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Vitalizi, respinto il ricorso presentato dagli ex deputati: resta il taglio

I vitalizi non saranno reintrodotti. Il Collegio di Appello della Camera dei deputati ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di circa 800 ex parlamentari che chiedevano di eliminare il taglio ai propri assegni vitalizi. Dopo aver esaminato l’appello relativo alla sentenza di primo grado, il Collegio ha rigettato la richiesta degli ex deputati, confermando le misure decise nel 2018 sotto la presidenza di Roberto Fico. I ricorrenti hanno esaurito gli organi giurisdizionali interni e ora dovranno decidere se rivolgere un appello in sede politica all’ufficio di Presidenza, oggi guidato da Lorenzo Fontana. Come si legge in una nota, la decisione è stata assunta dall’organismo composto dai deputati Ylenja Lucaselli, Ingrid Bisa, Marco Lacarra, Pietro Pittalis e Vittoria Baldino.   

Conte: “Alla Camera abbiamo salvato il taglio”

Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha commentato la decisione parlando di “un risultato importante alla Camera su una storica battaglia del M5s”. “Abbiamo salvato il taglio dei vitalizi voluto dal M5s”, ha esordito l’ex premier in un video sui social. “Ricordate la delibera del presidente Fico del 2018? Ebbene, 1400 ex deputati volevano rimettersi in tasca i vitalizi. Eravamo presenti nel collegio di appello di Montecitorio e abbiamo respinto questa richiesta: questo dimostra la bontà della nostra battaglia, sul piano etico, morale ma anche guridico”, ha aggiunto. “Quando il M5s non c’è i privilegi ritornano, come successo al Senato dove il M5S non faceva parte del collegio omologo che ha ripristinato i vitalizi. Non siamo al governo ed è cosi che è possibile che aumentino gli stipendi di ministri e sottosegretari mentre tuti gli italiani si impoveriscono. Quando non siamo al governo le cose cambiano, ma in peggio”, ha concluso Conte.

Conte: “I vitalizi sono una misura da Unione sovietica”

“Questa battaglia è stata una svolta per dire che non possiamo continuare a tenere i cittadini senza salario minimo perchè come dice Tajani ‘è una misura da unione sovietica’”, ha sottolineato ancora il leader del M5s. “Allora io gli rispondo che questa dei vitalizi è una misura da unione sovietica dove si crearono rendite di posizione e privilegi”, ha rimarcato Conte.


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