More stories

  • in

    Elly Schlein compie 40 anni, la carriera politica della segretaria del Pd

    Nata il 4 maggio 1985 a Lugano, in Svizzera, la segretaria del Partito Democratico è la prima donna e la più giovane politica a guidare il partito. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Bologna, si dedica all’attivismo nell’associazionismo studentesco. Dopo l’elezione al Parlamento europeo nel 2014, si candida alle regionali in Emilia-Romagna nel 2020, dove viene nominata vicepresidente e assessora regionale al Welfare, politiche giovani e Patto per il Clima. Nel 2023 vince le primarie del Pd con il 54% dei voti LEGGI TUTTO

  • in

    Mattarella convoca Consiglio supremo di difesa

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17». Lo annuncia un comunicato del Quirinale. «L’ordine del giorno prevede le valutazioni sul Libro bianco della difesa europea, sulle infrastrutture strategiche nazionali, sull’adeguamento dello strumento militare e le prospettive per l’industria della difesa italiana. Inoltre, il Consiglio esaminerà l’evoluzione nelle principali aree di crisi con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e alle iniziative di pace in ambito internazionale ed europeo».Cosa è e quando si è riunitoIl Consiglio supremo di difesa è un organo istituito nel 1950, che si occupa di questioni legate alla sicurezza e difesa nazionale. È presieduto dal Presidente della Repubblica e include membri del governo, come il Presidente del Consiglio, i Ministri degli Esteri, Interno, Economia, Difesa e Sviluppo Economico, oltre al Capo di Stato Maggiore della Difesa.Loading…Il Consiglio era stato convocato l’ultima volta il 23 ottobre 2024, per discutere della crisi in Libano.Si era riunito anche il 21 maggio 2024 per la crisi umanitaria a Gaza. LEGGI TUTTO

  • in

    Quirinale, Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa l’8 maggio

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al palazzo del Quirinale, per giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17. L’ordine del giorno, si legge nel comunicato diffusa da parte del Quirinale, prevede le valutazioni sul “Libro bianco della difesa europea, sulle infrastrutture strategiche nazionali, sull’adeguamento dello strumento militare e le prospettive per l’industria della difesa italiana”. Ma non solo, perchè, inoltre, “il Consiglio esaminerà l’evoluzione nelle principali aree di crisi con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e alle iniziative di pace in ambito internazionale ed europeo”. 

    Il post del ministro Crosetto
    “Leggo su agenzie e siti on Line (quindi domani sui giornali) ‘il Consiglio Supremo di Difesa discute di riarmo Ue’.  Però non è all’ordine del giorno ed al Consiglio Supremo di Difesa si parla solo degli argomenti previsti”. Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, su X. LEGGI TUTTO

  • in

    Landini: parte del Paese non sa che ci sono i referendum

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«C’è un problema di scarsa informazione. Finora le tv e i giornali non hanno fatto un’informazione, tante persone non sanno che c’è il referendum», «oggi siamo qui perché è importante informare le persone visto che non tutti lo stanno facendo. C’è una parte di Paese che non sa che ci sono i referendum». Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, coi giornalisti al mercato di piazzale don Baroni a Lucca, prima tappa toscana oggi per invitare a votare Sì ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno. «È importante esser qui, parlare per ricostruire una partecipazione, una democrazia»«Referendum perché per i giovani è un disastro»«Perché facciamo questi referendum? Perché per i giovani è un disastro, c’è una precarietà senza fine, ci sono salari troppo bassi, si muore sul lavoro. Quindi è il momento di provare a cambiare questa situazione». Così ancora Landini.Loading…«Quello che vogliamo fare è andare a ascoltare, anche ascoltare le critiche, perché è un momento in cui devi anche ricostruire un rapporto per provare a cambiare la situazione. Non è che abbiamo fatto tutte le cose giuste, bisogna essere onesti. Essere qui è un elemento di umiltà per ascoltare, per capire, per verificare se quello che stiamo facendo corrisponde ai bisogni delle persone». Per il segretario della Cgil «è importante fare questo lavoro in questo mese – ha anche detto – di contatto, di coinvolgimento, ascoltando le persone e invitando le persone a decidere. Poi, ognuno vota quello che ritiene più opportuno, noi ovviamente li invitiamo a votare ’sì’, ma ognuno usa la sua testa». LEGGI TUTTO

  • in

    Meloni: “Con Trump leali ma non subalterni. No a strumentalizzazione antifascismo”

    La premier ha parlato anche del governo, degli attacchi sessisti contro la sua persona, di natalità ed energia in un’intervista al direttore dell’AdnKronos. “Mi ripresenterò agli elettori dicendo ve lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto”, ha detto Meloni

    ascolta articolo

    A due anni e mezzo dall’inizio del suo governo, Giorgia Meloni ha tirato le somme del lavoro svolto fino ad ora e ha toccato diversi argomenti, dai rapporti con Trump alla natalità in Italia, in una lunga intervista con il direttore dell’agenzia stampa AdnKronos. “Se penso alle tante vicende che abbiamo vissuto in questi due anni e mezzo, ai cambiamenti intorno a noi ma anche alle tantissime cose fatte mi sembra lontano”, ha esordito la premier parlando di quel 22 ottobre del 2022, giorno del giuramento davanti al Presidente della Repubblica. “Se penso a quello che ancora vogliamo realizzare ragiono come se avessimo appena iniziato”, ha aggiunto, spiegando che “anche quando la stanchezza fisica prende il sopravvento, non penso mai di aver fatto abbastanza. Dopodiché – ha continuato Meloni – al di là delle sensazioni, c’è un dato inconfutabile: il governo che presiedo è già oggi il quinto più longevo della storia repubblicana e certamente saliremo ancora in questa classifica. È un governo stabile, che poggia su una maggioranza coesa, e questa stabilità aumenta la considerazione per l’Italia”. La cosa più importante fatta per il Paese fino ad ora? “Potrei citare decine di provvedimenti di cui vado orgogliosa ma la cosa per me più importante è sentir dire a molti italiani che hanno ritrovato un po’ di fiducia e di orgoglio”. La cosa più faticosa? “La natalità. I risultati sono ancora insufficienti”.

    I punti fermi del governo
    Realizzare per intero il programma del centrodestra è l’obiettivo di Giorgia Meloni per la fine del suo governo: “Voglio potermi ripresentare agli elettori dicendo la cosa più banale su cui i politici andrebbero giudicati: ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto”. Economia, immigrazione, sicurezza, sostegno alle famiglie, riforme, politica estera, lavoro: tutti punti ugualmente fondamentali per la premier che, in merito all’ultimo punto, si dice fiera “che il governo abbia reperito, insieme all’INAIL, ulteriori 650 milioni su questo tema, che sommati ai 600 milioni già previsti quest’anno, portano a oltre un miliardo e 250 milioni la dotazione disponibile”.

    Il premierato
    Parlando di riforme, una che sta particolarmente a cuore alla premier è il premierato, da lei definito “la madre di tutte le riforme”. “Insieme alla riforma della giustizia, all’autonomia differenziata, alla riforma fiscale – ha detto Meloni nell’intervista – è l’impianto riformatore per il quale gli italiani ci hanno votato. Andremo avanti perché vogliamo rafforzare la nostra democrazia e difendere il diritto dei cittadini a scegliere da chi farsi governare. Ci riusciremo”. E a proposito di progetti ambiziosi, il ponte di Messina: “Siamo stati la civiltà delle grandi edificazioni che stupivano il mondo, non possiamo intimidirci per un ponte, anche se maestoso. Dopodiché sappiamo quante difficoltà comporti, ma tutto sta procedendo nella giusta direzione”.

    Meloni: “Io vittima di attacchi sessisti”
    Oltre agli attacchi politici, ci sono stati anche molti attacchi personali contro la presidente del Consiglio e altri membri della sua famiglia. “Io sono cresciuta in un quartiere storicamente di sinistra (Garbatella a Roma, ndr) – ha raccontato Meloni – e ho iniziato la mia militanza politica a scuola, in infuocate assemblee studentesche. Sono abituata al confronto politico, anche a quello più aspro. Quello che mi è dispiaciuto in questi anni è stato vedere che, pur di colpire me e questo governo, alcune persone senza scrupoli non abbiano avuto alcuna remora a mettere in mezzo la mia famiglia, mia sorella, il padre di mia figlia, addirittura mia figlia. Quasi sempre senza ragione, in una strategia di banale character assassination. L’altra cosa che mi colpisce è che troppe volte sono stata oggetto di attacchi sessisti vergognosi, nel silenzio e nell’indifferenza di quelli che si riempiono la bocca dei diritti delle donne. Mi verrebbe da dire che ormai ci sono abituata ma non voglio dirlo, perché non bisogna abituarsi a cose di questo genere. Non per me ma perché non è giusto, non è accettabile, non dobbiamo rassegnarci a questo imbarbarimento”.

    Trump e i dazi
    Poi la politica estera. Il primo argomento riguarda il presidente Usa Donald Trump, dopo poco più di tre mesi dal suo insediamento. “L’affermazione del principio ‘America First’ non era solo uno slogan elettorale che i cittadini americani hanno premiato, ma un programma politico su cui per quattro anni hanno lavorato i principali think tank repubblicani”, ha commentato Giorgia Meloni. “Quindi, in generale, non mi ha sorpreso. Soltanto gli ingenui si sorprendono quando in politica estera una nazione difende i propri interessi. Per di più, una tendenza più ‘self Made’, era già avviata con le precedenti amministrazioni, anche democratiche. Noi siamo determinati a far valere i nostri interessi, nel solco della tradizionale amicizia che ci lega agli Usa, con lealtà ma senza subalternità”. Poi i dazi: la premier si è sempre detta contraria ai contro-dazi e sostiene che i tempi per un incontro Trump-Ue non siano ancora maturi. “Il confronto sta andando avanti a livello tecnico e sono contenta se il mio incontro con Trump è servito a favorire le condizioni politiche per l’avvio di un dialogo più concreto”, ha detto la premier nell’intervista. “L’Italia lavora per avvicinare le due sponde dell’Atlantico, perché crediamo nell’Occidente come sistema di valori, di alleanze internazionali e di relazioni economico-commerciali”. Intanto, l’Italia lavora sull’export aprendo anche nuovi mercati.

    TAG: LEGGI TUTTO

  • in

    Meloni: «Io vittima di attacchi sessisti. Mi ripresenterò agli elettori»

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di lettura«Voglio realizzare per intero il programma del centrodestra e potermi ripresentare agli elettori dicendo la cosa più banale su cui i politici andrebbero giudicati: ve lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto». ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista esclusiva al direttore dell’Adnkronos Davide Desario, aggiungendo: «Vale per l’economia, per l’immigrazione, per la sicurezza, per il sostegno alla famiglia, per le riforme istituzionali, per la politica estera. E vale per il lavoro».Meloni: «Troppe volte contro di me attacchi sessisti vergognosi»«Sono cresciuta in un quartiere storicamente di sinistra (Garbatella a Roma, ndr) – ha raccontato la leader di Fdi – e ho iniziato la mia militanza politica a scuola, in infuocate assemblee studentesche. Sono abituata al confronto politico, anche a quello più aspro. Quello che mi è dispiaciuto in questi anni è stato vedere che, pur di colpire me e questo governo, alcune persone senza scrupoli non abbiano avuto alcuna remora a mettere in mezzo la mia famiglia, mia sorella, il padre di mia figlia, addirittura mia figlia. Quasi sempre senza ragione, in una strategia di banale character assassination. L’altra cosa che mi colpisce – ha continuato Meloni – è che troppe volte sono stata oggetto di attacchi sessisti vergognosi, nel silenzio e nell’indifferenza di quelli che si riempiono la bocca dei diritti delle donne. Mi verrebbe da dire che ormai ci sono abituata ma non voglio dirlo, perché non bisogna abituarsi a cose di questo genere. Non per me ma perché non è giusto, non è accettabile, non dobbiamo rassegnarci a questo imbarbarimento».Loading…La premier ha affrontato anche il dossier dazi, e il rapporto con gli Usa di Donald Trump. «Noi – ha spiegato – siamo determinati a far valere i nostri interessi, nel solco della tradizionale amicizia che ci lega agli Stati Uniti, con lealtà ma senza subalternità». Nell’intervista Meloni ha risposto a domande su numerosi temi diversi temi tra cui occupazione, sicurezza sul lavoro, energia.Meloni: dazi di competenza Ue ma con Usa lavoriamo per progetti comuniQuanti alla guerra dei dazi scatenata dagli Stati Uniti Meloni ha ricordato che «l’Italia è una delle principali nazioni esportatrici al mondo, e ci giochiamo palmo a palmo con altre importanti Nazioni il quarto gradino di Paese esportatore a livello planetario. Sono orgogliosa di questi risultati raggiunti, non a caso durante il nostro governo, che sta sostenendo il nostro export con forza anche aprendo nuovi mercati, da ben prima di Trump. Un commercio globale non solo aperto ma anche equo, nell’interesse nazionale italiano. La determinazione dei dazi spetta alla Commissione Ue ma di certo con gli Usa, così come con gli altri partner internazionali, lavoriamo per rilanciare investimenti e progetti comuni, nei quali le aziende italiane possano avere un grande spazio». Il confronto, ha spiegato il premier, «sta andando avanti a livello tecnico e sono contenta se il mio incontro con Trump è servito a favorire le condizioni politiche per l’avvio di un dialogo più concreto». L’Italia «lavora per avvicinare le due sponde dell’Atlantico, perché crediamo nell’Occidente come sistema di valori, di alleanze internazionali e di relazioni economico-commerciali. È quello che nell’incontro alla Casa Bianca ho sintetizzato con il motto “Make the West great again”.«Lavoriamo per abbassare strutturalmente costo energia» «Sul prezzo dell’energia dall’insediamento del governo – ha detto Meloni – abbiamo fatto molte cose ma dobbiamo riuscire a trovare il modo di abbassare strutturalmente il costo dell’energia in Italia. È fondamentale soprattutto per la competitività del nostro sistema». LEGGI TUTTO

  • in

    Comunali in Trentino Alto Adige: il centrodestra punta a conquistare Bolzano

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaDomenica 4 maggio gli elettori del Trentino Alto Adige sono chiamati alle urne per le elezioni comunali. Le due partite più interessanti si giocheranno a Bolzano e Trento, attualmente in mano al centrosinistra. Saranno in tutto 154 i Comuni trentini al voto il 4 maggio e in 82 casi si è presentata una sola lista. I Comuni di Capriana, Luserna e Madruzzo saranno commissariati, perché non si è candidato nessuno. Nei comuni fino a 3mila abitanti, che sono la maggioranza, il sindaco sarà eletto al primo turno. Nei 35 restanti il primo turno sarà decisivo solo se il candidato sindaco raccoglierà il 50% più uno dei voti.Il centrodestra prova a conquistare BolzanoA Bolzano il centrodestra sogna la conquista del municipio anche se con grande probabilità sarà necessario un ballottaggio per stabilire il successore di Renzo Caramaschi che guida una giunta di centrosinistra-Svp e che non si può ripresentare per aver raggiunto il limite dei mandati. Per la poltrona di primo cittadino si sfidano perciò per il centrosinistra l’attuale assessore comunale Juri Andriollo (che può contare sul sostegno di Pd, Verdi, Restart, Sinistra e una propria lista civica) e per il centrodestra Claudio Corrarati, per molti anni a capo del Cna altoatesino. Il Team K si è sfilato dal centrosinistra e lancia come candidato sindaco il giovane Matthias Cologna, mentre il vicepresidente del consiglio provinciale e assessore regionale Angelo Gennaccaro è candidato sindaco di La Civica. Simonetta Lucchi è invece la candidata di M5S e Pace e Diritti. La Svp punta sull’attuale vicesindaco Stephan Konder. Al probabile ballottaggio il 18 maggio saranno decisivi proprio i voti della Südtiroler Volkspartei. Salvo sorprese e clamorosi sorpassi, la strada sembra segnata, dopo l’accordo trovato con il governo Meloni sulla riforma dell’Autonomia e visto che la Svp in Provincia sta governando con il centrodestra.Loading…A Trento il centrosinistra punta alla riconfermaDiversa invece la situazione a Trento, dove l’attuale primo cittadino di centrosinistra, Franco Ianeselli, punta alla riconferma. A suo favore gioca il fatto che il centrodestra si presenta diviso: l’ufficializzazione della candidata di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, Ilaria Goio, è arrivata solo a ridosso del voto dopo mesi di trattative. All’inizio il Carroccio – che guida la Provincia autonoma con il leghista Maurizio Fugatti – spingeva per la discesa in campo di Mauro Giacca, imprenditore e patron del Calcio Trento, che però, dopo settimane di incertezza, non ha dato la sua disponibilità. Quindi Fratelli d’Italia ha messo sul tavolo il nome di Ilaria Goio, imprenditrice, già candidata alle elezioni provinciali del 2013 con la lista “Progetto Trentino”. Un nome che non ha convinto tutti e che è stato considerato un “diktat romano” da alcuni partiti della coalizione di centrodestra che governa la provincia di Trento: il Partito autonomista trentino tirolese (Patt), La Civica dell’assessore provinciale Mattia Gottardi e la “Lista Fugatti presidente” dell’assessore provinciale Achille Spinelli, che hanno presentato come candidato sindaco Andrea Demarchi, 26 anni, attivo nel mondo del volontariato, che nel 2020 si era candidato con il centrosinistra nella lista civica di Ianeselli.Ci sono poi Simonetta Gabrielli (Democrazia sovrana popolare), Giulia Bortolotti (Onda, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle), e Claudio Geat (ex Pd) sostenuto dalla lista Generazione Trento. LEGGI TUTTO

  • in

    1 Maggio, la ministra Calderone a Sky TG24: “Obiettivo estendere ambito patente a crediti”

    “Ci presentiamo al tavolo l’8 maggio con una vera volontà di individuare percorsi aggiuntivi sulla sicurezza sul lavoro”, ha spiegato

    “Ci presentiamo al tavolo l’8 maggio” con i sindacati “con una vera volontà di individuare percorsi aggiuntivi” sulla sicurezza sul lavoro. Lo ha detto la ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, intervenuta il Primo Maggio a Sky TG24. Questi percorsi, ha aggiunto, “dovranno tenere conto del nostro obiettivo di intensificare la capacità di sensibilizzare, formare e informare sul tema della sicurezza”. Al tavolo, “dobbiamo assumerci una responsabilità collettiva per individuare dei percorsi che portino a vivere delle vite sicure”.
    “Nostro obiettivo estendere patente a crediti”
    “Il nostro obiettivo è quello di rispondere anche alla richiesta delle parti sociali e di estendere la patente a crediti ad altri settori”, oltre l’edilizia, “credo che sia importante, implementandola anche con la fase ulteriore di qualificazione delle aziende”, ha detto ancora Calderone. “Nel corso di questi due anni e mezzo abbiamo fatto dei decreti importanti per intensificare l’azione e aumentare il numero degli ispettori”. 
    “Governo non inzia ora a occuparci di sicurezza sul lavoro”
    “Certamente il governo non inizia ora a occuparsi di sicurezza sul lavoro – ha detto ancora Calderone – anzi noi abbiamo adottato dei provvedimenti importanti, alcuni anche inseriti all’interno del Decreto 1 maggio 2023. E poi nel corso di questi due anni e mezzo abbiamo colto ogni momento in cui abbiamo scritto anche dei decreti importanti sul fronte dell’occupazione per intensificare quella che era la nostra azione”.  “Credo – aggiunge – che sia importante sottolineare quello che abbiamo fatto ieri, ma soprattutto quella che è stata la scelta del Governo, perché il nostro obiettivo in questo caso non era quello di arrivare al confronto con i sindacati e con le parti sociali in generale, con un decreto chiuso, ma invece era mettere a disposizione, quindi reperire delle risorse e fare un percorso insieme, aggiuntivo rispetto a quello che comunque in questi oltre due anni e mezzo di governo noi abbiamo già fatto”.  LEGGI TUTTO