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    Regionali, Centrodestra annuncia: Bucci candidato per la Liguria

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaGiorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi hanno annunciato che il candidato del Centrodestra alla Presidenza della Regione Liguria è Marco Bucci, attuale Sindaco di Genova. Lo riferisce una nota congiunta dei leader del centrodestra.“Marco Bucci sarà il candidato del centrodestra per le elezioni in Liguria. Una persona competente e un grande sindaco che, grazie al modello Genova, ha saputo far rinascere la sua città dopo il crollo del Ponte Morandi e che dal 28 ottobre sarà un grande governatore a servizio della Liguria. Forza Marco, andiamo a vincere!”. Così in un post su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini.Loading…“Un grande uomo e un grande sindaco, sarà un grande governatore per la Liguria. La scelta di Marco Bucci a candidato presidente rappresenta la continuità e il rafforzamento del lavoro svolto negli ultimi anni, che ha visto Genova rinascere sotto la sua guida. Ha saputo affrontare situazioni complesse come la ricostruzione del ponte Morandi, la gestione della pandemia sanitaria, il rilancio economico e infrastrutturale della città”. Così in una nota il viceministro del Mit Edoardo Rixi. “La sua visione di una Liguria moderna e competitiva, capace di valorizzare il territorio e attrarre investimenti, è in piena sintonia coi valori della Lega e del centrodestra unito – ha detto Rixi -. Marco Bucci è la persona giusta per superare le sfide del futuro e guidare la Liguria con una leadership solida e affidabile”. LEGGI TUTTO

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    Conte: se Grillo è il «sopraelevato» io non posso esserci

    ServizioMovimento 5 StelleIl leader dei Cinque Stelle: noi mai con Renzi, ne parlerò con Schleindi Redazione Roma8 settembre 2024Conte: Le priorità? “Lotta all’evasione, stipendi, investire sulla sanità e aiuti per i giovani”Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«Non è questione Grillo-Conte, ma una questione Grillo-comunità che vuole discutere. È un principio politico e giuridico. Io non accetterò mai di vivere in una comunità in cui c’è un soggetto sopraelevato rispetto alla comunità stessa. È un principio antidemocratico. Se passa questo principio – e non vedo come possa passare – io non potrei esserci». A dirlo è stato il leader del M5s Giuseppe Conte che alla Festa del Fatto Quotidiano ha rilanciato la sfida al fondatore dei Cinque Stelle.Quanto all’ipotesi dell’ingresso di Matteo Renzi in un’allenza di centrosinistra Conte ha detto: «È il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi mai potremo lavorare con Renzi e costruire un progetto con lui». Alla domanda se si sia già confrontato con la leader del Pd Elly Schlein sul motivo per cui ha riaperto a Renzi, risponde: «Avremo modo di parlarne sicuramente. Noi con Pd e Avs stiamo lavorando e non si parte da zero» ma «un progetto alternativo non puoi farlo con persone che contaminano».Loading… LEGGI TUTTO

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    Mattarella: «L’edificio dell’Europa va completato o non reggerà agli urti»

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura“In casi di difficoltà un edificio incompleto non può reggere, rischia di non sopravvivere. Il mondo è pieno di difficoltà emergenziali e l’edificio europeo va completato perché non può restare incompleto, perché non reggerebbe all’urto degli eventi della vita internazionale”. A sottolinearlo è il capo dello Stato Sergio Mattarella in un saluto all’Università di Aosta.“Il mondo è pieno di condizioni emergenziali”Durante il suo discorso all’ateneo della Valle d’Aosta Mattarella ha infatti ricordato come “le genti di montagna sanno più di chiunque altro che quando ci sono difficoltà emergenziali come calamità naturali un edificio incompleto non può reggere. Vi sono rischi di non sopravvivere. Il mondo è pieno di condizioni emergenziali, difficoltà di grande rilievo, globali. L’Edificio europeo va completato perché non può restare a lungo incompleto, perché non reggerebbe all’urto degli eventi della vita internazionale”. Il capo dello Stato ha definito “illusione e inganno” pensare di poter tornare alle singole sovranità nazionali.Loading…Le due visioni dell’integrazione e le sovranità nazionali“Si sono sempre confrontate sin dai tempi dei trattati di Roma – ha detto Mattarella – due concezioni nell’ambito della Comunità: chi ha pensato e continua a pensare che l’Unione europea sia un’utile cornice di collaborazione economica, ma nulla di più, una cornice utile per l’Economia, che è stato il punto di partenza dei Trattati di Roma; chi ha sempre pensato e continua a pensare che l’Unione sia una comunità di valori che si aggrega attorno ad essi, ed inevitabilmente cresce in integrazione sempre più intensa e più completa, per tante ragioni. Una è quella, di sempre più evidente attualità, di rendere effettiva la sovranità nazionale, di fronte ai tanti problemi di portata epocale che si pongono davanti all’umanità, sempre più ampi , sempre più globali. Nessuna sovranità nazionale è capace di affrontarli con efficacia, e per rendere effettive queste sovranità nazionali occorre investirle insieme. Questo è un modo per affermare in modo efficace, effettivo, serio , importante la civiltà europea e insieme di garantire agli stati nazionali, una effettività della sovranità gestita insieme”.L’Europa cresce con gli strumenti di solidarietà“L’Unione è una comunità di valori – ha proseguito il Capo dello Stato – e ciò richiede che sempre più aumenti la vita insieme. In fondo è quello che voleva esprimere Robert Schuman che tra il 1949 e il 1951 ha dato un contributo fondamentale all’avvio dell’integrazione europea. L’Europa crescerà con l’aumento degli strumenti di solidarietà che nel corso del tempo si manifesteranno. Lo abbiamo visto in tante occasioni, nella pandemia o nel post pandemia. Questo significa che si fa riferimento a valori comuni che richiedono un crescente impegno vicendevole. Vi è una quantità di ragioni che spinge affinchè questo venga completato”. Mattarella è quindi ricorso alla metafora della casa incompleta che crolla dinanzi a una calamità, per indicare il rischio “di non sopravvivere” che corre l’Ue se non procede nell’integrazione. “Vi sono molti nell’Ue, in tanti Paesi dell’Ue, in tutti i Paesi dell’Ue – ha sollineato – che vengono illusi da chi pensa che si possa tornare ad un epoca d’oro del passato, che non c’è più, ammesso che fosse d’oro, che non c’è più perché il mondo è cambiato, la storia procede e illudersi che possa tornare indietro è, appunto, una illusione e un inganno”. LEGGI TUTTO

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    Meloni: «Il caso Sangiuliano non indebolirà il governo». Incontro con Zelensky: «Non abbandoneremo l’Ucraina»

    Rispondendo a una domanda fatta dalla platea dall’industriale Emma Marcegaglia su tempi e modalità di applicazione della legge relativa a Industria 5.0 Meloni ha detto: «Se ci sono delle cose che si possono migliorare, sono totalmente a disposizione, così come per valutare i termini di eventuali proroghe, perché le misure si mettono in campo, si valutano come funzionano e poi si decide come muoversi». Si tratta di uno dei provvedimenti, prosegue la presidente del Consiglio, «fatti dal governo ai quali non sono riuscita a dare adeguata visibilità. Parliamo di 6,3 miliardi di euro a disposizione delle imprese per efficientare sul piano energetico e digitale il loro lavoro». Industria 5.0, riepiloga Meloni, «riconosce un credito di imposta a questi progetti di innovazione, un valore che sale quanto più si ottiene con quegli investimenti sul piano della riduzione energetica». Da questo punto di vista, «credo che possa essere uno strumento molto utile» visto che, oltre agli investimenti, «rientrano nelle spese agevolabili anche i costi per la formazione del personale, che aiuta la grande industria e soprattutto la piccola e media impresa a stare al passo con la transizione energetica». Tirando le somme, conclude la premier, «più la misura funzionerà bene, più noi avremo interesse a mandarla avanti».«Non credo che non ci sarà riconosciuto ruolo in Ue» Quanto alla nomina di Raffaele Fitto «siamo in dirittura d’arrivo sull’annuncio della presidenza della Commissione europea. Non ho motivo di credere che all’Italia non le venga riconosciuto ciò che le spetta, per la forza che l’Italia ha, e trovo il dibattito surreale». Meloni ha ricordato: «Dicevano che von der Leyen si sarebbe segnato al dito un mancato voto e se fossi in lei mi arrabbierei molto. FdI non aveva votato von der Leyen ma io ho lavorato ben con lei in questi due anni e non ho ragione di credere che le cose vadano diversamente in futuro».«Pnrr in buone mani con Fitto, lo sarà anche in futuro»Chi sarà il sostituto di Fitto? «Come il Pnrr è stato in buone mani con Raffaele Fitto, non ho dubbi che sarà in buone mani anche nei prossimi anni, perché è un progetto strategico sul quale il governo ha dimostrato di mettere tutta la sua capacità e attenzione» si è limitato a rispondere Meloni. «Tutto il sistema Paese sta lavorando bene e adesso arriva la fase cruciale e più bella della messa a terra di queste risorse con i cittadini che vedranno il risultato che porta. Penso – ha aggiunto – che tutta Italia debba ringraziare Fitto per il lavoro che ha fatto e che farà, si spera, nei prossimi anni per l’Europa».Loading… LEGGI TUTTO

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    Sangiuliano, dalla Corte dei conti agli esposti in procura: il caso diventa giudiziario

    Il parlamentare dell’opposizione ipotizza i reati di indebita destinazione di denaro pubblico e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Il riferimento è sempre alle parole di Boccia che ha affermato di essere stata al corrente e coinvolta nelle fasi organizzative del G7 della Cultura di Pompei, città visitata insieme allo stesso ministro. I pm di piazzale Clodio procederanno formalmente all’apertura di un fascicolo, eventualmente in una prima fase a modello 45 (ossia senza indagati né ipotesi di reato) per poi affidare la delega per effettuare indagini. In caso di estremi di reato l’indagine, però, poi passerebbe al Tribunale dei Ministri – anche se Sangiuliano si è dimesso – perché all’epoca dei fatti ricopriva ancora l’incarico.Ai magistrati si rivolgerà anche lo stesso ministro, come ribadito nella lettera a Meloni. Il suo esposto, come anticipato dal legale Silverio Sica, ipotizzerà il reato di violazione della riservatezza, facendo riferimento alla pubblicazione sui social da parte di Boccia di filmati, mail e audio privati. «Per il materiale che abbiamo esaminato – ha detto il legale – siamo nel pieno di una vicenda privatissima che politicamente risponde alla logica della doppia morale tutta italiana, la morale propria e quella dell’avversario».«Milioni di risarcimento»«Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso – ha detto l’ex ministro in un colloquio con il Messaggero -. Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto».Il legale di Sangiuliano: da Boccia pressioni illeciteIntanto l’avvocato Salvatore Sica, legale dell’ex ministro della Cultura, fa sapere: «La denuncia è in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. È innegabile che l’ex ministro, a mio modo di vedere, è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere ma la decisione spetterà ai magistrati, prefigurano il reato di tentata estorsione. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima».Loading… LEGGI TUTTO

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    M5s, Conte: sorpreso da Grillo che compromette la costituente

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«Non faccio polemica con Grillo, sono dispiaciuto, sorpreso e sconcertato che di fronte a un processo costituente così integrale il nostro fondatore entri a compromettere questo processo». Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, intervistato alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia insieme al candidato governatore del centrosinistra in Emilia Romagna, Michele de Pascale.Conte: Renzi fa perdere i voti, non lo dico io ma i sondaggi«Non sono io convinto che Renzi fa perdere i voti, lo sono gli italiani che rispondono ai sondaggi» ha aggiunto Conte. Poco prima, quando sul palco il commissario europeo uscente Paolo Gentiloni aveva accolto con favore il «ritorno» di Italia Viva nel centrosinistra dalla platea si è levata però una bordata di fischi.Loading…«Campo largo? direi meglio campo coeso»Conte a proposito del cosiddetto “campo largo” ha detto di preferire l’espressione “campo coeso”. «In un sondaggio che mi hanno letto – ha spiegato – il 74% degli elettori di questa area, di sinistra, invoca l’importanza della coesione, quindi campo coeso potremmo dire. È importante costruire un’alternativa vincente e lo fai sulla credibilità del progetto».«Harris? Consentì copertura di ciò che accade a Gaza»«Io credo che per una forza politica che esprime una propria visione del mondo, definire la propria identità abbracciando in toto acriticamente il candidato di un altro Paese sia sbagliato. Fra Macron e Le Pen? Non voterei mai le Pen, ma all’epoca non me la sarei sentita di dire che avrei votato acriticamente Macron. Harris ha lavorato con Biden, perché ha consentito la copertura militare e politica su quello che succede a Gaza? Noi giudichiamo sui fatti. Se toglierà la copertura al governo di Netanyahu sarò il primo ad applaudirla» ha aggiunto Conte parlando di politica estera. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, per gli statali ipotesi uscita volontaria dal lavoro dopo i 67 anni

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaPer i dipendenti pubblici potrebbe diventare più semplice restare in servizio dopo aver compiuto di 67 anni: secondo quanto riportato dal Messaggero, una volta compiuta l’età per la pensione di vecchiaia (67 anni) si potrà decidere di restare al lavoro senza presentare la richiesta di trattenimento in servizio. In pratica la permanenza sarebbe automatica a meno di una presentazione di richiesta di uscita. Al momento invece è automatica l’uscita una volta raggiunta l’età e sta al dipendente chiedere eventualmente alla propria amministrazione la permanenza al lavoro (con la possibilità dell’amministrazione di respingere la domanda).All’ipotesi, secondo il quotidiano romano, il Governo starebbe lavorando a fronte del numero elevato di uscite attese grazie al raggiungimento dell’età di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata. Il provvedimento, secondo quanto scrive il quotidiano: «Potrebbe entrare nella prossima manovra, ma non si esclude neppure di anticiparlo».Loading… LEGGI TUTTO