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    Manovra 2025, quando sarà approvata? Il calendario dell’iter in Parlamento

    Introduzione
    Le tempistiche per l’approvazione della manovra si stanno allungando. L’esame del testo ha subìto dei rallentamenti in commissione Bilancio alla Camera, facendo slittare l’approdo in Aula che sembrava previsto per lunedì 16 dicembre. Questo costringerà ad accelerare i tempi per evitare il rischio di non concludere l’iter entro la scadenza del 31 dicembre. In quel caso scatterebbe l’esercizio provvisorio, un regime eccezionale con limitazioni di spesa. LEGGI TUTTO

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    Mattarella agli ambasciatori: “Diplomazia contro sirene del settarismo nazionalistico”

    Nel corso del suo intervento in occasione dell’apertura dei lavori alla Farnesina della Conferenza degli Ambascitori, il presidente della Repubblica ha sottolineato che “nelle democrazie mature la politica estera è motivo di naturale convergenza tra le diverse opinioni che animano il dibattito pubblico”

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    “Siamo di fronte al paradosso di una società globale sempre più interconnessa e interdipendente che attraversa una fase in cui si affacciano nuovamente, con ricette stantie, le sirene del settarismo nazionalistico, etnico, quando non arbitrariamente religioso. Divisioni e fratture profonde si moltiplicano”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha esordito questa mattina nel corso del suo intervento in occasione della XVII edizione degli Stati generali della diplomazia alla Farnesina, la Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo. “Viene spontaneo chiedersi quale posto abbia la diplomazia in questo contesto, rispetto ad atteggiamenti e a forze – anche di natura non statuale – che si propongono di intaccare la cornice di norme e principi statuiti per assicurare ai membri della comunità internazionale interazioni stabili e ordinate secondo regole riconosciute e valide per tutti”, ha aggiunto il Capo dello Stato, sottolineando anche che “la stabilità di un posizionamento la rinveniamo nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11: diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercito delle libertà democratiche, ripudio della guerra, perseguimento di pace e giustizia tra le nazioni anche attraverso limitazioni alla sovranità, in condizioni di parità con gli altri Stati”. “Di qui l’integrazione d’Europa, le Convenzioni internazionali, di qui le Corti di giustizia che ne sono derivate, a tutela dell’applicazione degli ordinamenti”, ha precisato Mattarella. 

    La Conferenza degli ambasciatori
    L’evento alla Farnesina rappresenta un’occasione di confronto sull’azione internazionale dell’Italia, che vede la partecipazione di oltre 150 titolari delle sedi diplomatiche italiane all’estero, di numerosi ministri di governo e personalità estere, tra cui il capo del dipartimento federale degli affari esteri della Svizzera, Ignazio Cassis, e il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia Atomica, Rafael Mariano Grossi.

    Mattarella: “La politica estera sia motivo di naturale convergenza”

    Nel corso del suo intervento in occasione dell’apertura dei lavori alla Farnesina della Conferenza degli Ambascitori, il presidente della Repubblica ha sottolineato che “nelle democrazie mature la politica estera è motivo di naturale convergenza tra le diverse opinioni che animano il dibattito pubblico”. Poi ha aggiunto: “In Italia è stato un processo che si è gradualmente affermato nei decenni, dopo la lezione degasperiana”.
    Mattarella: “Coerenti su diritto asilo e Convenzioni”
    “La diplomazia, esercizio di paziente tessitura strategica, è, naturalmente, strumento, proiezione dei valori propri alla comunità che si rappresenta, nel nostro caso dei principi affermati dalla Costituzione, che ispirano la presenza dell’Italia nel mondo”, ha proseguito Mattarella. “Unione Europea e Alleanza Atlantica hanno segnato e segnano nel profondo la collocazione della Repubblica nello scenario internazionale”, ha aggiunto il Capo dello Stato, precisando che “dalla coerenza di queste scelte è derivata larga parte dell’autorevolezza conquistata dall’Italia con la ricostruzione morale e materiale del Paese all’indomani della Liberazione”. “Lo sforzo incessante della nostra azione è stato diretto, quindi, a prevenire i conflitti, a elaborare soluzioni idonee a ricostruire il capitale di fiducia tra gli Stati, oggi pericolosamente eroso. Questo ha consentito alla Repubblica di acquisire influenza e credibilità, in numerosi organismi multilaterali, a partire dalle Nazioni Unite, strumento ampiamente imperfetto ma prezioso”, ha rimarcato il presidente della Repubblica, sottolineando ancora che “l’Italia ha dimostrato di saper coniugare la consapevolezza delle proprie scelte di collocazione internazionale con la capacità di interpretare le sensibilità di Paesi, a tratti distanti in termini di sensibilità, interessi, livello di sviluppo o matrice culturale”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, ancora tensione alla Camera. No di Fontana alle richieste delle opposizioni

    I capigruppo di Pd, M5s, Iv e Avs scrivono al presidente di Montecitorio per chiedere di dichiarare inammissibili alcuni emendamenti di relatori e governo “eterogenei” che “riscrivono buona parte della legge di Bilancio, senza permetterne l’esame secondo regolamento”. Ma la richiesta viene respinta: gli emendamenti sono ammessi. Dopo i lavori in commissione, il via libera dell’Aula al testo è atteso venerdì. Tra le nuove misure, novità su scuole paritarie, start up, flat tax e Naspi

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    Rimane alta la tensione sulla manovra alla Camera. Le opposizioni tornano all’attacco della maggioranza, con una lettera al presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana, a cui è stato chiesto di bloccare le modifiche presentate in commissione Bilancio. Troppe e troppo variegate, praticamente una manovra-bis impossibile da valutare nel breve tempo concesso, visto che la tabella di marcia prevede di chiudere l’esame in commissione martedì mattina per poi mandare il testo in Aula mercoledì per licenziarlo, ricorrendo alla fiducia, venerdì. Ma il presidente Fontana non lascia spiragli: le modifiche sono molte, ammette, ma non è la prima volta che succede e le opposizioni hanno a disposizione tutti i mezzi per intervenire e difendere le loro prerogative costituzionali. Ci sono i subemendamenti che possono presentare, e le relazioni dettagliate dei relatori per ovviare alla mancanza di quelle tecniche.

    La lettera delle opposizioni

    Nella lettera a Fontana i capigruppo di Pd, M5s, Iv e Avs – assente la firma di Azione – lamentano “la struttura estremamente eterogenea” dell’emendamento presentato dai relatori venerdì sera. Si va “dalla fiscalità diretta e indiretta alle politiche sanitarie, dagli interventi per il Mezzogiorno al rifinanziamento di fondi per missioni internazionali, sino a modifiche in materia di giustizia tributaria e incentivi all’occupazione”. Testi, peraltro, privi delle relazioni tecniche, e quindi complicati da valutare. Fontana ricorda prima di tutto di essere già intervenuto qualche giorno fa per stoppare un maxiemendamento, che poi è stato spacchettato in tre, da relatori e governo, proprio per rendere la presentazione più omogenea. Ma la manovra, sottolinea, è “fisiologicamente eterogenea e comprensiva di interventi su vaste e svariate materie”, quindi non c’è necessità di intervenire oltre. Le opposizioni, però, possono subemendare le modifiche proposte, oppure chiedere di usare lo strumento della votazione per parti separate. 
    Ripartito l’esame in commissione
    Con qualche ora di ritardo, oggi verso le 13 son ripartiti i lavori della commissione Bilancio. Tra le prime conferme, è stata approvata all’unanimità la riformulazione di un emendamento dell’opposizione (Boschi, Del Barba, Gadda) che rifinanzia il reddito di libertà “per garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza”. Il fondo che lo finanzia è incrementato di un ulteriore milione di euro all’anno dal 2025. LEGGI TUTTO

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    Meloni: «Avanti con premierato, autonomia, giustizia. I centri in Albania funzioneranno»

    Open Arms: Salvini: vado in tribunale a testa alta, difendere confini non è reato«Venerdì, l’ultimo prima del Santo Natale, sarò anche a nome vostro al processo a Palermo per il processo Open Arms, vado in Tribunale a testa alta, con orgoglio, perché difendere le leggi, i confini e l’onore di un Paese finché campo per me non potrà mai essere reato». Lo ha detto Matteo Salvini, ospite di Atreju.Codice strada: Salvini a Vasco Rossi: si confronti con chi ha perso figli per colpa di chi guida drogato«Ho visto che Vasco Rossi ha polemizzato, io sono stato a tanti concerti a Milano e a Roma di Vasco Rossi, mi piace molto come cantante, ma è contrariato perché dice che se uno usa alcune droghe e poi si mette al volante rischia qualcosa, ebbene, io invito Vasco Rossi non a confrontarsi con la politica, col ministro Salvini, ma farsi due chiacchiere con quei troppi genitori che hanno perso troppi figli per colpa di chi si è messo alla guida avendo utilizzato delle droghe». Lo dice Matteo Salvini, ospite in collegamento di Atreju. «Non si scherza e non si fa polemica – sottolinea – . Quando c’è in ballo la vita dei ragazzi. Questo è un governo che ha le idee chiare, siamo liberali, siamo libertari, ognuno ha la sua vita, fa quello che vuole, ma la droga è morte, ogni tipo di droga è sempre comunque morte e lo Stato spacciatore con noi al governo non farà mai strada. Andiamo avanti fino al 2027 prenotandoci per il 2032 col passaggio attraverso gli elettori». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in collegamento con la festa di Atreju.Ue: Morawiecki, rendiamo di nuovo grande l’Europa, servono persone come Meloni«Oggi abbiamo bisogno di persone forti che ci guidino come Giorgia Meloni». Lo ha detto l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki dal palco di Atreju, dopo aver aperto il suo intervento in italiano citando la Divina Commedia. «E’ tempo per noi di iniziare un nuovo viaggio, è tempo di riscoprire la grandezza europea – ha affermato – L’Europa è il cuore del mondo. Let’s Make Europe Great Again», ha rimarcato, evocandolo slogan di Donald Trump, “Make America Great Again”.Migranti: Schlein, Meloni spieghi ad Atreju gli 800mln sperperati in Albania, ci metta faccia«Giorgia Meloni, che oggi parla ad Atreju del favoloso mondo di Ameloni dove va tutto alla grande, spieghi agli italiani come mai il suo governo ha sperperato 800 milioni di euro di soldi pubblici in Albania per una prigione vuota. Costruita per deportare persone in Albania violandone i diritti, che poi hanno dovuto riportare in Italia. Uno spreco enorme, inutile, cinico. Di risorse economiche e umane, perché il personale, che meglio potrebbe essere impiegato in Italia, è invece trattenuto lì a fare la guardia al vuoto». Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein. «In un momento in cui famiglie e imprese in Italia faticano ad arrivare a fine mese, è inaccettabile che risorse così ingenti vengano sottratte alla sanità pubblica, alla scuola per questa bieca propaganda sulla pelle dei più fragili. La Presidente del Consiglio chiarisca subito dove sono finiti questi soldi e perché non siano stati destinati a sostenere chi oggi, in Italia, ha più bisogno. Ci metta la faccia, gli italiani meritano una risposta», incalza la leader dem.Loading… LEGGI TUTTO

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    Lega lombarda, Romeo eletto segretario per acclamazione. Fontana: “Problema del Nord c’è”

    A Milano il congresso regionale del Carroccio, il primo dal 2015. Il senatore Massimiliano Romeo è il nuovo segretario: “Ci vuole la Lega delle comunità e dei militanti, non delle personalità”. Diversi i politici sul palco. Il governatore lombardo: “Ci sono tante cose che vanno bene, ma anche altre che non vanno bene”. “Il capo va rispettato”, ha detto Giorgetti. Calderoli sull’autonomia: “Strada in salita ma non mollo”. Presente anche il leader Salvini: “La scelta di un movimento nazionale per la Lega è giusta”

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    A Milano si è tenuto il congresso della Lega lombarda, il primo dal 2015. Il senatore Massimiliano Romeo è stato eletto nuovo segretario per acclamazione. Romeo, capogruppo a Palazzo Madama, era l’unico candidato in campo dopo i ritiri del coordinatore dei giovani Luca Toccalini e dell’ex parlamentare bergamasco Cristian Invernizzi. Diversi i politici saliti sul palco, come il presidente della Lombardia Attilio Fontana. “Ci sono tante cose che vanno bene, ma anche altre che non vanno bene. Il problema del Nord c’è”, ha detto Fontana. “Il capo va rispettato”, ha dichiarato invece il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Presente anche il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini.

    Romeo nuovo segretario

    Massimiliano Romeo, quindi, è il nuovo segretario della Lega lombarda. Nella premessa del suo programma, il senatore ha sottolineato che “negli ultimi tempi abbiamo perso parte di quell’identità che ci caratterizzava ed è normale che la base si senta disorientata e disillusa”. Secondo Romeo, “serve un cambio di passo, la base deve essere più coinvolta nelle decisioni e nelle scelte fatte dai dirigenti”. Durante il suo intervento al congresso regionale del Carroccio, Romeo si è anche rivolto a Salvini. “Matteo, sai che sono sempre stato leale con te, se non parliamo più del Nord, al Nord i voti non li prendiamo più”, ha detto. Dalla platea è partita un’ovazione. “Tante volte ci sono state beghe di cortile all’inseguimento ossessivo di poltrone e poltroncine. Se vogliamo prendere un po’ della Lega delle origini, prima viene il simbolo e poi la cadrega. Sia chiaro. Così come la militanza non può essere considerata manovalanza e poi un comitato ristretto prende le decisioni per tutti”, ha detto ancora Romeo. E ha sottolineato che “ci vuole la Lega delle comunità e dei militanti, non delle personalità. A me questa storia della Lega di Zaia, di Giorgetti e di Vannacci non convince. Ci vuole la Lega di comunità, nessuno di noi senza il simbolo avrebbe potuto fare quello che ha fatto”. “Ci sono sensibilità diverse – ha ribadito -, è giusto un confronto. Dobbiamo instaurare un clima collaborazione e armonia, cercare di andare d’accordo pur con sensibilità differenti, superando le attuali conflittualità, tante, troppe”. LEGGI TUTTO

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    Atreju, il discorso di Meloni: “Maggioranza compatta, il 2025 sarà l’anno delle riforme”

    “Abbiamo creato quasi un milione di posti di lavoro, Berlusconi sarebbbe fiero. Schlein? Sulla sanità serve a lei la calcolatrice. Da Landini toni senza precedenti nella storia dei sindacati”, ha accusato la premier. Sul palco anche Tajani, Lupi e Cesa, in videocollegamento Salvini. In mattinata, l’incontro con l’ex premier polacco Morawiecki. Ieri ospiti il presidente argentino Milei (“La destra sia una legione romana”) e il leader del M5s Conte (“Non siamo lo junior partner del Pd”)

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    Si è conclusa Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia che si tiene ogni anno a Roma. In mattinata, sul palco nell’area del Circo Massimo, l’intervento dell’ex premier polacco Mateusz Morawiecki. Poi è toccato ai leader del Centrodestra Matteo Salvini (Lega), in videocollegamento, Antonio Tajani (Forza Italia) e Maurizio Lupi (Noi Moderati). Infine, il discorso della presidente del Consiglio e leader di Fdi Giorgia Meloni. “La maggioranza è compatta, il 2025 sarà l’anno delle riforme. Avanti anche sul premierato. Abbiamo creato quasi un milione di posti di lavoro, Berlusconi sarebbbe fiero. Schlein? Sulla sanità le serve la calcolatrice. Da Landini toni senza precedenti nella storia dei sindacati”. Poi l’annuncio: “Lascio la presidenza di Ecr, sosterrò l’ex premier polacco Morawiecki”.

    Il discorso di Meloni

    Un malore in platea ha fatto ritardare di qualche minuto l’inizio del discorso della premier. “C’è una persona che non si sente bene, serve un’ambulanza”, ha detto Meloni. Poi, risolta l’emergenza, è cominciato l’intervento. “Grazie di essere qui anche quest’anno come da 26 anni a questa parte: è un tempo che per noi è lungo, ma è praticamente un’era geologica per la politica italiana. Era il 1998, era il parco del Colle Oppio e Atreju era la sfida di una generazione che spendeva tutta se stessa nel tentativo di superare pregiudizi e steccati ideologici”, ha affermato la presidente del Consiglio. “È un altro mondo visto da qui, da oggi, però è il nostro mondo. Dobbiamo ricordarcelo perché nessuno che non sappia guardarsi alle spalle, guardare indietro, può avere la pretesa di andare avanti”. Poi un ringraziamento (con punte di ironia) al lavoro della sorella: “Grazie ad Arianna, che tra la nomina di un astronauta e di un amministratore delegato di una multinazionale, tra la foga di dover piazzare amicizie e parenti, pure gente che non conosce, in ogni anfratto dello Stato italiano, ha trovato pure il tempo di organizzare Atreju”.
    “Arriveremo compatti alla fine del governo”
    “Ciascuno di noi è consapevole della responsabilità che ha sulle spalle, noi onoreremo fino all’ultimo giorno il compito che ci è stato dato dagli italiani in questa nazione. Arriveremo compatti alla fine del governo e oltre”, ha affermato la premier. “È normale e giusto confrontarci sulle idee ma chi spera che qualcuno di noi penserà a mettere il proprio destino davanti a quello della nazione rimarrà deluso. E deludere la sinistra è il nostro sport preferito”. Poi: “La stabilità di questo governo data dalla compattezza della sua maggioranza è il più grande elemento di discontinuità e il più grande elemento di forza nel quadro attuale, la stabilità garantisce credibilità internazionale e autorevolezza senza cui non è possibile produrre benessere”. Il quadro geopolitico “era e resta terribilmente complicato, tanto che molti hanno scommesso sul nostro fallimento ma hanno puntato contro il cavallo sbagliato. Invece è un’Italia che torna a correre e stupire, da osservato speciale diventa modello da seguire su molti fronti. Non è merito solo del governo ma anche degli italiani, che scoprono oggi come la politica possa essere un’alleata”. E ancora: “Pessimismo, benaltrismo, tafazzismo, la tendenza a piangerci addosso sono i principali nemici dell’Italia che abbiamo il dovere di sconfiggere, se non ci crediamo non possiamo farlo”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, caos in Commissione alla Camera. Slittano tempi per approdo in Aula. Cosa succede

    Introduzione
    È stallo sulla legge di Bilancio, che lunedì 16 dicembre sarà ancora sul tavolo della commissione. Entro questa sera scade il termine per i subemendamenti al nuovo pacchetto di modifiche Si allungano quindi i tempi per l’arrivo del testo sui banchi di Montecitorio per la prima lettura. Tra le ultime novità emerse, si va verso un aumento di 8 euro al mese delle pensioni minime; web tax solo per le grandi aziende; giù la tassa sulle plusvalenze delle criptovalute; mini-decontribuzione per il Sud. Protestano le opposizioni contro l’emendamento che aumenta lo stipendio dei ‘tecnici’ nel governo. LEGGI TUTTO

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    Atreju, botta e risposta Schlein-FdI dopo battuta sul “favoloso mondo di Meloni”

    “Ad Atreju va in scena il favoloso mondo di Meloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele. Ma esiste la realtà vera, testarda nei numeri e nella vita quotidiana degli italiani”. Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein, pronunciate all’assemblea dem in corso di svolgimento a Roma e che hanno subito alzato un polverone tra maggioranza e opposizione (VIDEO).  “Non siamo nel regno di fantasia”, ha aggiunto Schlein, “più che il mondo di Atreju qua è il dilagare del vostro nulla”. A stretto giro è arrivata la replica di Fratelli d’Italia, con un post su X che ha preso di mira la segretaria dem. “Il tuo mondo patinato, invece, è già crollato”, si legge sul profilo di FdI, accanto a un meme che ritrae Schlein con un microfono in mano e in un fumetto la sua battuta, ispirata al celebre film. “E comunque quello di Amelie è un mondo favoloso, non fatato”, puntualizza FdI. A dire il vero, però, la citazione riportata dal palco da Schlein dell’iconico film di Jean-Pierre Jeunet non conteneva errori. LEGGI TUTTO