in

Fininvest raddoppia il dividendo: 100 milioni ai figli di Silvio Berlusconi. E il Monza va verso la cessione

Nonostante un utile in netto calo, Fininvest sorprende con una generosa distribuzione di dividendi ai propri soci: 100 milioni di euro, il doppio rispetto allo scorso anno. La holding di famiglia Berlusconi ha approvato il bilancio 2024 con un utile netto di appena 2,7 milioni di euro, lontanissimo dai 101 milioni registrati nel 2023. Eppure, l’assemblea ha scelto di attingere alle riserve disponibili per staccare una cedola straordinaria. Una mossa che dimostra quanto conti, in Fininvest, la gestione del patrimonio familiare.

Un utile ridimensionato da operazioni straordinarie

Il calo dell’utile non è però imputabile a un deterioramento del business. A pesare sul risultato finale sono state due voci straordinarie: la donazione da 60 milioni di euro alla Fondazione Ennio Doris, in linea con le volontà testamentarie del fondatore Silvio Berlusconi, e la svalutazione da 70 milioni del valore del Monza Calcio, società vicina alla cessione. Al netto di queste componenti, si legge nella nota ufficiale, l’utile civilistico 2024 sarebbe cresciuto di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, testimoniando la solidità delle partecipate.

Il Monza ai saluti: trattativa agli sgoccioli con fondi Usa

Proprio il club brianzolo, orgoglio sportivo di Silvio Berlusconi e del fido Adriano Galliani, si prepara a cambiare proprietà. La trattativa per la cessione del Monza è infatti a un passo dalla conclusione: al tavolo c’è un gruppo di investitori statunitensi guidato dal finanziere Brandon Berger e dal suo fondo Beckett Layne Ventures. La firma è attesa nei prossimi giorni, salvo sorprese. Una volta ceduto, il club non farà più parte del perimetro Fininvest, che potrà così liberare risorse da reinvestire altrove.

I numeri del gruppo

Sul piano industriale, Fininvest può comunque sorridere: nel 2024 ha generato ricavi consolidati per quasi 4 miliardi di euro, in crescita del 3% sull’anno precedente, e un risultato operativo di 280 milioni, +5,5%. Mondadori, MediaForEurope e Banca Mediolanum restano i tre asset principali su cui poggia la redditività del gruppo. La gestione finanziaria è improntata alla prudenza: l’indebitamento netto è sceso a 921,9 milioni, pur a fronte di investimenti cresciuti fino a 658,2 milioni. Il patrimonio netto sfiora ora i 5 miliardi di euro. Con la scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta poco più di due anni fa, il controllo della holding è passato nelle mani dei suoi cinque figli. Marina e Pier Silvio detengono il 26,5% ciascuno del capitale e circa il 53% dei diritti di voto, mentre Barbara, Eleonora e Luigi possiedono il restante 47%, in quote paritarie.

Sarà dunque su queste percentuali che verranno distribuiti i 100 milioni di dividendo. Un’operazione che rafforza il legame tra la famiglia e l’azienda, in attesa di capire se — e come — si evolverà l’assetto della holding nei prossimi anni.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


Tagcloud:

Detrazione figli a carico nel 2025: come funziona nel 730

Terzo mandato addio, la partita per la scelta dei candidati