”Pensavo che per i miei genitori avere un figlio gay potesse essere un dispiacere”: Enzo Miccio parla del coming out e racconta com’è andata
Il wedding planner più famoso d’Italia ha spiegato di essere praticamente scappato dal suo paese
Lì gli veniva fatto pesare il suo orientamento affettivo, temeva di fare coming out in famiglia
Enzo Miccio ha voluto raccontare la sua esperienza col coming out a ‘Le Iene’.
Il wedding planner più famoso d’Italia è gay ma non ne ha parlato in famiglia per molto tempo. Oggi rifarebbe le cose diversamente.
Il 52enne è stato protagonista del monologo della trasmissione di Italia1 e ha spiegato di aver temuto che la sua famiglia sarebbe rimasta delusa nel sapere che è omosessuale. Ma le cose non stavano così.
Enzo Miccio, 52 anni, ha raccontato di essere praticamente scappato dal suo paese a 18 anni perché lì qualcuno lo faceva sentire sbagliato per il suo orientamento affettivo
Appena diventato maggiorenne andò via di casa e lasciò il paese dov’era cresciuto, rinunciando a tante cose.
All’epoca non vedeva alternative. Oggi pensa che avrebbe potuto essere più aperto con i suoi cari.
Ha detto: “Ho lasciato il mio paese appena ho compiuto 18 anni, quasi scappando. Lasciandomi alle spalle gli amici, gli affetti, rinunciando a crescere con i miei fratelli e con la mia famiglia”.
“L’ho fatto perché in tanti mi hanno fatto sentire diverso, sbagliato. E non ho trovato la forza di parlarne con nessuno, sennò con qualche amica che è stata capace di ascoltarmi senza giudicare”, ha aggiunto.
Il wedding planner temeva che i genitori non avrebbero preso bene il suo coming out, non fu così
“L’adolescenza è sempre un momento delicato nella vita e lo è ancora di più quando scopri di avere un’identità sessuale diversa. Diversa da quella che gli altri si aspettano da te, da quella che piace a loro. Perché le persone sono spesso troppo spaventate o semplicemente troppo impreparate per aiutarti a gestire le tue emozioni”, ha continuato.
“Nella mia famiglia la regola è sempre stata la stessa: essere bravi e responsabili, senza portare a casa mai un problema”, ha spiegato.
“Ciò che pensavo allora era che il disagio che stavo vivendo potesse essere per loro un problema o un peso. Pensavo che per i miei genitori avere un figlio gay potesse essere un dispiacere. Ma per fortuna non lo è mai stato”, ha sottolineato.
“Allora sbagliando ho taciuto e ho provato a tirare dritto, almeno finché sono riuscito a farcela”, ha affermato.
Enzo ha voluto dare un consiglio a tutti quei giovani che magari stanno vivendo quello che ha vissuto lui anni fa.
“Oggi sono fiero della persona che sono diventato, ma voglio darti un consiglio: non fare come me. Non scappare, non avere paura di chiedere aiuto. Chiunque tu sia, sappi che non si sbagliato, educa te stesso, accettati, e ti sentirai più forte nell’affrontare la discriminazione”, ha detto.
“Sii fiero di te, sempre. Perché sei unico e autentico”, ha concluso. LEGGI TUTTO