica estera in nome di sani e sacrosanti principi atlantisti ed europeisti: viviamo una fase drammatica, nella quale è la nostra stessa identità, liberale e democratica, a trovarsi sotto attacco. L’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina e i massacri in Medio Oriente ne sono la dimostrazione più evidente e più atroce. Relativamente alla politica economica, poi, apprezzo la cautela e il senso di responsabilità con cui questo esecutivo sta gestendo i conti pubblici”, aggiunge la Berlusconi.
    La presidente infine ricorda: “Indubbiamente ci sono state anche alcune mosse che mi sono piaciute di meno, e non lo ho nascosto. Ma va sempre considerato che il governo si è ritrovato a dover fronteggiare una situazione macroeconomica complicatissima, tra guerra e inflazione, oltre a dover rimediare ad alcune eredità del passato davvero indigeste. Penso in particolare ai vari bonus edilizi: facendo i calcoli, pesano sul nostro Paese per una cifra vicina all’importo dell’intero Pnrr”. LEGGI TUTTO

  • in

    Andrea Giambruno cambia look dopo la fine dell’amore con Giorgia Meloni: taglio netto dal barbiere, foto

    Il 42enne elimina l’amato ciuffo, quello che aveva sempre difeso a spada tratta
    Il suo parrucchiere, Gennaro Capasso, in zona Eur a Roma, posta lo scatto 

    Lo aveva difeso a spada tratta, sia nei fuori onda, in cui, oltre alle frasi sessiste, elogiava la sua capigliatura, sia nell’intervista sulle pagine di Chi. Ora invece elimina l’amato ciuffo. Andrea Giambruno cambia look dopo la fine dell’amore con Giorgia Meloni, da cui ha avuto la sua unica figlia Ginevra, 7 anni. E’ protagonista di un taglio netto alla chioma dal barbiere. E’ proprio il parrucchiere, Gennaro Capasso, che si trova in zona Eur a Roma, a pubblicare lo scatto del giornalista nel suo salone. “Cambiamenti per il nostro amico”, scrive.
    Andrea Giambruno cambia look dopo la fine dell’amore con Giorgia Meloni: taglio netto dal barbiere
    Il 42enne nella foto postata sul social sorride, conservando l’atteggiamento guascone che ha sempre ostentato. Come da comunicato Mediaset, ha rinunciato alla conduzione a cui teneva moltissimo. Si fa di necessità virtù, dopo lo scandalo. Rimarrà a Diario del Giorno, ma nel coordinamento del programma di Rete 4 e lo farà da Roma. Un lavoro dietro le quinte per non dare troppo nell’occhio e far scemare il polverone che l’ha investito nell’ultima settimana.
    Andrea all’anulare porta ancora l’anello vistoso che ha sempre fatto vedere. Quello che testimonia, parole sue, “il cuore gitano”. I vertici dell’azienda fanno sapere che è “dispiaciuto per l’imbarazzo e il disagio creato con il suo comportamento”, altri dicono che stia “sotto un treno”. Lui al momento rimane in religioso silenzio, pur posando per il barbiere. Iscritto come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 2014, pur avendo sostenuto l’esame per diventare professionista, non risultava iscritto nell’elenco Nazionale. Adesso, però, pare che si sia fatta luce sulla vicenda e sia tutto un malinteso: avrebbe superato l’esame nel 2018. Così assicurano. LEGGI TUTTO

  • in

    ”Fratelli d’Italia festeggia il record degli sbarchi”: i conduttori di Striscia la Notizia prendono in giro i fallimenti del governo Meloni

    Roberto Lipari e Sergio Friscia affondano Giorgia tornando pure sui fuori onda sessisti di Giambruno
    “Si parla tanto di chi c’è dietro i nostri fuori onda e poco di quello che c’è dentro, è un paradosso”

    Antonio Ricci non ha alcuna intenzione di smetterla. Apre il suo tg satirico su Canale 5 con un affondo contro Giorgia. Roberto Lipari e Sergio Friscia, conduttori di Striscia la Notizia, prendono in giro i fallimenti del governo Meloni. “Ieri c’è stata la festa di Fratelli d’Italia. Si festeggiava un anno di governo, il record degli sbarchi, il record del prezzo della benzina… Un sacco di motivi per cui festeggiare… Auguri!”, sottolineano ironicamente i due.
    ”Fratelli d’Italia festeggia il record degli sbarchi”: i conduttori di Striscia la Notizia prendono in giro i fallimenti del governo Meloni
    Poi, immancabilmente, i comici siciliani tornano sul caso Andrea Giambruno e i fuori onda sessisti del giornalista 42enne resi pubblici proprio da Striscia. Lipari e Friscia puntano l’attenzione sulla frase contenuta nel post della premier 46enne, quello dove annuncia la rottura col compagno dopo 10 anni e una figlia, Ginevra, 7 anni. La politica chiude il suo messaggio così: “Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”.
    “A proposito di Giambruno, si parla tanto di chi c’è dietro i nostri fuori onda e poco di quello che c’è dentro, questo è un paradosso, ma vogliamo assicurarvi che dietro non c’è niente, al massimo qualcosa davanti: la panza di Friscia, è evidente – sottolinea Lipari – Ma c’è una frase, che è diventata la frase del momento, che è: ‘Per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane la pietra e la goccia resta acqua’. E molti hanno detto che questa frase si potrebbe riferire a noi”.
    Roberto Lipari e Sergio Friscia affondano Giorgia tornando pure sui fuori onda sessisti di Giambruno: “Si parla tanto di chi c’è dietro i nostri fuori onda e poco di quello che c’è dentro, è un paradosso”
    “Ma non è possibile! Se tu la perdita dell’acqua ce l’hai in casa, non è che la puoi pigliare con gli idraulici che ti hanno fatto vedere dov’era il guasto”, gli fa eco Friscia. A concludere il tutto ci pensa ancora Lipari: “Non fa una piega…! Quindi alla fine, qual è la morale di questa storia? Il lupo lo puoi incontrare quando esci bevi, ma magari lo puoi incontrare anche a casa, in redazione, su Chi…”. 
    Il 33enne fa riferimento alla ormai famosissima gaffe di Giambruno per le parole pronunciate a Diario del Giorno su Rete 4, quando si stava commentando lo stupro della 19enne compiuto dal branco a Palermo. “Se vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti. Non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo. Ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche. Perché poi il lupo lo trovi”, aveva detto. Lipari non fa sconti ad Andrea. LEGGI TUTTO

  • in

    ”Meloni conosceva il temperamento di Giambruno, prendere le distanze da lui è crudele”: Vittorio Sgarbi commenta lo scandalo del momento

    Il critico d’arte 71enne parla dell’addio della premier 46enne al giornalista 42enne padre della figlia
    “Era difficile difenderlo, ma certamente non ha tradito un patto d’amore”

    Vittorio Sgarbi non riesce a esimersi dal farlo. Il famoso critico d’arte e politico 71enne commenta lo scandalo del momento. In un lungo articolo scritto per Il Giornale parla dell’addio della premier al giornalista padre della figlia Ginevra 7 anni. Giorgia Meloni e Andrea Giambruno tengono banco ancora una volta con la loro clamorosa rottura, arrivata dopo i fuori onda del 42enne resi pubblici da Striscia la Notizia. Il post pubblicato su Instagram in cui la Presidente del Consiglio 46enne ha annunciato lo scorso venerdì la separazione dal compagno fa rumore pure a distanza di giorni. “Meloni conosceva il temperamento di Giambruno, prendere le distanze da lui è crudele”, sottolinea Sgarbi.
    ”Meloni conosceva il temperamento di Giambruno, prendere le distanze da lui è crudele”: Vittorio Sgarbi commenta lo scandalo del momento del momento
    “Sarebbe stato impensabile, qualche anno fa, un congedo come quello di Giorgia Meloni dal suo compagno, scoperto in flagrante fuori onda da Striscia la Notizia, dopo aver condiviso sentimenti e divertimenti, amandosi e giocando con caratteri e gusti inevitabilmente compatibili, anche se con ruoli impari”, scrive Vittorio.
    “Come credere che lei non ne conoscesse il temperamento e, per scoprirlo, abbia dovuto aspettarne un’esibizione televisiva rubata? Che fino a quel momento Giambruno non si fosse rivelato? – sottolinea Sgarbi – Evidentemente il costume è cambiato, e anche i rapporti tradizionali subiscono mutamenti. Con l’uomo, più debole, che viene licenziato platealmente e senza preavviso. Una storia si interrompe per colpi di scena e la sfera privata diventa spazio pubblico, ci riguarda anche se non lo vogliamo. Non ci interessano solo gli atti della presidente del Consiglio, ma anche i sentimenti e le insofferenze che si manifestano attraverso messaggi sui social e agenzie”.
    Lo storico, saggista, personaggio tv non è impietoso nei confronti di Andrea. Anzi. “Giambruno non è stato elegante, ma giocava; e la prima a conoscerlo, e a condividerne il temperamento allegro e guascone, era certamente la sua compagna. Era difficile difenderlo, ma certamente non ha tradito un patto d’amore, tant’è che nel messaggio che la premier ha consegnato ai social gli è stata confermata l’amicizia. Ha involontariamente rivelato la sua natura, nota a lei sola”, precisa.
    Il critico d’arte 71enne parla dell’addio della premier 46enne al giornalista 42enne padre della figlia Ginevra, 7 anni
    Poi chiarisce: “Prendere le distanze da lui, tradito dalla televisione in cui gioca, è crudele, ma si può capire: non per la donna, complice, ma per la presidente del Consiglio, che non se lo può permettere. I rapporti cambiano, e la sfera del privato non è più esclusiva. Non sono più Giorgia e Andrea. E lui sembra non averlo capito. Non si può più giocare in due. E il ‘sessismo’ è un nuovo reato”.
    Per Vittorio oggi con la scusa del “sessimo” e “maschilismo” oggi “non si può più scherzare”. “E lo dimostra, esemplarmente, il caso Giambruno. Evidentemente ignaro della congiura delle parole che incollano chiunque pensi di poter fare battute sul sesso, oggi improponibili, alla sua minorità. – scrive Sgarbi – E lo fanno colpevole anche dello scherzo. Finito il gioco, finito il divertimento, finita l’ironia. Essere ridicoli non è né un alibi, né una giustificazione. Sarebbe inimmaginabile oggi l’umorismo che rese celebre il Gastone di Petrolini: ‘Gastone, sei del cinema il padrone. Gastone, ho le donne a profusione e ne faccio collezione’”. LEGGI TUTTO