Occupazione ai massimi storici, a maggio toccati i 24,3 milioni di occupati: è questo il dato più significativo del nuovo rapporto Istat, che registra un mercato del lavoro in movimento, spinto anche da iniziative come quella presentata ieri a Roma da Intesa Sanpaolo e Confindustria. Nell’ambito dell’accordo quadriennale siglato a inizio anno, le due realtà hanno illustrato il plafond da 14 miliardi destinato alle imprese del Lazio, parte dei 200 miliardi complessivi previsti dal piano nazionale congiunto per rilanciare la competitività del sistema produttivo italiano.
La presentazione si è tenuta alla presenza del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e del responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese (in foto). Il piano, in linea con le direttrici del Pnrr, si concentra su transizione 5.0, digitalizzazione e sostegno alle imprese ad alta tecnologia. In particolare, sono previsti interventi su aerospazio, robotica, intelligenza artificiale e scienze della vita; ma anche supporto a startup, pmi innovative, abitare sostenibile e sviluppo del Mezzogiorno tramite la Zes unica.
“Il tema della tecnologia, dalla robotica all’IA, è un fattore di competitività rilevantissimo”, ha spiegato Barrese, “per mantenere alta la qualità di ciò che viene prodotto. Abbiamo deciso di supportare questo percorso non solo attraverso il credito, ma dando anche incentivi a quelle aziende che fanno investimenti tecnologici e associano a questo l’impegno ad assumere”. Il meccanismo prevede un incentivo fino a 70 punti base per le imprese che inseriscono l’impegno occupazionale nei propri bilanci. Barrese ha poi sottolineato che “la dinamica del credito è assolutamente positiva in questi primi mesi dell’anno, per aziende e famiglie”. Il calo dei tassi ha facilitato la domanda, ma ciò che conta, ha detto, “è la chiarezza del percorso: le imprese che hanno un progetto investono”.
Dal canto suo, Orsini ha lanciato un appello al governo. “A luglio ancora non abbiamo il decreto sull’Ires premiale: o lo potenziamo, oppure torniamo all’Ace”, ha detto. Ha anche espresso forte preoccupazione per l’impatto dei dazi Usa. “Per alcuni comparti macchinari, auto avranno un impatto. Penso serviranno delle compensazioni per restare competitivi”, ha aggiunto. Orsini ha toccato anche il tema dell’energia, invocando scelte strategiche: “Serve potenziare le rinnovabili e credere nell’energia nucleare”.
In coda, i dati Istat
confermano una dinamica occupazionale in espansione: a maggio si contano 80mila occupati in più rispetto ad aprile e 408mila in più su base annua, portando il totale a 24,3 milioni, il massimo dall’inizio delle serie storiche.