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    Meloni in vacanza in Puglia, visita un allevamento di cani

    La premier Giorgia Meloni accarezza un cucciolone di cane corso e poi risponde alla domanda: “Giorgia qual è il cane italiano per eccellenza?”. È “il cane corso italiano”, risponde la presidente del Consiglio. È quanto si vede in un breve video postato su Instagram dal 28enne Aldo Mondelli, nipote dell’allevatore Michele Bocci che ieri sera in una masseria a San Giovanni Rotondo ha ospitato Giorgia Meloni che in questi giorni è in vacanza in Puglia. LEGGI TUTTO

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    Dal Veneto alla Campania, i nodi da sciogliere nel centrodestra in attesa del vertice dei leader

    Ascolta la versione audio dell’articoloIl centrodestra è ancora alla ricerca della quadra per chiudere il dossier sulle prossime regionali. Dietro le quinte prosegue il lavoro per definire la lista dei candidati da schierare. Non ci dovrebbero essere sorprese in Toscana e in Calabria. La partita è chiusa nelle Marche. Ma resta aperta in Veneto, Campania e Puglia. Le Marche saranno la prima regione a tornare alle urne, con elezioni fissate per il 28 e 29 settembre. Il centrodestra sosterrà la ricandidatura del governatore uscente Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d’Italia.Subito dopo toccherà alla Toscana, dove si voterà il 12 e 13 ottobre. Qui il centrodestra dovrebbe affidarsi ad Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, che da mesi lavora per allargare la coalizione. Il suo nome è stato proposto da Fratelli d’Italia, che considera la scelta ormai “chiusa”. Tomasi ha già incassato il sostegno del leader della Lega Matteo Salvini, che alla Versiliana gli ha dato il suo endorsement («Potrebbe essere un buon governatore»). Favorevole anche la formazione di Maurizio Lupi, Noi Moderati («può attrarre voti»). Resta invece più cauta Forza Italia, che non ha ancora sciolto le riserve, ma senza «veti».Loading…In Calabria le elezioni regionali si terranno in anticipo, il 5 e 6 ottobre 2025, a seguito delle dimissioni del presidente uscente Roberto Occhiuto, formalizzate ad agosto in seguito a un’inchiesta che lo vede indagato per corruzione. L’esponente di Forza Italia, già impegnato in campagna elettorale, si presenterà agli elettori per un nuovo mandato, con il sostegno della coalizione di centrodestra, che sta lavorando per definire le candidature dei possibili consiglieri. Nella coalizione si fa largo – in caso di peggioramento del quadro giudiziario – l’opportunità di prevedere un ’Piano B’. È circolata anche l’ipotesi che Giorgia Meloni potesse mettere sul tavolo la carta Luigi Sbarra, ma arrivano solo smentite con l’ex segretario della Cisl che, viene assicurato, non avrebbe dato alcuna disponibilità per le Regionali, restando concentrato sul ruolo di sottosegretario al Sud.In Campania, Puglia e Veneto, regioni che dovrebbero andare al voto il prossimo autunno, la situazione resta invece molto incerta. In Puglia si cerca un candidato spendibile. Forza Italia ha proposto diversi nomi, tra cui spicca quello del deputato Mauro D’Attis. Il partito guidato da Antonio Tajani valuta anche altri profili, come i parlamentari Andrea Caroppo e Vito De Palma.In Campania tarda la scelta non solo del nome, ma addirittura della casacca con cui il candidato scenderà in campo. Fratelli d’Italia non intende mollare l’opzione di una propria candidatura ma mostra anche al suo interno alcune crepe tra chi confermerebbe la prima scelta di Edmondo Cirielli e chi invece preferirebbe una figura civica come l’avvocato Giosy Romano. Forza Italia, che dall’inizio rema contro Cirielli, smuove ulteriormente le acque con il segretario regionale Fulvio Martusciello che arricchisce il dibattito lanciando l’ipotesi di “una candidatura femminile”, rimasta però finora senza seguito. Sono stati commissionati sondaggi anche su Mara Carfagna di Noi moderati, e non viene scartato un profilo civico come quello di Gianfranco Nicoletti, rettore dell’Ateneo Vanvitelli. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, fisco e porti: la lunga estate degli scontri tra Lega e Forza Italia

    Ascolta la versione audio dell’articoloLe intemperanze estive nella maggioranza hanno animato la politica agostana. Protagonisti del clima surriscaldato sono stati la Lega e Forza Italia che se le sono suonate di santa ragione svariando sin dall’inizio dell’estate dai temi etici a quelli più prosaici delle nomine.Le nomine sui portiL’ultimo pesantissimo scontro ha visto duellare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il governatore siciliano di Forza Italia Renato Schifani ed è scoppiato sulla nomina del successore di Pasqualino Monti alla guida dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale. Il Mit ha indicato l’ex eurodeputata Annalisa Tardino facendo insorgere l’area siciliana di Forza Italia. Sul suo profilo infatti, secondo più fonti, c’era il veto di Schifani per cui la nomina di Tardino non è stata concertata come avrebbe dovuto essere. Durissima la reazione della Regione che ha annunciato l’impugnazione del decreto di nomina anche per «mancanza di requisiti soggettivi». Mossa che non ha turbato il ministero salviniano: la nomina «risponde a tutti i requisiti come accaduto positivamente in tutte le altre Regioni d’Italia. Già mercoledì l’avvocata Tardino sarà in ufficio al lavoro».Loading…Schillaci nel mirino Nel mirino della Lega poi il ministro Schillaci dopo la revoca alla commissione vaccini di due esponenti considerati vicini all’area no-vax. Anche mercoledì 20 agosto Salvini ha attaccato il ministro («dirsi dubbiosi sull’obbligo vaccinale non penso sia antiscientifico, penso sia di buon senso») che è stato invece difeso nelle sue scelte da Forza Italia. In questo caso il problema tocca più profondamente Fratelli d’Italia che ha contestato apertamente il ministro tecnico, peraltro espresso proprio dal partito di Giorgia Meloni.Lo scontro sulle priorità della manovraAnche sulle risorse in vista della manovra le idee di Lega e Forza Italia divergono. Se Salvini batte forte sulla rottamazione delle cartelle («è una priorità e la porteremo a casa»), Tajani preme per ridurre le tasse al ceto medio: «Forza Italia sarà protagonista della battaglia contro la pressione fiscale che, nonostante l’azione di governo, è ancora troppo alta. Bisogna avere il coraggio di prendere l’ascia e tagliare».Le divergenze sullo ius scholaeLa lista delle frizioni estive è comunque lunga. Ad esempio se ne trova traccia già a fine luglio quando Forza Italia tentò il rilancio dello ius scholae. Con coda polemica di botta e risposta con la Lega: da una parte Antonio Tajani accusava l’alleato di non aver nemmeno letto la proposta di legge; dall’altra Matteo Salvini replicava invocando misure ancora più restrittive di quelle attuali in materia di cittadinanza per gli stranieri. LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali Calabria, Giuseppe Conte candida Pasquale Tridico

    Pasquale Tridico è pronto a correre per il centrosinistra in Calabria. Dopo alcuni giorni di riflessione, l’europarlamentare del M5s ha sciolto le riserve confermando la propria disponibilità alla coalizione, e l’ufficializzazione della candidatura alle Regionali potrebbe arrivare venerdì, quando si riunirà la direzione regionale del Pd. 

    Calenda minaccia uscita da campo largo

    Nei prossimi giorni sono attese novità anche sui fronti di Campania (Roberto Fico è il candidato in pectore) e Puglia, dove proseguono le trattative per il disgelo fra Antonio Decaro e Michele Emiliano, ultimo ostacolo alla candidatura del primo. Mentre una minaccia di lasciare il campo largo in Toscana arriva da Carlo Calenda: “Giani ha firmato un accordo con il M5S che prevede assurdità, redditi di cittadinanza, no alle infrastrutture etc. Nessuno di questi punti è stato discusso o negoziato con Azione. Se il programma di governo della Regione lo decide la Taverna noi non ci saremo”. La svolta in Calabria è arrivata un paio d’ore dopo la nota con cui Giuseppe Conte ha chiarito che non era “fittizia” la proposta di mettere a disposizione Tridico, assieme ad altre due alternative “parimenti autorevoli”, Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico”.
    Nel frattempo dalla Conferenza dei segretari provinciali calabresi del Pd era emersa la linea di “una proposta di governo credibile, forte e testardamente unitaria”. “Sì sono disponibile. Se tutte le forze progressiste ci sono, confermo la mia disponibilità”, ha comunicato all’ANSA l’ex presidente dell’Inps, che prima di quell’incarico, nel 2018, era stato uno dei padri del Reddito di cittadinanza in veste di coordinatore della squadra dei consiglieri economici dell’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Tra i primi a cui ha comunicato la decisione, Mimmo Lucano, l’europarlamentare di Avs e sindaco di Riace, secondo cui “Tridico è una speranza per la Calabria”. Resta da capire se il campo largo a suo sostegno comprenderà anche Italia viva. Cosentino, 50 anni, in un post sui social Tridico ha sottolineato che “è il tempo del coraggio. È il tempo della Calabria, la nostra terra, per riportarla a testa alta laddove merita di stare”. Alle elezioni del 5 e 6 ottobre si profila quindi la sfida con il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia. LEGGI TUTTO