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Alfonso Signorini eterosessuale fino ai 30 anni: “Forse anche per ripicca, cornificato due volte su due, ho fatto il salto della quaglia”

  • Rivela come ha conosciuto il compagno Paolo Galimberti: “Su una chat”
  • E su Andrea Giambruno dice: “Giorgia Meloni sapeva bene chi era”

Alfonso Signorini il suo primo bacio lo ha dato a 23 anni a una ragazza. Il 59enne è stato eterosessuale fino ai 30 anni, così svela al Corriere della Sera. Poi confida: Forse anche per ripicca, cornificato due volte su due, ho fatto il salto della quaglia”.

Laureato a 22 anni, già professore in un liceo, Signorini racconta: “Presi una scuffia per la zia di un allievo, più grande di me, aveva 31 anni. Eravamo terrorizzati che scoprissero la tresca. Dovevamo sposarci a Sant’Ambrogio. Un giorno, davanti a un passaggio a livello, l’ho baciata. E ho scoperto l’attrazione fisica, quella vera. Vendeva condizionatori, mi tradì con un rappresentante egiziano. Mandammo indietro i regali, tra cui un corredo della Rinascente”.

Non voleva più saperne dell’amore, Alfonso poi cambiò idea: “Quando avevo ormai deciso di chiudere per sempre quella porta, su un pullman per Moena incontrai Laura, ragazza stupenda, romana, diretta al mio stesso albergo. Fu amore. E con lei ho passato sette anni da dio. Ero innamorato pazzo. Intelligente, mi ha dato parecchio filo da torcere. Ogni weekend venivo a Roma in treno, con la gabbietta del gatto”. Non ha mai avuto tentazioni. Ma poi il rapporto entrò in crisi: “Io avevo mollato la scuola per fare il giornalista. A Laura quel mondo non piaceva. Ci siamo allontanati. Finché un giorno ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti con grande onestà che era meglio chiuderla lì per non farci del male”. 

Anche lei lo aveva tradito, con il maestro di tennis. “Ci ho sofferto, ero preso anima e corpo. E forse anche per ripicca, cornificato due volte su du, ho fatto il salto della quaglia, tra mille turbamenti. Avevo trent’anni e passa, non ero mai stato con un uomo, pur convivendo con certi pensieri. Mi sono detto: ‘Se sono stato un fallimento come fidanzato è perché non ho voluto ascoltare quella voce dentro di me’. Però non sapevo come assecondarla, non ero pratico”, rivela Signorini.

Ho scoperto Cuba, lì andavi a colpo sicuro – spiega il direttore editoriale di Chi – Avevo la tessera della Lauda Airways, partivo 2 o 3 volte al mese. Il mio primo uomo fu Ulisse, durò un anno. Voleva venire in Italia, col cavolo che ce lo portai. Era soltanto sesso”. Poi è arrivato Paolo Galimberti, conosciuto su una chat Tiscali, sezione incontri: Il mio nickname era Perlage, il suo Traveller68. Era il 2002, lui lavorava con Chiambretti. 

Alfonso e Paolo stanno insieme da oltre 20 anni. Lo scorso anno si sono lasciati per qualche mese. Quando gli si domanda se si siamo mai traditi, risponde: “Quando è successo a uno dei due, abbiamo avuto l’onestà intellettuale di ammetterlo, ora ha un’importanza secondaria. L’ho fatto per esigenza fisiologica, non con il cuore o la testa. Certo, se lo fai, devi essere disposto a subirlo”. E sulle nozze afferma: “Paolo me lo aveva chiesto prima che ci lasciassimo, io ero contrario: ‘Non capisco perché noi omosessuali dobbiamo prendere il peggio degli etero. Ora sono più possibilista. Se me lo proponesse lo prenderei seriamente in considerazione”.

Signorini dice anche la sua su Andrea Giambruno. Giorgia Meloni sapeva bene chi era Andrea. Ha dovuto scegliere tra sé stessa e quello che rappresenta. Se non fosse stata a Palazzo Chigi forse avrebbe agito diversamente”, sottolinea. E’ stato proprio lui a portarlo a Rete 4: “Era mio redattore a Kalispera. Identico a come è oggi. Un bauscia, diciamo qui, un ganassa, un guascone. In quattro giorni è andato fuori di casa, ha dovuto ripartire da zero. Certo ha fatto delle cavolate, ma se ne rende conto. Fa anche un pronostico su una possibile reunion con la premier: “Adesso no, poi chissà”.


Fonte: https://www.gossip.it/feed/


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