Novità sul fronte autovelox e non solo Il nuovo Dl Infrastrutture 2025 – che prevede anche il rinvio del blocco alle auto diesel Euro 5 introduce una novità importante se non rivoluzionaria La norma impone a tutti i Comuni italiani, di qualsiasi dimensione e a qualsiasi latitudine, di censire e dichiarare al ministero dei Trasporti tutti i dispositivi per il controllo della velocità presenti sul territorio di loro competenza. L’obiettivo è presto detto. la creazione di un’unica mappa nazionale, digitale e accessibile, che riporti tutti gli autovelox presenti in Italia.
Ma non solo. Questa mappa porterà delle grosse novità per gli automobilisti: i dispositivi che non saranno presenti sulla mappa saranno considerati non validi. La Lega, guidata dal ministro , la definisce una norma anti autovelox che fanno cassa perché gli autovelox non registrati saranno considerati non utilizzabili e tutte le sanzioni eventualmente comminate tramite questi dispositivi non avranno valore legale. Si tratta di una clausola che introduce la responsabilità amministrativa precisa da parte degli enti locali.
Per fare questa mappa, il governo ha incaricato tutti i 7.896 Comuni italiani di raccogliere e trasmettere informazioni su ogni dispositivo installato. Le tempistiche sono le seguenti. Dopo il via libera ottenuto alla Camera dei deputati, il testo deve passare all’esame del Senato. Una volta approvato in via definitiva, il decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Trascorsi i 15 giorni canonici dalla pubblicazione, la nuova normativa sarà operativa. Altrettanto importante è la novità, e soprattutto il chiarimento, sulla segnaletica stradale.
I cartelli che indicano la presenza di autovelox dovranno rispettare nuove distanze minime, fissate a 200 metri sulle strade extraurbane e a 75 metri su quelle urbane, e dovranno essere visibili, leggibili e non coperti da ostacoli, vegetazione o altre segnaletiche. Un modo per facilitare la guida dell’automobilista.