Nuovo capitolo della guerra commerciale tra Usa e Ue. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’amministrazione di avrebbe minacciato di colpire le esportazioni agricole europee con dazi del 17 per cento. La notizia è stata confermata da tre persone informate sulle discussioni.
Secondo quanto emerso, il presidente americano vuole che Bruxelles conceda alle aziende a stelle e strisce ampie esenzioni dalle normative e riduca il surplus commerciale con gli Stati Uniti. In base a quanto ricostruito, il monito sarebbe stato espresso al commissario europeo per il Commercio Maroš Šefčovič nel corso degli incontri avvenuti a Washington e oggi sarebbe stato trasmesso agli ambasciatori dei 27 Stati membri a Bruxelles. Uno sviluppo degno di nota che arriva a pochi giorni dalla scadenza del 9 luglio, dopo la quale Washington ha dichiarato che imporrà dazi del 20 per cento su tutti i prodotti Ue in caso di mancato raggiungimento di un accordo.
Sul dossier è intervenuta anche . Secondo il premier, sui “possiamo dirci soddisfatti per aver ricostruito un dialogo” con gli Stati Uniti, ma “vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. Io non posso dirlo”. “La Commissione europea”, ha aggiunto intervenendo in collegamento all’evento “Forum in Masseria 2025”, presso Masseria Li Reni, a Manduria, “segue la trattativa con gli Stati Uniti sui dazi, noi abbiamo lavorato perchè tra le due sponde dell’Atlantico ci fosse un rapporto franco, ma costante, teso a cercare di risolvere insieme i problemi”.
La Commissione riprenderà il confronto con gli Usa sui contenuti durante il fine settimana, l’annuncio del portavoce della Commissione europea per le questioni commerciali Olof Gil: “La posizione dell’Ue è stata chiara fin dall’inizio: siamo a favore di una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, e questa rimane la nostra priorità – le sue parole all’Adnkronos – sono stati compiuti progressi verso un accordo di principio durante l’ultimo round di negoziati che si è svolto questa settimana”.
Nelle scorse ore il segretario Šefčovič ha parlato di “una settimana di lavoro produttivo” e di una “buona riunione” con la controparte americana. Ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito di auspicare “un accordo di principio” che consenta alle parti di proseguire i colloqui in attesa di un accordo definitivo. “Come sempre, nei negoziati, che non si sa mai quando si concludono con successo, puntiamo al 9 luglio. È un compito enorme, perché abbiamo il più grande volume commerciale a livello mondiale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, 1,5 trilioni di euro, una quantità molto complessa ed enorme. In effetti, ciò a cui puntiamo è un accordo di principio, perché con un volume così grande in 90 giorni un accordo nei dettagli è impossibile. Puntiamo a un accordo di principio, che è quello che ha fatto anche il Regno Unito” le sue parole in un punto stampa ad Aarhus, in Danimarca.
Dal canto suo, il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha rinviato tutto a Trump, il quale ha annunciato che notificherà unilateralmente ai partner
commerciali le nuove tariffe sulle loro esportazioni verso gli States: si tratta di dieci-dodici lettere, cui ne seguiranno altre fino al 9 luglio, data in cui scade la sospensione di tre mesi dei dazi. Seguiranno aggiornamenti.